Anatomia microscopica

Cemento del dente

Il cemento del dente è una forma particolare di tessuto osseo che fa parte della sostanza compatta del dente che circonda la dentina nella regione della radice. Cemento del dente
È un tessuto osseo fibrillare, privo di sistemi di Havers. Le cellule del cemento, denominate cementociti, sono accolte in lacune ossee e sono munite di brevi prolungamenti contenuti in canalicoli. Il cemento è avvolto da una membrana fibrosa, la guaina periodontale (o legamento alveolo-dentale) che assicura una salda connessione tra radice ed alveolo. Tale guaina è costituita da spessi fasci di fibre collagene che provenendo dalla parete alveolare penetrano nel cemento ancorando il dente all’osso alveolare; hanno il significato di fibre di Sharpey.

Il cemento deriva dal materiale mesenchimale che si ad­densa intorno all’abbozzo del dente cui forma un involucro denominato sacco dentale. È un tessuto a differenziazione tardiva in quanto ri­sulta apprezzabile alla superficie della radice dentale soltanto quando inizia l’eruzione dei denti. Il cemento ha la struttura e la composi­zione del tessuto osseo; è cioè forma­to da cellule, i cementoblasti, che depongono fi­bre collagene, e da una matrice glicoproteica che mineralizza. Durante la formazione del ce­mento, le cellule, cementociti, degenerano e pertanto il tessuto si presenta povero di cellule, particolarmente in vicinanza della dentina. Verso la superficie della radice, i cemen­tociti si fanno più numerosi e presentano i loro prolungamenti (del tutto simili a quelli di osteociti) diretti prevalentemente verso la superficie esterna del cemento stesso. Dal cemento si di­staccano fasci di fibre collagene (paragonabili alle fibre di Sharpey dell’osso) che si dirigo­no verso il periostio alveolare e che entrano a far parte del legamento alveodentale.

Articolo creato il 19 luglio 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.