• Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena succlavia

    La vena succlavia raccoglie il sangue refluo dall’arto supe­riore, dalle regioni superficiali della testa e del collo e dalla parte superiore del torace. Inizia come diretta continuazione della vena ascella­re, in corrispondenza del margine laterale della 1a costa, e termina dietro l’articolazione ster­no-clavicolare unendosi alla vena giugulare in­terna per formare il tronco venoso brachioce­falico. Ha decorso quasi rettilineo e trasversale e ha rappor­to: Anteriormente con il muscolo succlavio. Posterior­mente e lateralmente con il muscolo scaleno anteriore che la separa dall’arteria omonima. Supe­riormente con il capo clavicolare del muscolo sternoclei­domastoideo e con la fascia cervicale media. Inferior­mente con la 1a costa e con la cupola pleurica. La fascia cervicale media e…

  • Anatomia microscopica

    Calici (o bottoni o gemme) gustativi

    I calici (o bottoni o gemme) gustativi sono gli organuli del gusto e si trovano anni­dati nell'epitelio pavimentoso che tappezza le prime porzioni del canale alimentare. Sono più numerosi nella lingua, dove si tro­vano soprattutto in corrispondenza delle papille vallate, ma anche delle foliate e delle fungifor­mi. Si reperiscono altresì, ben più rari, nell'epi­telio che riveste il palato, le vallecole glossoepi­glottiche, l'epiglottide, la parete posteriore della faringe. Numerosi nel corso dello sviluppo pre­natale e nei primi anni di vita, si riducono poi sensibilmente.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso cuboide

    Descrizione anatomica L’osso cuboide è un osso irregolarmente cubico, situato nella parte esterna del piede, davanti al calcagno, la­teralmente allo scafoide e al 3° osso cuneiforme, die­tro al 4° e al 5° osso metatarsale. La faccia superiore è rugosa e non articolare; quella plantare presenta una marcata cresta per l’at­tacco del legamento plantare lungo e termina con una grossa sporgenza, la tuberosità del cuboide. La faccia laterale è ristretta e concava per il passaggio del tendine del muscolo peroniero lungo. La faccia mediale è più estesa e presenta una fac­cetta articolare per il 3° osso cuneiforme. La superfi­cie posteriore è articolare e corrisponde all’omologa faccia del calcagno. La su­perficie anteriore…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori-canale (o canali ionici ligando-dipendenti)

    I recettori-canale (o canali ionici ligando-dipendendi) sono recettori rapidi (meccanismo di trasduzione in soli 1-2 ms) costituiti da glicoproteine formate da diverse subunità che si assemblano a formare un canale idrofilico. Le subunità sono costituite da singole catene polipeptidiche che attraversano la membrana cellulare da due a sei volte, a seconda del tipo di recettore, in corrispondenza di altrettante regioni ricche di aminoacidi idrofobici (denominate M1-M6).

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Desensitizzazione e tolleranza dei recettori accoppiati a proteine G

    Come i recettori-canale, anche i recettori accoppiati a proteine G vanno incontro a desensitizzazione, solo che è una desensitizzazione diversa perché mentre il recettore-canale desensitizza rapidamente in quanto questa è una proprietà intrinseca al recettore stesso ed è facilmente inattivato in riferimento alla somministrazione del farmaco (ad esempio, la desensitizzazione del recettore-canale avviene per somministrazione di una dose singola di succinilcolina), nel caso delle proteine G si ha una perdita della risposta recettoriale dovuta soltanto al trattamento cronico da farmaci agonisti del recettore accoppiati alle proteine G.

  • Medicina legale

    Lesioni da punta e taglio

    Le lesioni da punta e taglio sono le più frequenti tra le lesioni d'arma bianca e possono essere prodotte da armi appuntite, proprie o improprie, monotaglienti o bitaglienti (coltelli, pugnali, baionette, ecc.), caratterizzate da una maggiore estensione in profondità piuttosto che in superficie. Hanno prevalentemente forma ad asola, più o meno slargata, in funzione della regione attinta e della densità e direzione delle fi­bre elastiche.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Unità internazionali

    Sulle iniezioni di insulina ci sono due tipi di scale: una in unità volumetriche e una in unità internazionali (UI). L’insulina, originando dal regno animale, viene espressa con questa unità internazionale perché mentre per i prodotti sintetici si sa quello che c’è, i prodotti di origine naturale subiscono processi di estrazione e filtrazione per avere quanto più possibile la sostanza pura. Poiché tali processi variano nei laboratori, non si può riportare a unità ponderali ma li si sottopongono a saggi biologici e riferendo il risultato si avrà un solo campione internazionale.  Ad esempio, l’UI di insulina è quella quantità di insulina che abbassa la glicemia del 10%; il prodotto che…

  • Istologia,  Tessuto epiteliale

    Tessuto epiteliale (o epitelio)

    Il tessuto epiteliale (o epitelio) è un tessuto costituito da cellule contigue, fittamente stipate tra loro, con interposta una scarsissima sostanza extracellulare amorfa che occupa sottili interstizi di 15-30 nm (nm = nanometri; 1 nm = 10-9 m cioè 1 miliardesimo di metro) in cui ci sono anche glicoproteine e glicosaminoglicani, oltre il liquido interstiziale che serve per gli scambi metabolici tra l’epitelio e il sottostante tessuto connettivo. L’epitelio poggia su una membrana basale che lo separa dal tessuto connettivo circostante. Il tessuto connettivo che si accompagna all’epitelio è sempre costituito da cellule separate tra loro da ampi spazi che sono occupati da una sostanza intercellulare di composizione e struttura…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo lungo della testa

    Il muscolo lungo della testa è innervato dai rami anteriori dei primi tre nervi cervicali e con la sua azione flette e ruota la testa. Origina dai tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali, dalla 3a alla 6a, e si inserisce alla faccia inferiore della parte basilare dell’osso occipitale, dietro e lateralmente al tubercolo faringeo. Anteriormente, il muscolo lungo della testa (come il muscolo lungo del collo) si pone in rapporto con il muscolo lungo della testa, con la faringe, con l’esofago, con il fascio vascolo-nervoso del collo e con il tronco dell’ortosimpatico.