Apparato respiratorio

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Vasi e nervi delle cavità nasali

    Le arterie delle cavità nasali sono la palatina discendente e la sfenopalatina, rami della mascellare interna, le etmoidali anteriori, rami dell’oftalmica, e la labiale superiore della mascellare esterna. Le vene, numerose, terminano posteriormente nelle vene sfenopalatine e nelle vene del palato molle e della faringe, superiormente nella vena oftalmica superiore e anteriormente nella vena faciale anteriore. I linfatici vanno anteriormente ai linfonodi sottomandibolari, posteriormente ai linfonodi retrofaringei e sternocleidomastoidei. I nervi provengono principalmente dal nervo etmoidale anteriore e dai rami nasali del ganglio sfenopalatino. Articolo creato il 9 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Vasi e nervi del naso esterno

    Le arterie del naso esterno provengono dalla mascellare esterna e si anastomizzano con rami dell’arteria oftalmica. Le vene del naso esterno sono tributarie della vena faciale anteriore e comunicano con i grandi plessi situati all’interno delle cavità nasali. I linfatici del naso esterno seguono il decorso delle arterie e sono tributari dei linfonodi sottomandibolari. I linfatici della radice possono portarsi ai linfonodi parotidei superiori. L’innervazione del naso esterno è assicurata dal nervo faciale per i muscoli del naso e dal trigemino per la parte dei rami sensitivi per la pelle. Articolo creato il 7 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Vasi e nervi della laringe

    Le arterie della laringe sono, da ciascun lato, le arterie laringea superiore e cricoidea (rami dell'arteria tiroidea superiore) e l'arteria laringea inferiore (ramo della tiroidea inferiore). Le vene della laringe fanno capo, per mezzo delle vene tiroidee superiori, alla giugulare interna e, per mezzo delle tiroidee inferiori, alle vene omonime. I linfatici della laringe sono molto numerosi e possono essere suddivisi in due gruppi: quelli della parte sopraglottica che fanno capo ai linfonodi giugulari interni e quelli della parte sottoglottica che, con l'intermezzo dei linfonodi prelaringei e pretracheali, terminano nei linfonodi giugulari e inoltre in quelli sopraclaveari e sottosternocleidomastoidei.

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    Muscolo cricoaritenoideo laterale

    Il muscolo cricoaritenoideo laterale è un muscolo intrinseco della laringe; è applicato lateralmente al cono elastico ed è coperto dalla lamina della cartilagine tiroide. I due muscoli, contraendosi, portano lateralmente i processi muscolari delle aritenoidi inclinando medialmente i processi vocali. Ne deriva un avvicinamento delle corde vocali con costrizione della rima glottidea. Ha forma triangolare e si tende dal margine superiore dell’arco cricoideo al processo muscolare dell’aritenoide. Articolo creato l’11 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Muscolo aritenoideo obliquo

    Il muscolo aritenoideo obliquo è un muscolo intrinseco della laringe; sovrasta il muscolo cricoaritenoideo posteriore ed è ricoperto dalla mucosa faringea. I due muscoli, in sinergia col muscolo aritenoideo trasverso, agiscono restringendo l’adito e il vestibolo della laringe. Ha origine dal processo muscolare dell’aritenoide di un lato, passa sulla faccia posteriore della cartilagine stessa, entra nella plica interaritenoidea e, incrociando il muscolo controlaterale, va a inserirsi all’apice dell’aritenoide dell’altro lato, fondendosi in parte con il muscolo ariepiglottico. Articolo creato l’11 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Cartilagini della laringe

    Le cartilagini della laringe sono: La cartilagine tiroide, impari, a forma di scudo, costituita da due lamine che occupano le parti superiore, anteriore e laterali della laringe. La cartilagine cricoide, impari, a forma di anello, posta subito sopra la trachea. Le cartilagini aritenoidi, pari, a forma di piramidi, situate posteriormente al di sopra della cricoide. La cartilagine epiglottide, impari, in forma di foglia che sovrasta l’apertura superiore della laringe. A queste cartilagini principali si aggiungono piccole cartilagini accessorie che sono le cartilagini corniculate (di Santorini), le cartilagini cuneiformi (di Morgagni) e altre minori, per lo più comprese nello spessore di legamenti (come le cartilagini triticee).

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    Cartilagini cuneiformi (di Morgagni)

    Le cartilagini cuneiformi (di Morgagni), che a volte mancano, sono due piccoli bastoncelli contenuti in ognuna delle pieghe ariepiglottiche, parallelamente al margine anteriore delle cartilagini aritenoidi. La loro estremità anteriore determina un rilievo delle pieghe ariepiglottiche che prende il nome di tubercolo cuneiforme. Vengono considerate come frammenti distaccati della cartilagine epiglottide. Sono formate da cartilagine elastica. Articolo creato il 10 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Vasi e nervi dei bronchi

    Le arterie dei bronchi derivano dalle arterie bronchiali, rami dell’aorta. Le vene dei bronchi si versano nelle vene bronchiali. I linfatici dei bronchi, molto numerosi, fanno capo ai linfonodi cervicali profondi, tracheali e bronchiali. I nervi dei bronchi provengono dai plessi polmonari anteriore e posteriore (vago e ortosimpatico). Articolo creato il 12 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Vasi e nervi della trachea

    Le arterie per la trachea provengono dalla tiroidea inferiore e dalla toracica interna. Le vene della trachea si versano nelle vene tiroidee inferiori e nelle esofagee. I linfatici della trachea, molto numerosi, fanno capo ai linfonodi cervicali profondi, tracheali e bronchiali. I nervi della trachea provengono dal nervo ricorrente e dal plesso polmonare anteriore. Articolo creato il 12 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Muscolo ariepiglottico

    Il muscolo ariepiglottico origina in parte dalla porzione alta del margine laterale dell’aritenoide e in parte dall’aritenoideo obliquo; penetra nella plica ariepiglottica e termina sul margine laterale dell’epiglottide. Traendo in basso l’epiglottide, chiude l’adito alla laringe. Articolo creato l’11 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.