Malattie infettive e tropicali

Diarrea del viaggiatore

La diarrea del viaggiatore è definita come la comparsa, in un viaggiatore, di 3-4 (fino a 8) evacuazioni di feci non formate nell’arco di 24 ore con più di un sintomo di malattia enterica (nausea, vomito, crampi addominali, febbre, tenesmo, feci ematiche).

Epidemiologia
È la causa più comune di malattia nei viaggiatori; circa il 20-50% dei viaggiatori verso paesi caldi manifestano un episodio diarroico. Ciò accade soprattutto per pazienti provenienti da paesi industrializzati.

Eziologia
Diverse possono essere le cause che determinano diarrea del viaggiatore:

  • Batteri, tra cui:
    • E. coli enterotossigeno ed enteroaggregativo.
    • Salmonelle.
    • Shigelle.
    • Campylobacter.
    • Vibrio parahaemolyticus.
    • Aeromonas spp..
    • Plesiomonas.
  • Virus, tra cui:
    • Rotavirus.
    • Calicivirus.
    • Enterovirus.
  • Protozoi, tra cui:
    • Giardia lamblia.
    • Cryptosporidium parvum.
    • Cyclospora cayetanensis.
    • Entamoeba histolytica.
  • Stress del viaggio.
  • Cambio dell’alimentazione.
  • Cambio del clima.
  • Cambio di altitudine.

Quadro clinico
1-2 giorni dopo l’arrivo a destinazione (ma anche in qualunque momento del viaggio), il paziente manifesta diarrea: da 3 a 8 scariche al giorno accompagnate da nausea, dolori addominali e, di solito, assenza di febbre. La sintomatologia tende quindi a regredire spontaneamente nel giro di 2-3 giorni.

Trattamento
Nei comuni casi, in cui la sintomatologia regredisce dopo 2-3 giorni, basta reidratare il paziente. Nel caso in cui la sintomatologia dovesse persistere oltre i 3 giorni o ad esserne affetto dovesse essere un bambino o un anziano, si impiegano antibiotici, preferenzialmente tetracicline o cloramfenicolo. La posologia è la stessa: 30-40 mg/Kg/die per os in 4 dosi per 3-4 giorni.

Profilassi
Non esiste un vaccino in grado di conferire protezione contro la diarrea in generale, quindi è importante seguire una corretta igiene alimentare.
Per soggetti affetti da patologie croniche come il diabete, da malattie infiammatorie dell’intestino (rettocolite ulcerosa, malattia di Crohn), HIV/AIDS, neoplasie, immunodepressione, disordini immunologici ed ematologici, oppure per individui che devono affrontare impegni di particolare importanza in occasione del viaggio (riunioni di affari, gare sportive), è consigliabile una chemioprofilassi con antibiotici (ciprofloxacina, norfloxacina, rifaximina, doxiciclina), con bismutosalicilato o con probiotici.