Citologia

Pneumociti

Gli pneumociti sono le cellule che costituiscono l’epitelio che riveste gli alveoli polmonari. Si distinguono pneumociti di I e II tipo.
Gli pneumociti di I tipo sono cellule appiattite il cui citoplasma si sol­leva, nella porzione che accoglie il nucleo, verso la cavità dell’alveolo. Il citoplasma è relativa­mente povero di organuli e può contenere vesci­cole di pinocitosi soprattutto nel versante che prospetta verso la membrana basale.
Gli pneumociti di II tipo sono cellule tondeggianti e sporgenti nel lume dell’alveolo. Possono trovarsi isolate o in picco­li gruppi. La membrana, nella parte volta verso il lume dell’alveolo, si solleva in mi­crovilli e può essere libera o parzialmente rico­perta da espansioni laminari delle cellule del 1° tipo. La parte che volge verso la membrana ba­sale si solleva in digitazioni. Il nucleo è centrale od occupa la parte profonda delle cellule; il citoplasma presenta numerosi mitocondri e lisosomi, un reticolo endoplasmatico granulare ben sviluppato, ribosomi liberi e poliribosomi a rosetta. Nel citoplasma dei pneumociti di 2° tipo si trovano inoltre voluminosi inclusi delimitati da membrane e contenenti sistemi di lamelle pa­rallele o concentriche. Queste formazioni, deno­minate corpi multilamellari, si trovano in sede perinucleare oppure in vicinanza dell’apice, ad­dossati al plasmalemma con il quale possono fondersi, riversando quindi il loro contenuto al­l’esterno. I corpi multilamellari si formano a partire da corpi multivescicolari che vengono considerati come parte del sistema lisosomiale degli pneumociti di 2° tipo. I corpi multilamellari contengono lipoproteine ad azione surfactante; questi materiali, secreti dai pneumociti, si strati­ficano sulla superficie interna dell’alveolo. I surfactanti prodotti dagli pneumociti di 2° tipo hanno la funzione di mantenere dilatati gli al­veoli e quindi di permettere l’utilizzazione mas­sima della superficie respiratoria alveolare ai fini degli scambi gassosi fra aria e sangue. Essi vengono talvolta visti aderenti alla superficie alveolare in configurazioni strutturali che prendo­no il nome di mielina tubulare.

Articolo creato il 29 marzo 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.