Citologia

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    Osteoblasti

    Gli osteoblasti partecipano direttamente alla formazione del tessuto osseo, secernendo i componenti organici della matrice (collagene, proteoglicani e glicoproteine) e regolando anche la deposizione di sali minerali. Si riscontrano soprattutto in corrispondenza delle superfici in via di espansione delle ossa e nello strato osteogenico del periostio e dell’endostio durante tutto il periodo di morfogenesi dell’osso.

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    Globuli bianchi (o leucociti)

    I globuli bianchi (o leucociti) circolanti nel sangue periferico, pur essendo in numero relativamente scarso per mm3, rivestono particolare importanza ai fini delle difese cellulare e immunitaria dell’organismo. Nell’esame dell’ematocrito essi si raccolgono nel buffy coat, il sottile strato tra eritrociti e plasma sovrastante. Complessivamente i leucociti, che alla nascita raggiungono il numero di 16000-18000/mm3 di sangue, nell’adulto normale si riducono a 6000-8000/mm3.

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    Cellule caliciformi mucipare intestinali

    Le cellule caliciformi mucipare intestinali sono irregolarmente interposte agli ente­rociti sui villi intestinali, ma sono più numerose nelle cripte. Il loro secreto (muco) serve a lubri­ficare la superficie interna dell'intestino, facili­tando la progressione del contenuto intestinale. Poiché la massa delle sostanze non assorbite au­menta dalla parte prossimale alla distale dell'intestino, il numero delle cellule caliciformi au­menta nella stessa direzione.

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    Cellule delta-pancreatiche

    Le cellule delta-pancreatiche (o cellule D o A1) sono le meno numerose (circa il 5%) tra quelle costituenti gli isolotti pancreatici e si trovano sparse irregolarmente tra le altre cellule. Sono molto simili alle cellule A e presentano granuli argirofili, che tuttavia si differenziano per la loro diversa colorabilità con alcuni meto­di istologici e per le caratteristiche ultrastruttu­rali.

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    Cellule interstiziali (di Leydig)

    Le cellule interstiziali (di Leydig) sono abbastanza voluminose (diametro fino a 20-25 µm) e possono trovarsi isolate o in pic­coli gruppi: nel primo caso hanno forma sferoi­dale, mentre nel secondo assumono forma poliedrica per gli intimi rapporti che contraggono reciprocamente. Il nucleo, sovente eccentrico, è abbastanza grande e presenta la cromatina di­spersa; contiene uno o più nucleoli. Il citopla­sma, nei comuni preparati istologici, appare vacuolizzato; con metodiche idonee risulta ricco di goccioline lipidiche. Sono inoltre visibili gra­nuli di pigmento giallo brunastro e formazioni cristalline (cristalli di Reinke) di dimensioni anche notevoli e di forma variabile, per lo più a bastoncino con le estremità assottigliate. All’e­same ultrastrutturale, le cellule interstiziali mo­strano…

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    Cellule osteoprogenitrici (o preosteoblasti)

    Le cellule osteoprogenitrici (o preosteoblasti) sono elementi fusati o leggermente appiattiti e con citoplasma acidofilo o leggermente basofilo e sono difficilmente distinguibili dai comuni fibroblasti o dalle cellule mesenchimali indifferenziati. Si riscontrano sulla superficie delle trabecole ossee in via di ossificazione e nel tessuto connettivo delle cavità midollari dell’osso; formano uno strato continuo (strato preosteoblastico) alla superficie interna del periostio e nell’endostio; rivestono i canali di Havers e di Volkmann.

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    Cellule principali della paratiroide

    Le cellule principali delle paratiroidi sono le più numerose e rappresentano l’unico tipo cellulare presente nei primi anni di vita. Sono le cellule responsabili della produzione del paratormone e assumono aspetti strutturali diversi, probabilmente in rapporto allo stato funzionale; si distinguono in cellule scure e cellule chiare. Le cellule principali scure sono relativamente piccole e hanno il citoplasma leg­germente basofilo. Al microscopio elettronico esse presentano le caratteristiche di elementi ghiandolari attivi, contengono cioè numerose cisterne del reticolo endoplasmatico granulare allineate in file parallele, uno sviluppato appa­rato di Golgi, mitocondri, inclusioni lipidiche e vescicole secretorie del diametro di 50-60 nm, contenenti al centro un materiale opaco agli elettroni. Le cellule principali…

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    Mastociti (o mastcellule)

    I mastociti (o mastcellule) sono presenti in numero variabile nel tessuto connettivo lasso e tendono a concentrarsi lungo i vasi sanguigni. Possono essere ottenute facilmente “spremendo” meccanicamente il peritoneo.

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    Cellule dei coni

    Le cellule dei coni sono fotorecettori presenti sulla retina, sensibili alle forme ed ai colori. A differenza delle cellule dei bastoncelli (anch’esse fotorecettori retinici) non garantiscono la visione in condizioni di scarsa luminosità. Negli esseri umani ce ne sono tre tipi: sensibili al rosso, al verde e al blu; se attivati simultaneamente la luce percepita risulta essere bianca. Consentono di percepire dettagli e cambiamenti d'immagine più rapidi rispetto alle cellule dei bastoncelli, poiché i loro tempi di risposta agli stimoli sono più veloci.

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    Cellule del colletto

    Le cellule del colletto entrano nella costituzione delle ghiandole gastriche propriamente dette (o ghiandole principali). Sono caratterizzate da numerosi granuli di secreto (proteoglicani acidi) posti nella parte apicale della cellula; il nucleo si trova nel terzo basale. I granuli di secreto si svuotano nella superficie libera delle cellule tramite il processo di esocitosi. Queste cellule sono localizzate di preferenza nelle immediate vicinanze del collo delle ghiandole; si trovano però, con identici caratteri, anche intercalate alle cellule di altro tipo. Il muco secreto dalle cellule del colletto differisce da quello prodotto dall’epitelio di rivestimento gastrico in quanto costituito da proteoglicani acidi e non neutri. Articolo creato il 24 marzo 2012. Ultimo…