Citologia
Cellule beta-pancreatiche
Le cellule beta-pancreatiche (o cellule B) sono le più numerose tra quelle costituenti gli isolotti pancreatici (circa il 75-80%), hanno forma poliedrica od ovale e contengono granuli ben colorabili con l'ematossilina cromica e con la paraldeide fucsina, ma non con i metodi all'argento; i granuli sono insolubili in acqua, solubili in alcool e non resistono all'autolisi.
Condrociti (o condroblasti o cellule cartilaginee)
I condrociti (o condroblasti o cellule cartilaginee) sono accolti in spazi scavati nella sostanza intercellulare denominati lacune. Le lacune possono contenere uno solo o più condrociti. Nella parte centrale della cartilagine le cellule sono distribuite in gruppi, detti gruppi isogeni, ciascuno dei quali rappresenta la progenie di una cellula parentale, prodotta nel corso dell’accrescimento interstiziale. Le cellule sono sferiche od ovoidali. Verso la periferia della cartilagine, gli elementi diventano progressivamente appiattiti e perdono la loro distribuzione in gruppi.
Cellule funicolari
Le cellule funicolari sono neuroni presenti nella sostanza grigia del midollo spinale. Sono così denominate per il comportamento del loro neurite che, divenuto una fibra nervosa mielinica, abbandonata la sostanza grigia, decorre nei cordoni della sostanza bianca, in sistemi di fibre detti fasci (o funicoli). Il neurite delle cellule funicolari si mantiene, per tutto il decorso, nell’ambito del nevrasse.
Linfociti
I linfociti costituiscono il 25-35% dei leucociti. I linfociti vergini sono cellule che non sono mai state stimolate dall’antigene. Sono cellule globose, per lo più di piccole dimensioni, con un diametro di 6-9 µm (perciò detti piccoli linfociti circolanti), sono prive di attività fagocitaria, ma fornite di movimenti ameboidi mediante i quali possono, per diapedesi o per peripolesi, uscire o rientrare nel circolo. Nello striscio con colorazione di May-Grunwald-Giemsa o con colorazione di Wright, mostrano un ampio nucleo ovoidale o reniforme, con cromatina addensata, entro cui solitamente non è visibile il nucleolo.
Cellule C (o parafollicolari)
Le cellule C (o parafollicolari) possono essere situate fra i tireociti (o cellule follicolari), nel contesto della parete follicolare, senza peraltro raggiungere il lume del follicolo, oppure sono riunite in piccoli gruppi nello stroma interfollicolare. Sono responsabili della produzione di calcitonina, un ormone polipeptidico ad azione ipocalcemizzante, che inibisce la liberazione di sali minerali e in particolare di calcio da parte del tessuto osseo e ha quindi un'azione antagonista a quella del paratormone (secreto dalle ghiandole paratiroidi). Le cellule parafollicolari possono captare precursori della serotonina (o 5-idrossitriptamina) e prendono quindi parte al metabolismo delle amine biogene.
Pneumociti
Gli pneumociti sono le cellule che costituiscono l’epitelio che riveste gli alveoli polmonari. Si distinguono pneumociti di I e II tipo. Gli pneumociti di I tipo sono cellule appiattite il cui citoplasma si solleva, nella porzione che accoglie il nucleo, verso la cavità dell'alveolo. Il citoplasma è relativamente povero di organuli e può contenere vescicole di pinocitosi soprattutto nel versante che prospetta verso la membrana basale.
Cellule ossifile delle paratiroidi
Le cellule ossifile delle paratiroidi cominciano a comparire verso i 5-6 anni di vita e, a partire dalla pubertà, aumentano progressivamente di numero, senza tuttavia mai raggiungere quello delle cellule principali. Nell’adulto, e soprattutto nel vecchio, si raggruppano in ammassi circoscritti, ben distinti da quelli delle cellule principali. Hanno nucleo piccolo con cromatina addensata e citoplasma intensamente acidofilo. Tale acidofilia è dovuta alla ricchezza in enzimi ossidativi (particolarmente anidrasi carbonica), dimostrabili istochimicamente e localizzati nei mitocondri. Al microscopio elettronico le cellule ossifile appaiono infatti stipate di mitocondri voluminosi, ricchi di creste e con matrice densa. Gli altri organuli citoplasmatici sono scarsamente rappresentati e così pure i granuli di glicogeno. Oltre…
Osteociti
Gli osteociti sono le cellule più numerose nell’osso che ha completato il suo sviluppo. Sono essenzialmente osteoblasti che, dopo aver elaborato la sostanza ossea, rimangono imprigionati nella matrice calcificata nell’interno di lacune ossee, cavità a forma lenticolare scavate nelle lamelle. Gli osteociti hanno la forma delle lacune ossee in cui sono accolti. Il corpo cellulare è appiattito, dovendosi adattare alla forma lenticolare della cavità che lo contiene ed è provvisto di numerosi e sottili prolungamenti alloggiati nei canalicoli ossei.
Cellule dei bastoncelli
Le cellule dei bastoncelli sono fotorecettori presenti sulla retina che consentono la visione in condizioni di scarsa luminosità, ma non la percezione cromatica che è garantita dalle cellule dei coni. Le cellule dei bastoncelli occupano tutta la retina tranne la regione maculare (ove sono presenti le cellule dei coni) e sono in numero di circa 100 milioni; permettono la cosiddetta visione scotopica, ossia la visione che si ha quando il livello di illuminazione è molto basso e consente di rilevare differenze di brillanza ma non differenze di cromaticità.
Plasmacellule
Le plasmacellule, di solito scarse nel tipico tessuto connettivo lasso, sono più numerose nella tonaca propria e nella sottomucosa delle vie alimentare e respiratoria. Si accumulano in grande numero, invece, nel tessuto linfoide. Aumentano considerevolmente di numero nell’infiammazione cronica e nel luogo di iniezione di una proteina eterogenea. Rappresentano la principale fonte di anticorpi circolanti, cioè delle immunoglobuline del sangue, e si formano dai linfociti. Per questo motivo plasmacellule e linfociti non sono tipi cellulari differenti ma stati funzionali diversi dello stesso tipo cellulare: la plasmacellula rappresenta la forma attiva dei linfociti ed è capace di sintetizzare ed immettere in circolo un gran numero di anticorpi in risposta ad uno…