Anatomia,  Apparato digerente

Somatostatina

La somatostatina è un neuropeptide ciclico di 14 o 28 aminoacidi. Oltre alla sua localizzazione principale a livello dell’ipotalamo medio-basale, essa è ampiamente distribuita nel sistema nervoso centrale (ippocampo, amigdala, caudato-putamen), spesso presente insieme al GABA, a livello delle radici dei gangli dorsali e dell’innervazione autonoma, e a livello gastroenterico (pancreas, stomaco e intestino); i suoi recettori sono ubiquitari.
Oltre che nell’ipotalamo, la somato­statina è stata localizzata nei terminali di fibre nervose e nelle cellule D del sistema GEP. Que­ste sono presenti nella mucosa di tutto lo stoma­co, del duodeno e del digiuno, ma raggiungono la massima concentrazione nella mucosa pilorica e nelle isole pancreatiche. Le cellule D hanno granuli voluminosi (260-370 nm), debolmente osmiofili e argirofobi.

A seconda delle cellule che la producono, la somatostatina può comportarsi da neurormone, inibendo la secrezione dell’ormone della crescita (o somatotropina), da neurotrasmettitore nel sistema nervoso centrale e da fattore autocrino e paracrino al di fuori del sistema nervoso.

Funzioni della somatostatina
La somatostatina:

  • Inibisce la secrezione dell’ormone della crescita (o somatotropina, GH).
  • Inibisce la secrezione di glucagone ed insulina, ma con un’attività soppressiva sul glucagone 50 volte più forte rispetto all’insulina.
  • Inibisce la secrezione di gastrina e istamina.
  • Inibisce la secrezione del olipeptide intestinale vasoattivo (VIP).
  • Inibisce la secrezione di motilina.
  • Inibisce la secrezione di secretina.
  • Inibisce la secrezione di acido cloridrico.
  • Inibisce la secrezione di pepsina.
  • Inibisce la secrezione di bicarbonato pancreatico.
  • Inibisce la secrezione degli enzimi pancreatici.
  • Rallenta lo svuotamento gastrico.
  • Riduce la contrattilità della colecisti.
  • Riduce la motilità intestinale.
  • Ha un ruolo nei processi cognitivi, di memorizzazione ed apprendimento.

Inoltre, la somatostatina può esercitare sia effetti eccitatori che inibitori sull’attività neuronale e sul rilascio di neurotrasmettitori. Si è osservato, infatti, che nei gangli delle radici dorsali del midollo antagonizza la trasmissione nocicettiva mediata dalla sostanza P attraverso l’attivazione del recettore SSTR2 sulle fibre sensoriali afferenti.

Meccanismo d’azione della somatostatina
La somatostatina esplica i suoi effetti interagendo con una famiglia di cinque recettori (SSTR1-5)  accoppiati a proteine G inibitorie; in questo modo, è inibita la formazione di AMP-ciclico, si riduce la concentrazione citoplasmatica di ioni calcio e vengono attivati i canali del potassio con conseguente iperpolarizzazione della membrana cellulare.

La somatostatina può essere utilizzata come farmaco.

Articolo creato il 2 luglio 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.