Anatomia microscopica

Struttura del meato acustico esterno

Nel meato acustico esterno si distinguono un segmento laterale dotato di scheletro cartilagineo e fibroso e un segmento mediale provvisto di scheletro osseo.
La porzione cartilaginea dello scheletro, a forma di doccia concava superiormente, è unita tramite un istmo alla cartilagine del padiglione auricolare e presenta sulla faccia anteriore una serie di fessure colmate da tessuto fibroso; sono queste le incisure del Santorini, che contribuiscono alla mobilità del condotto. La doccia cartilaginea viene chiusa superiormente e trasformata in canale da una lamina di connettivo fibrillare denso che serve pure a connetterla stabilmente con la restante parte ossea del meato acustico esterno.
Lo scheletro osseo, presente nei due terzi mediali del condotto, è formato principalmente dall’osso timpanico foggiato a doccia concava superiormente e dalla squama dell’osso temporale che completa il condotto chiudendo in alto la doccia dell’osso timpanico. Subito al di sopra e al di dietro dell’orifizio esterno del meato, dalla squama del temporale si solleva una piccola lamella ossea di dimensioni variabili, la spina suprameatum, che offrendo inserzione ai fasci fibrosi contribuisce a fissare la parte fibrocartilaginea del condotto.
Il meato acustico esterno è rivestito internamente da cute: questa è più spessa nella parte cartilaginea e si assottiglia gradualmente nella parte ossea, per continuare infine sulla faccia esterna della membrana del timpano. L’epidermide rappresenta un modesto grado di corneificazione. Tra gli annessi cutanei si distinguono peli, ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose. Queste ultime sono ghiandole sudoripare apocrine (e quindi tubulari semplici di tipo glomerulare) che, con il loro dotto escretore, si aprono sulla superficie cutanea del meato o all’interno di un follicolo pilifero. Il secreto di queste ghiandole è una sostanza densa, di colore giallastro, che mescolandosi al sebo e alle cellule epiteliali desquamate, costituisce il cerume. Questo, rivestendo in lieve strato la pelle del meato acustico esterno, esercita su di essa un’azione protettiva.

Articolo creato il 16 settembre 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.