Apparato genitale femminile

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Mezzi di fissità dell’ovaio

    I mezzi di fissità dell’ovaio sono rappresentati da 4 legamenti: il legamento sospensore o lombo-ovarico, l’utero-ovarico, il mesovarico e il tubo-ovarico. Il legamento sospensore dell’ovaio è formato dai vasi ovarici, provenienti dalla regione lombare e accompagnati da fibre connettivali e muscolari lisce. Il peritoneo viene sollevato da queste formazioni in una piega a livello dello stretto superiore dove essa incrocia i vasi iliaci esterni poco al davanti dell’articolazione sacro-iliaca. Il legamento prosegue quindi in basso e in dietro terminando all’estremità superiore del margine mesovarico dell’ovaio dopo aver formato il tratto più esterno del margine superiore del legamento largo, nel piccolo spazio compreso tra la tuba uterina e la parete pelvica.…

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    Genitali esterni femminili

    In breve Gli organi genitali esterni femminili comprendono: Monte di Venere (o del pube). Grandi labbra. Piccole labbra (o ninfe). Vestibolo della vagina con l’imene e le ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino) e minori. Clitoride. Bulbi del vestibolo. Nell’insieme essi formano la vulva (o pudendo muliebre). Sede I genitali esterni femminili sono situa­ti al di sotto della sinfisi pubica e, superficial­mente al trigono urogenitale, nello spazio compreso tra la radice delle cosce. Dal punto di vista topografico corrispondono in gran parte al perineo anteriore, cioè allo spazio triangolare con apice al margine inferiore della sinfisi pubica che è limitato lateralmente dai solchi genitocrurali e in dietro da una linea che unisce…

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    Appendici vescicolose

    Le appendici vescicolose sono piccole formazioni cistiche, che possono essere reperite sulla pagina anteriore del mesosalpinge, in vicinanza dell'epooforon. Il loro significato non è ben noto. Più costante, tra queste, è l'appendice vescicolosa (o idatide di Morgagni) che si rinviene in corri­spondenza delle fimbrie dell'infundibolo tubarico, più frequentemente della fimbria ovarica. Ha l'aspetto di una vescicola peduncolata, del volu­me di un pisello o poco più, ripiena di liquido chiaro e a parete sottile, costituita da un epitelio semplice, ap­piattito o cubico e da una tonaca connettivale ricca di vasi.

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    Monte di Venere (o del pube)

    Il monte di Venere (o del pube) si presenta come una regione triangolare spor­gente, situata in corrispondenza del pube, limi­tata lateralmente dalle pieghe inguinali e in con­tinuazione superiormente con l'ipogastrio e in basso con le grandi labbra. La cute che lo rive­ste è glabra in età prepuberale; dopo la pubertà si ricopre, insieme alla grandi labbra, di lunghi peli. L'epidermide è spessa e nel derma si pos­sono trovare ghiandole sudoripare e sebacee. Tra derma e ipoderma esiste uno strato di la­melle fibroelastiche che, insieme a quelle prove­nienti dalle grandi labbra, si portano in alto per perdersi nella linea alba.

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    Grandi labbra

    Le grandi labbra sono due grosse pieghe cutanee a diametro maggiore antero-posteriore che delimitano un’a­pertura, la rima vulvare. In ciascuna di esse si possono considerare: una faccia laterale, una faccia mediale, una base, un margine libero in­feriore e due estremità, anteriore e posteriore. La faccia laterale, convessa in senso latero-mediale, è separata dalla faccia mediale della coscia da un profondo solco, il solco genitocrurale. Nel portarsi in basso e medialmente, la faccia laterale si arrotonda e continua con il margine inferiore. Quest’ultimo, insieme a quello corrispondente del lato opposto, delimita superficialmente la rima vulvare. La faccia mediale, concava in senso latero-mediale, è a contatto con il piccolo labbro corrispondente, separata…

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    Vasi e nervi dell’utero

    L’utero è irrorato dall’arteria uterina che origina dall’arteria ombelicale oppure, direttamente, dal tronco anteriore dell’arteria ipogastrica. Arterie dell’utero L’arteria uterina, nel discendere lungo la parete laterale della piccola pelvi, si accompagna all’uretere, dal quale poi si separa, incrociandolo dall’alto e dall’avanti quando, fattasi pressoché orizzontale, decorre diretta e medialmente nella base del legamento largo, per raggiungere la porzione sopravaginale del collo. Da qui, dopo aver fornito il ramo cervicovaginale che provvede all’irrorazione del collo e della parete anteriore della vagina e, in parte, a quella della base vescicale, l’arteria uterina si dirige con decorso molto flessuoso verso l’alto, lungo il margine laterale del collo e del corpo che irrora per…

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    Vagina

    La vagina è un condotto muscolo-membranoso impari e mediano che rappresenta l’ultimo tratto delle vie genitali femminili; fa seguito all’utero e, dopo aver attraversato il pavimento pelvico, si apre nel vestibolo della vagina. È l’organo della copula, quindi riceve lo sperma al momento dell’accoppiamento; serve, inoltre, a dare passaggio al flusso mestruale, ai prodotti di secrezione uterina e, al momento del parto, al feto e ai suoi annessi. La vescica e l’uretra le stanno davanti; il retto dietro. In condizioni di vacuità, la vagina è schiacciata in senso antero-posteriore per quasi tutta la sua lunghezza; la parete posteriore e quella anteriore si applicano l’una contro l’altra, per cui la cavità…

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    Tube uterine (o salpingi o trombe di Falloppio od ovidutti)

    Le tube uterine (o salpingi o trombe di Falloppio od ovidutti) sono organi tubulari che, dal polo superiore dell’ovaio, si portano agli angoli supero-laterali dell’utero, al limite tra fondo e corpo, sboccando nella cavità uterina. Le tube hanno la funzione di accogliere l’uovo al momento dell’ovulazione, di creare le condizioni ambientali adatte per la fecondazione dell’uovo stesso, di condurre l’uovo fecondato all’utero perché possa impiantarvisi. Poiché la fecondazione si verifica nel terzo laterale delle tube, queste danno passaggio agli spermatozoi che sono risaliti attraverso le vie genitali.

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    Canale di Malpighi-Gartner

    Il canale di Malpighi-Gärtner è un sottile canale che, in continuazione del condotto collettore dell'epooforon, discende lungo la tuba, il margine laterale dell'utero e la vagina, sino a giungere, in alcuni casi, all'imene. A partire dall'utero, decorre più o meno profondamente nello spessore della parete di questi organi. Lo si osserva generalmente nel periodo embrionale e fetale, mentre è eccezionale nella vita adulta. Ha la parete formata da un epitelio cilindrico non vi­bratile e da una tonaca connettivale con cellule musco­lari lisce. Può presentarsi, in alcuni tratti, cistico, op­pure sotto forma di un cordone epiteliale non canaliz­zato.

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    Vasi e nervi della vagina

    La vagina riceve sangue principalmente da due arterie: arteria uterina e arteria vaginale. L'arteria uterina, nata dall'arteria ombelica­le, presso l'origine di quest'ultima dall'arteria iliaca interna, irrora con i suoi rami vescicovaginali sia la faccia anteriore che posteriore della porzione superiore della vagina. L'arteria vaginale, nata dall’arteria pudenda interna o direttamente dall'iliaca interna, invia rami a tutta la porzione media e inferiore della vagina. Questi rami si anastomizzano fra loro e formano lungo la linea mediana di ambo le facce una lunga arteria che, dal collo uterino, si porta alla vulva.