Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

Apparato emolinfopoietico

L’apparato emolinfopoietico è deputato alla produzione degli elementi figurati del sangue e della linfa, ossia eritrociti, leucociti e piastrine, tramite organi molto diversi tra loro per sede, struttura, derivazione embriologica e proprietà funzionali.
Si distinguono organi linfoidi primari (o centrali), rappresentati dal timo e dal midollo osseo (che più che Apparato emolinfopoieticoun organo è un tessuto), e organi linfoidi secondari (o periferici), rappresentati da milza, linfonodi, tessuto linfoide associato alle mucose (MALT) e tessuto linfoide associato alla cute.
La distinzione tra primari e secondari è fatta in base a cellule che prendono parte alle risposte immunitarie, i linfociti (sono circa 2 x 1012 in un individuo adulto). Essi derivano da progenitori ematopoietici che maturano all’interno del midollo osseo (e del fegato nel feto) differenziandosi in linfociti B, oppure migrano nel timo dove danno origine ai linfociti T. Per tale motivo il midollo osseo e il timo sono definiti organi linfoidi primari o (centrali) in quanto in essi hanno luogo i fenomeni di maturazione dei linfociti.
I linfociti maturi abbandonano gli organi centrali seguendo la via ematica o linfatica per migrare negli organi linfoidi secondari o (periferici) dove svolgono funzioni effettrici in risposta agli antigeni: le risposte immunitarie umorali (tramite i linfociti B) e quelle cellulo-mediate (tramite i linfociti T).
Oltre che organizzarsi in organi linfoidi anatomicamente distinti, i linfociti possono anche disperdersi nel connettivo interstiziale di organi non linfoidi.

L’apparato emolinfopoietico, nella sua componente linfatica, provvede anche al drenaggio del liquido interstiziale che perfonde i tessuti e gli organi. È costituito pertanto da un sistema di vasi, i vasi linfatici, lungo il decorso dei quali sono intercalate i linfonodi. Questi ultimi ricevono il liquido che circola nei vasi, la linfa; fungono, rispetto a questa, da filtro e da organi di tempo­raneo deposito e sono la sede in cui i linfociti svolgono le loro funzioni effettrici.
La linfa drenata dai vasi linfatici dicesi linfa vera e deriva dal liquido che imbeve i tessuti e circola liberamente nelle fessure e negli spazi tessutali, l’istolinfa, arricchito dall’emolinfa che filtra dai capillari sanguiferi nel connettivo interstiziale.
Vasi linfatici esistono generalmente negli or­gani che sono provvisti di vasi sanguiferi. Sede fondamentale dei vasi linfatici è il tessuto con­nettivo; dove non esiste questo tessuto mancano vasi linfatici. Sono sprovvisti di vasi linfatici i centri nervosi, la placenta e il cordone ombeli­cale, la cornea, il tessuto cartilagineo.
Il sistema non possiede un organo centrale motore com’è il cuore per l’apparato vascolare sanguifero. I vasi linfatici iniziano in periferia, nella compagine dei tessuti e degli organi, sono percorsi dalla linfa in senso centripeto e con­fluiscono in condotti, i tronchi linfatici princi­pali che riversano la linfa nel sistema venoso, nella confluenza delle grosse vene alla base del collo.

Articolo creato l’11 ottobre 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.