Anatomia,  Apparato digerente

Appendice vermiforme

L’appendice vermiforme è un condotto cilindrico, molto sottile, che si diparte dalla parete mediale del cieco, 2-3 cm al di sotto dell’orifizio ileocecale, terminando con una estremità libera che volge per lo più infe­riormente. È sottesa da una piega peritoneale, il mesenteriolo che, dall’appendice stessa, si porta al cieco e al tratto terminale del mesentere. Ha forma cilindro-conica ma anche la forma, come la lunghezza (6-10 cm), il calibro (5-8 mm), la situazione e i rapporti, offre grande variabilità. Molte delle anomalie nella situazione dell’ap­pendice sono dipendenti da una malposizione del cieco.
L’appendice, a partire dalla sua origine cecale, può dirigersi in alto, in basso (caso più fre­quente), lateralmente o medialmente. Se diretta in alto, essa de­corre sulla faccia posteriore del cieco oppure ne supera il fondo portandosi sulla faccia anterio­re. Quando decorre verso il basso, entra in rap­porto con il muscolo psoas e giunge nella picco­la pelvi, dove si addentra per vario tratto. Nella situazione laterale, l’appendice corrisponde al muscolo iliaco mentre, quando volge medial­mente, si trova al di sotto e al di dietro del trat­to terminale dell’ileo ed entra ampiamente in rapporto con le anse dell’intestino tenue. Qua­lunque sia l’orientamento dell’appendice rispet­to al cieco, rimane costante lo sbocco cecale del­l’appendice stessa. Questo punto, proiettato sulla parete addominale anteriore, corrisponde alla metà di una linea che unisce la spina iliaca anteriore superiore all’ombelico (punto di McBurney), oppure al punto di unione del terzo laterale destro con gli altri due terzi di una linea (bisiliaca) che unisce le due spine iliache ante­riori superiori (punto di Lanz).

Appendice vermiforme

Articolo creato il 15 agosto 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.