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Attività  ormonale

L’attività ormonale valuta il meccanismo d’azione e il tipo d’azione degli ormoni.

Il meccanismo d’azione di un ormone può essere:

  • Autocrino, quando l’ormone svolge la propria azione sulla stessa cellula che lo ha sintetizzato e secreto.
  • Paracrino, quando l’ormone agisce su cellule bersaglio situate nell’immediata vicinanza delle cellule di produzione, che di solito raggiunge tramite il fluido interstiziale. Questo meccanismo vale anche per i neurotrasmettitori, solo che in questo caso non sono le cellule ghiandolari endocrine a produrre il messaggero chimico, ma i neuroni.
  • Endocrino, quando l’ormone è immesso in circolo e agisce su organi distanti dalle cellule da cui è stato sintetizzato.

L’azione ormonale può essere:

  • Singola, quando l’ormone ha un effetto selettivo su un unico tessuto (ad esempio, la tireotropina agisce solo sulle cellule follicolari della tiroide).
  • Multipla, quando l’ormone è attivo su più organi e sistemi (ad esempio, gli ormoni tiroidei agiscono sugli apparati cardiovascolare, respiratorio, emopoietico, ecc.).
  • Sinergica, quando più ormoni concorrono nel determinare un effetto biologico (ad esempio, glucagone, adrenalina, noradrenalina, cortisolo e ormone della crescita hanno azione iperglicemizzante).
  • Permissiva, quando un ormone, modulando il numero di recettori per un secondo ormone, potenzia l’azione di quest’ultimo (ad esempio, l’ormone follicolo-stimolante, modulando il numero di recettori per l’ormone luteinizzante, potenzia la produzione di testosterone indotta dall’ormone luteinizzante nelle cellule di Leydig del testicolo).
  • Tropinica, quando un ormone ha un ruolo trofico sulle ghiandole endocrine bersaglio (ad esempio, gli ormoni prodotti dall’adenoipofisi controllano la secrezione ormonale e il trofismo di numerose ghiandole).

Articolo creato il 29 giugno 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.