Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

Conformazione interna della lamina quadrigemina

La lamina quadrigemina mostra una differente struttura, se viene considerata nei tagli trasversali interessanti i tubercoli quadrigemini inferiori, oppure in quelli passanti per i tubercoli quadrigemini superiori.

Ciascun tubercolo quadrigemino inferiore è costituito da un am­masso di sostanza grigia: il nucleo centrale del tubercolo quadrigemino infe­riore, che è ricoperto in superficie ed in profondità di sostanza bianca.

Al tubercolo quadrigemino inferiore giunge il lemnisco laterale della via acustica. La maggior parte delle fibre del lemnisco laterale costeggia il contor­no laterale del nucleo centrale del tubercolo quadrigemino inferiore e prosegue nel braccio quadrigemino inferiore per portarsi al corpo genicolato mediale, che è il nucleo del talamo da cui la via acustica centrale irradia poi alla corteccia cerebrale dell’area acustica primaria; una parte invece delle fibre del lem­nisco laterale termina nei nucleo centrale del tubercolo quadrigemino inferio­re, rappresentandone il principale sistema afferente. Altri sistemi afferenti al nucleo centrale del tubercolo quadrigemino inferiore sono: le fibre cortico-tettali, che provengono dall’area acustica del lobo temporale dell’emisfero cerebrale; il fascio tetto-spinale, che sale dal midollo spinale, recando impulsi della sensibilità esterocettiva protopatica del tronco e degli arti.

Dal nucleo centrale del tubercolo quadrigemino inferiore partono come sistemi efferenti: le fibre tetto-genicolate, che passano nel braccio quadrige­mino inferiore e si recano al corpo genicolato mediale, il quale poi proietta le sue fibre alla corteccia cerebrale dell’area acustica primaria; le fibre tetto- spinali, tetto-bulbari e tetto-pontine che unitamente alle fibre omonime prove­nienti dal tubercolo quadrigemino superiore, discendono ai nuclei somatomotori spinali ed encefalici, rappresentando la via acustica riflessa, via capace di determi­nare movimenti muscolari in risposta a stimoli acustici; le fibre tetto-cerebellari, che seguendo il peduncolo cerebellare superiore si portano alla corteccia cerebella­re, mettendo così sotto il controllo del cervelletto le attività riflesse in seguito a stimoli acustici.

Ciascun tubercolo quadrigemino superiore è costituito da una serie di strati di sostanza bianca è di sostanza grigia, che si succedono alterna­tivamente. In superficie vi è uno strato di sostanza bianca, cui segue uno strato di sostanza grigia, poi ancora uno strato di sostanza bianca, e così via fino ad aver­si quattro strati di sostanza bianca e tre strati di sostanza grigia.

Il principale sistema afferente del tubercolo quadrigemino superiore è rap­presentato dalle fibre ottiche che, nate dalle cellule multipolari della retina, vi giungono seguendo il tratto ottico e poi il braccio quadrigemino superiore; esse recano stimoli luminosi. Altri sistemi afferenti del tubercolo quadrigemino su­periore sono: le fibre cortico-tettali, che provengono dalla corteccia cerebrale del lobo occipitale ove ha sede l’area ottica primaria; le fibre del fascio spino-tettale, che salgono dal midollo spinale recando impulsi della sensibilità esterocettiva protopatica del tronco e degli arti.

I sistemi efferenti del tubercolo quadrigemino superiore sono le fibre tetto- spinali, le fibre tetto-bulbari e le fibre tetto-pontine, destinate ai nuclei soma­tomotori dei nervi spinali ed encefalici e che fanno parte della via ottica rifles­sa, deputata a determinare movimenti muscolari riflessi a seguito di stimoli luminosi.- Parte delle fibre tetto-spinali si incrocia anteriormente all’acquedotto cerebrale (del Silvio) assieme a parte delle fibre tetto-spinali provenienti dal tubercolo quadrigemino inferiore, formando la decussazione fontaniforme (di Meynert); infine, unitamente a queste ultime fibre, costituisce il fascio tetto- spinale anteriore, che si reca al corno anteriore del midollo spinale. Parte inve­ce delle fibre tetto-spinali non si incrocia e, unendosi alle fibre tetto-spinali non crociate che provengono dal tubercolo quadrigemino inferiore, forma il fascio tetto-spinale laterale, che pure mette capo al corno anteriore del midollo spinale. Le fibre tetto-bulbari e le fibre tetto-pontine non si incrociano e, co­me le omonime fibre che provengono dal tubercolo quadrigemino inferiore, si recano ai nuclei somatomotori dei nervi encefalici posti rispettivamente nel midollo allungato e nel ponte.

Dal tubercolo quadrigemino superiore partono anche fibre nervose che en­trano nel fascicolo longitudinale mediale e che in parte vanno ai nuclei somatomotori dei nervi che provvedono all’innervazione dei muscoli dell’occhio (nervi abducente, trocleare ed oculomotore), ed in parte scendono invece ai primi segmenti del midollo spinale dove terminano nel corno anteriore; esse sono responsabili dei movimenti riflessi coniugati degli occhi, come anche dei movimenti riflessi oculocefalogiri in risposta a stimoli luminosi. Originano infine fibre tet­to-cerebellari, che si portano alla corteccia cerebellare seguendo il pedunco­lo cerebellare superiore e mettono sotto il controllo del cervelletto i movimen­ti riflessi determinati da stimoli luminosi.

Subito ventralmente agli strati di sostanza bianca e di sostanza grigia che compongono il tubercolo quadrigemino superiore vi è il nucleo pretettale. Esso riceve, tramite il tratto ottico e poi il braccio quadrigemino superiore, fibre ottiche provenienti dalle cellule multipolari della retina, che vi recano stimoli luminosi; dà origine a fibre nervose che si portano sia al nucleo visceroeffettore del nervo oculomotore o nucleo di Edinger e Westphal, deputato all’innervazione dei muscoli sfintere della pupilla e ciliare dell’occhio, sia al centro cilio-spinale (di Budge) del corno laterale del midollo spinale, deputato all’innervazione del muscolo dilatatore della pupilla. Il nucleo pretettale fa parte pertanto della via ottica riflessa, essendo infatti intercalato lungo le vie nervose che determinano i movimenti riflessi dei muscoli involontari dell’occhio, ossia il riflesso della co­strizione pupillare, il riflesso dell’accomodazione visiva ed il riflesso della dila­tazione pupillare.