Medicina legale

Lesioni da pressione (baropatie)

Si distinguono sindromi da modificazioni della pressione atmosferica in eccesso (iperbaropatie) o in difetto (ipobaropatie). Le iperbaropatie sono connesse con specifiche attività professionali (palombari, cassonisti, sommozzatori, pescatori subacquei) o attività sportive (immersioni); si tenga presente che in quest’ambito gli effetti lesivi non sono prodotti tanto dalla pressione atmosferica in eccesso o in difetto quanto invece dalla modificazione, rapida e marcata, della stessa. In caso di repentino au­mento della pressione atmosferica possono comparire sintomi definiti da “compres­sione” e rappresentati da dolori auricolari e ronzii, vertigini, dispnea, ipotensione e bradicardia.
Un rapido decremento della pressione atmosferica invece, determina sindromi da decompressione che possono associarsi alla comparsa di sintomi lievi come otalgie, vertigini, ronzii ed ipoacusia, dolori ai seni frontali e paranasali con respiro affannoso e meteorismo intestinale sino a sindromi talora letali determinate dalla liberazione tumultuosa dell’azoto (disciolto nel sangue e nei tessuti a seguito della compressione dell’aria) sotto forma di piccole bolle emboliche.
Si possono quindi avere nevralgie, dolori articolari, vomito ed epistassi o, addirit­tura, morte istantanea per aeroembolismo polmonare massivo.
Le ipobaropatie più comuni si osservano invece ad “alta quota” e presentano una sintomatologia sovrapponibile caratterizzata da malessere generale, vertigini, senso intenso di affaticamento e nausea; si distinguono in:
Male di montagna: interessa individui che abbiano effettuato una rapida salita a notevoli altitudini ed in tempi brevi senza consentire all’organismo di mettere in atto i meccanismi di compenso per contrastare la riduzione della pressione par­ziale di O2; la prognosi tuttavia è solitamente buona.
Male cronico da altitudini: colpisce coloro che abitano ad altitudini maggiori dei 3000 mt e che hanno deficit dei meccanismi di compenso emopressorio. Anche in questo caso la prognosi è buona ed è sufficiente il ritorno alla pianura.
Male degli aviatori: oggi è molto raro; colpisce coloro che viaggiano in aerei non pressurizzati.

Articolo creato l’1 febbraio 2014.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.