Anatomia microscopica

Struttura della vescichetta seminale

Ogni vescichetta seminale è costituita da un dotto di calibro irregolare, lungo da 10 a 15 cm, più volte ripiegato su se stesso e fornito di nu­merosi diverticoli ampollari o tubulari di lunghezza variabile. Il dotto prin­cipale presenta un’estremità a fondo cieco e l’altra in comunicazione con l’ampolla deferen­ziale. Le anse formate dal dotto e i diverticoli, anch’essi tortuosi, sono strettamente addossati l’uno all’altro con l’interposizione di sepimenti connettivali che si addensano alla superficie del­l’organo per costituire la tonaca avventizia. Per tale ragione, in una sezione dell’organo si pos­sono osservare numerose cavità irregolari che corrispondono alla sezione del dotto principale e dei suoi diverticoli e che sono parzialmente o totalmente ripiene di una sostanza giallastra e vischiosa debolmente alcalina (pH 7,2-7,8), ric­ca di proteine, fruttosio, sorbitolo, acido citrico e prostaglandine. Tale sostanza, secreta dall’e­pitelio delle vescichette seminali sotto lo stimolo degli ormoni sessuali maschili, viene riversata, durante l’eiaculazione, nei dotti eiaculatori e di qui nell’uretra, dove si mescola al succo prosta­tico, costituendo la parte principale (50-80%) del liquido seminale che mantiene la motilità degli spermatozoi e provvede al loro nutrimento e alla loro sopravvivenza. Occasionalmente nel lume delle vescichette seminali sono presenti spermatozoi in via di degenerazione.
La parete delle vescichette seminali, o più esattamente del sistema tubulare che le costitui­sce, è formata dalle tonache mucosa, muscolare e avventizia.
La tonaca mucosa, di colorito giallastro, ha un aspetto reticolato per la presenza di più ordi­ni di pieghe variamente anastomizzate. È for­mata da un epitelio di rivestimento cilindrico semplice, relativamente basso, con cellule basali intercalate, e da una lamina propria. Sulle pie­ghe le cellule epiteliali tendono talvolta a di­sporsi in due o tre strati.
Le cellule cilindriche, dette principali (o secernenti), al microscopio ottico mostrano una di­screta basofilia del citoplasma sottonucleare e verso l’apice contengono granuli acidofili che, a forte ingrandimento, appaiono circondati da un alone più chiaro. Numerosi granuli di pigmento giallastro, più abbondanti nel vecchio, sono sparsi nel citoplasma. Il nucleo si trova nella porzione intermedia delle cellule. Al microsco­pio elettronico questi elementi presentano la su­perficie apicale fornita di microvilli corti e sotti­li e mostrano un notevole sviluppo del reticolo endoplasmatico granulare, formato da cisterne parallele o concentriche localizzate verso il polo basale, e dell’apparato di Golgi, situato nella regione sopranucleare. Le cisterne ergastoplasmatiche più superficiali sono ripiene di un ma­teriale moderatamente opaco agli elettroni, mentre le vescicole secretorie dell’apparato di Golgi contengono un granulo denso di dimen­sioni variabili, ma sempre più piccolo della ve­scicola in cui è situato. Le vescicole secretorie si spostano sempre più verso il polo apicale fino ad aprirsi sulla superficie cellulare e riversare il loro contenuto nel lume. Nel citoplasma sono sparsi mitocondri, lisosomi, ribosomi liberi e granuli di pigmento lipofuscinico. Occasional­mente nel corpo cellulare sono visibili residui di spermatozoi, quale espressione di fenomeni di spermatofagia.
Le cellule basali, di forma poliedrica, sono poste profondamente fra le cellule cilindriche; non presentano caratteri strutturali o ultrastrut­turali particolari, mostrando uno scarso svilup­po di tutti gli organuli. Si ritiene che siano ele­menti di rimpiazzo o, più verosimilmente, che svolgano una funzione di sostegno.
La lamina propria, sottile, contiene numerose fibre elastiche e alcune fibrocellule muscolari isolate.
La tonaca muscolare, discretamente spessa, è formata da fascetti di fibrocellule muscolari li­sce disposti in uno strato interno circolare e uno esterno longitudinale. È fornita di un ricco ples­so di fibre nervose con gruppetti di cellule gan­gliari intercalate.
La tonaca avventizia è rappresentata da uno strato periferico di tessuto connettivo, ricco di fibre elastiche; invia sottili sepimenti nell’inter­no dell’organo.

Struttura della vescichetta seminale

Le vescichette seminali sono organi annessi alle ampolle dei condotti deferenti. Sono organizzate in un fondo, un corpo ed un collo che si continua con il condotto eiaculatore che si apre nell’uretra. (Colorazione ematossilina eosina).
Sono costituite da un tubulo a fondo cieco il cui diametro è, irregolare per la presenza di dilatazioni, restringimenti e diverticoli ampollari o tubulari.

Sono costituite da una tonaca mucosa (TM), una tonaca muscolare (TMu) di notevole spessore ed organizzata in uno strato interno a decorso circolare ed uno esterno longitudinale. La tonaca avventizia è data da connettivo ricco di fibre elastiche.

Struttura della vescichetta seminale

La parete delle vescichette seminali è costituita da una tonaca mucosa (TM), una muscolare (TMu) ed una avventizia.
La tonaca muscosa si solleva in pieghe venendo a costituire un sistema di cripte e lacune comunicanti con il lume principale e che sono delimitate da sottili trabecole fibro-epiteliali.

L’epitelio di rivestimento (E) può essere cubico o cilindrico semplice con intercalate cellule basali. A livello delle creste l’epitelio può essere costituito da due o tre strati di cellule. Le cellule che lo costituiscono sono le cellule principali secernenti materiale colloido simile e le cellule basali dislocate più profondamente tra le secernenti.
L’epitelio poggia su una sottile membrana basale che si continua nella tonaca propria della mucosa. (Colorazione ematossilina eosina).

Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna

Articolo creato il 16 marzo 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.