Anatomia,  Apparato genitale femminile

Vagina

La vagina è un condotto muscolo-membranoso impari e mediano che rappresenta l’ultimo tratto delle vie genitali femminili; fa seguito all’utero e, dopo aver attraversato il pavimento pelvico, si apre nel vestibolo della vagina. È l’organo della copula, quindi riceve lo sperma al momento dell’accoppiamento; serve, inoltre, a Vaginadare passaggio al flusso mestruale, ai prodotti di secrezione uterina e, al momento del parto, al feto e ai suoi annessi. La vescica e l’uretra le stanno davanti; il retto dietro.
In condizioni di vacuità, la vagina è schiacciata in senso antero-posteriore per quasi tutta la sua lunghezza; la parete posteriore e quella anteriore si applicano l’una contro l’altra, per cui la cavità diviene virtuale e, se osservata in direzione trasversale, ha una forma ad H.
Questa forma cambia sia nella sua estremità superiore che in quella inferiore, per adattarsi alle parti vicine. In alto, la vagina ha una forma regolarmente cilindrica, inserendosi sul collo dell’utero in modo da formare attorno a esso un cul di sacco, detto fornice vaginale. La porzione di collo uterino che sporge in vagina ed è cir­condata dal fornice costituisce il muso di tinca. Il fornice viene comunemente diviso in diversi segmenti, detti fornici anteriore, po­steriore e laterali, destro e sinistro. Di questi, il fornice posteriore è il più profondo (1-2,5 cm) e in corrispondenza di esso la parete vaginale è particolarmente sottile e a diretto contatto con il peritoneo. In basso, a livello del vestibolo, la vagina assume una forma ellittica a diametro maggiore sagittale e il suo orifizio esterno è par­zialmente chiuso, nella vergine, da un sepimento cutaneo-mucoso, l’imene, che separa la vagi­na dal suo vestibolo.
La vagina è posta in parte nella piccola pelvi, in parte nel perineo; si porta obliquamente in basso e un poco in avanti, formando, con un piano orizzontale condotto alla sua estremità inferiore, un angolo aperto in dietro di 65-70°. L’asse della vagina e quello dell’utero formano un angolo aperto verso la sinfisi pubica che va­ria in diverse condizioni: retto od ottuso nelle vergini e nelle nullipare, acuto nelle multipare.
Ha una lunghezza media di circa 7 cm se si considera la parete anteriore; oppure di circa 8 cm se si considera quella posteriore, poiché que­st’ultima si attacca a un livello superiore sul col­lo uterino.
La vagina è un organo estremamente estensi­bile, basti pensare alla facilità con cui si dilata per dare passaggio al feto nel momento del par­to; nello stesso tempo è anche un organo molto elastico tanto che, dopo la distensione, ritorna pressoché alla forma primitiva.
Per lo studio dei rapporti, si considerano nella vagina una parete anteriore, una parete poste­riore e due margini (o pareti laterali).

  • La parete anteriore è in rapporto superior­mente con la vescica, principalmente con il tri­gono e, in piccola parte, con la base, poi con l’uretra. Tra vescica e vagina esiste un setto connettivale piuttosto lasso, il setto vescicovaginale; procedendo verso il basso questo sepimento forma, in corrispondenza del condotto ure­trale, il setto uretrovaginale, che da lasso diven­ta fibroso denso. Da ciò risulta che i due con­dotti, uretrale e vaginale, sono intimamente con­nessi.
  • La parete posteriore, in alto, in corrispondenza del fornice posteriore, è in rapporto con il peritoneo il quale, ricoperto il collo dell’utero, la riveste per riflettersi poi sul retto formando il cavo rettouterino (o cavo di Douglas). Questo cavo è il più basso sfondato della cavità peritoneale ed è accessibile, attraverso il fornice vagi­nale posteriore, a manovre ostetriche e chirur­giche.
    Nell’attraversare il muscolo elevatore dell’a­no, la vagina si applica intimamente al retto, se­parata da questo ad opera di un tessuto connet­tivo denso che forma il setto rettovaginale. La parete posteriore della vagina è in rapporto con i fasci più mediali dei muscoli elevatori dell’ano (o muscoli pubovaginali) che su di essa prendono attacco. Più in basso, nella porzione perineale, retto e vagina divergono l’uno dall’altra, portandosi il retto in dietro e in basso, la vagina in avanti. Ne risulta uno spazio di forma triangolare, il trigono rettovaginale, con apice in alto e base rivolta in basso; è attraversato da alcuni muscoli del pe­rineo.
  • I margini (o pareti laterali) del segmento pelvi­co, al di sopra del muscolo elevatore dell’ano, corrispondono alla base del legamento largo; la­teralmente a essi esiste uno spazio, occupato da tessuto connettivo, con fasci di tessuto muscola­re liscio in continuazione del parametrio e nel contesto del quale si trovano organi molto im­portanti (plessi venosi, arteria uterina, uretere) che contraggono con la vagina rapporti più o meno intimi. Nell’attraversare il pavimento pel­vico, la vagina, con le sue pareti laterali, aderi­sce al muscolo elevatore dell’ano. Più in basso, in prossimità del suo orifizio, attraversa il trigo­no urogenitale, contrae intimo rapporto con il muscolo trasverso profondo del perineo e quin­di con i bulbi del vestibolo, con le formazioni muscolari a questi annesse (muscoli bulbocavernosi) e con le ghiandole vestibolari maggiori, per aprirsi infine nel vestibolo.

Articolo creato il 10 marzo 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.