Anatomia
Linfonodi dell’arto superiore
I linfonodi dell’arto superiore sono in prevalenza raccolti nel linfocentro ascellare. Altri, in numero minore e variabili, piccoli e per lo più isolati, sono distribuiti lungo il decorso dei collettori che vanno dalla mano, dall'avambraccio e dal braccio ai linfonodi ascellari. Hanno situazione superficiale i linfonodi del palmo della mano, i linfonodiepitrocleari (da 1 a 3) che ricevono i collettori provenienti dalle tre ultime dita e dal lato ulnare della mano e dell'avambraccio e i cui collettori efferenti sono satelliti della vena basilica e approdano ai collettori linfatici brachiali.
Superficie esterna delle regioni laterali del cranio
Le regioni laterali del cranio sono comprese tra le linee laterali che segnano il limite tra volta e base cranica (linee temporali superiori) e angolo della mandibola; anteriormente esse vengono delimitate da una linea verticale che, seguendo il margine postero-superiore dell’osso zigomatico, discende lungo il margine anteriore del ramo mandibolare, fino alla base di quest’osso. Nella superficie laterale del cranio si descrivono regioni superficiali, come la fossa temporale, e regioni profonde che risultano visibili solo dopo allontanamento della mandibola e demolizione dell’arcata zigomatica e della parete laterale dell’orbita, come la fossa infratemporale e la fossa pterigopalatina. Articolo creato il 19 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arterie rettali (o emorroidarie) inferiori
Nella fossa ischiorettale, l’arteria pudenda interna fornisce le arterie rettali (o emorroidarie) inferiori che, in numero di due per lato, attraversano il tessuto adiposo che riempie la fossa ischiorettale, per distribuirsi alla cute dell’ano, alla parte perineale del retto e al muscolo sfintere esterno. Si anastomizzano con l’arteria rettale media e, specialmente, con la rettale superiore. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Parasimpatico del nervo vago
Raggruppa un elevato contingente di fibre effettrici viscerali e sensitive viscerali. La componente effettrice viscerale controlla il cuore, riducendo la frequenza del battito cardiaco e abbassando la velocità della trasmissione degli impulsi; determina nei polmoni la costrizione dei bronchioli e un aumento della secrezione delle ghiandole bronchiali; agisce sull’esofago, sullo stomaco, sull’intestino e sul colon ascendente determinando l’aumento della peristalsi e della secrezione ghiandolare e il rilasciamento degli sfinteri; stimola la secrezione pancreatica esocrina, la secrezione di insulina e l’emissione di bile da parte della cistifellea; ha azione dilatatrice sui vasi polmonari. La componente sensitiva viscerale, che ha origine nel ganglio nodoso, raccoglie stimoli della sensibilità specifica dai calici gustativi…
Muscolo stilofaringeo
Il muscolo stilofaringeo contraendosi eleva la faringe e la laringe. Origina dalla faccia interna del processo stiloideo, in prossimità della base e si porta obliquamente in basso, in dentro e in avanti, raggiungendo la parete laterale della faringe dove si mette in rapporto con i muscoli costrittori superiore e medio. Alcuni fasci si inseriscono alla parte posteriore della fascia faringea, altri vanno al margine laterale dell’epiglottide, al margine superiore della cartilagine tiroide (parte posteriore) e al margine superiore dell’arco della cricoide. Articolo creato il 30 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli dell’avambraccio
I muscoli dell'avambraccio si distinguono in anteriori, laterali e posteriori.
Vene tibiali anteriori e posteriori
Le vene tibiali anteriori e posteriori raccolgono il sangue refluo dai territori profondi del piede e della gamba. Le vene tibiali anteriori traggono origine dalle vene profonde della regione dorsale del piede, le vene tibiali posteriori dalle vene profonde della regione plantare; salgono nella gamba seguendo il decorso dei rami arteriosi corrispondenti; confluiscono all’altezza dell’arcata tendinea del muscolo soleo per formare la vena poplitea. Rami affluenti delle vene tibiali posteriori sono le vene peroniere, satelliti delle arterie omonime. Articolo creato il 9 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vene dell’organo dell’udito
Le vene dell’organo dell’udito sono tributarie dei seni della dura madre e comprendono la vena dell’acquedotto del vestibolo (dal vestibolo e dai canali semicircolari al seno petroso superiore) e le vene uditive interne (dal labirinto e dal nervo acustico, per il meato acustico interno, al seno petroso inferiore). Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Corpo vitreo
Il corpo vitreo è un gel chiaro e trasparente, con contenuto d’acqua superiore al 98%, che, nella sua parte periferica, presenta un addensamento impropriamente chiamato membrana ialoidea. Con questa sua parte periferica, più densa, il corpo vitreo si pone in rapporto con la membrana limitante interna della retina, fino all’ora serrata, quindi con il corpo ciliare, con le fibre posteriori della zonula ciliare e infine con la faccia posteriore del cristallino, che viene accolta in un infossamento della sua superficie anteriore, la fossa ialoidea. Il corpo vitreo è attraversato, dall’indietro in avanti, dal canale ialoideo che, partendo dalla papilla del nervo ottico, raggiunge anteriormente il centro della fossa ialoidea. Nella…
Metasimpatico
Nella parete dei visceri cavi e nella compagine degli organi parenchimatosi si dimostra un esteso e fine intreccio di fibre viscerali e di ganglietti microscopici che costituiscono il cosiddetto meta simpatico che, ovviamente, rientra nella costituzione del sistema nervoso autonomo (o viscerale o vegetativo o simpatico). Come nelle altre sezioni del sistema nervoso autonomo, le fibre pregangliari dei plessi metasimpatici sono mieliniche, quelle postgangliari sono amieliniche. I gangli del meta simpatico sono costituiti da poche cellule e occupano punti nodali dell’intreccio plessiforme. Nei visceri cavi il metasimpatico è distribuito fra le tonache della parete; nell’apparato digerente, per esempio, esso costituisce il plesso sottomucoso (di Meissner) contenuto nella sottomucosa e il…