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Recettori per l’adesione cellulare

I recettori per l’adesione cellulare Sono recettori che captano segnali dalla matrice extracellulare per regolare la proliferazione, la forma, la motilità e la morfologia delle cellule, sia in condizioni fisiologiche che in condizioni patologiche.
Quando l’interazione si verifica tra due molecole di adesione dello stesso tipo si parla di interazione omofilica; quando si verifica tra due molecole diverse o tra una molecola d’adesione e la matrice extracellulare si parla di interazione eterofilica.
In base alla sequenza aminoacidica e alle proprietà di legame, i recettori di adesione sono distinti in:

  • IgCAM.
  • Integrine.
  • Caderine.

Una via di trasduzione comune a tutti i recettori per adesione cellulare è rappresentata dall’attivazione della MAP-chinasi ERK.

I recettori della superfamiglia delle IgCAM possiedono regioni simili a domini presenti nelle immunoglobuline. Questi domini contengono una serie di tratti idrofobici ed idrofilici alternati che formano una serie di foglietti β antiparalleli; questi foglietti si ripiegano in coppia e, formando strutture a doppio foglietto β, sono stabilizzate da ponti disolfuro.

I recettori della famiglia delle integrine formano sia legami cellula-cellula che cellula-matrice extracellulare.
Le integrine sono eterodimeri formati da subunità α e β legate in maniera non covalente, un singolo segmento transmembrana ed un dominio intracellulare collegato a proteine del citoscheletro. Le integrine possiedono 3-4 siti di legame per cationi bivalenti sul versante extracellulare della subunità α e siti di fosforilazione sul versante intracellulare.

I recettori della famiglia delle caderine sono formati da un dominio extracellulare N-terminale, un dominio transmembrana ed una regione citoplasmatica C-terminale che interagisce tramite proteine adattatrici con l’actina citoscheletrica.

Articolo creato il 6 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.