Istologia,  Tessuto epiteliale

Tessuto epiteliale (o epitelio)

Il tessuto epiteliale (o epitelio) è un tessuto costituito da cellule contigue, fittamente stipate tra loro, con interposta una scarsissima sostanza extracellulare amorfa che occupa sottili interstizi di 15-30 nm (nm = nanometri; 1 nm = 10-9 m cioè 1 miliardesimo di metro) in cui ci sono anche glicoproteine e glicosaminoglicani, oltre il liquido interstiziale che serve per gli scambi metabolici tra l’epitelio e il sottostante tessuto connettivo. L’epitelio poggia su una membrana basale che lo separa dal tessuto connettivo circostante. Il tessuto connettivo che si accompagna all’epitelio è sempre costituito da cellule separate tra loro da ampi spazi che sono occupati da una sostanza intercellulare di composizione e struttura diverse a seconda dei vari tipi di tessuto.
Il tessuto epiteliale deriva da tutti e tre i foglietti germinativi epiteliali: ectoderma, endoderma e mesoderma.
Dall’ectoderma prendono origine, per esempio, l’epidermide, che riveste la superficie esterna del corpo, l’epitelio della cornea e l’epitelio della mucosa che riveste la cavità orale. Per successiva proliferazione ed invaginazione delle cellule epiteliali ectodermiche si formano anche le ghiandole sebacee e sudoripare (annesse alla cute) e le ghiandole mammarie.
L’endoderma dà origine alla formazione dell’epitelio di molte mucose che rivestono la superficie interna di cavità del corpo comunicanti con l’esterno (stomaco, intestino, ecc.) e da esso, per successiva invaginazione e proliferazione, originano le ghiandole annesse (fegato, pancreas, ghiandole gastriche ed intestinali).
Dal mesoderma originano l’epitelio di rivestimento di gran parte delle vie urinarie e genitali, l’epitelio della corticale del surrene, l’epitelio di rivestimento dell’ovaio e il mesotelio (pleura, pericardio, peritoneo). Anche l’endotelio è di origine mesenchimale ma è costituito da cellule separate tra loro, immerse in una sostanza intercellulare.
In base alla localizzazione e alla funzione, gli epiteli sono distinti in:

  • Epiteli di rivestimento: sono costituiti principalmente dagli epiteli di rivestimento della cute (di origine ectodermica), delle tonache mucose (di origine endodermica e mesodermica), delle membrane sierose (di origine mesodermica) e dei vasi sanguigni e linfatici (di origine mesodermica). Questa categoria, inoltre, comprende gli epiteli di rivestimento dei condotti escretori delle ghiandole, della capsula di Bowman, del labirinto membranoso, della cornea, della retina e l’epitelio ovarico.
    L’epitelio di rivestimento della cute è chiamato epidermide e lo strato connettivale sottostante derma o corion.
  • Epiteli ghiandolari o secernenti: costituiscono il parenchima delle ghiandole esocrine ed endocrine.
  • Epiteli sensoriali: costituiti da cellule che si trovano tra gli epiteli di rivestimento e che sono in grado di reagire a degli stimoli. Queste cellule non sono di tipo nervoso perché, anche se presentano recettori, non hanno un assone ma sono rivestite dalle espansioni terminali di nervose appartenenti a neuroni di senso il cui corpo cellulare ha sede nei gangli cerebro-spinali. Appartengono a questa categoria le cellule gustative, le cellule acustiche dell’organo di Corti e quelle delle creste e delle macule acustiche.

Le funzioni dell’epitelio consistono nella protezione delle superfici del corpo esposte ad abrasioni, attrito e perdita d’acqua.
In corrispondenza delle cavità chiuse del corpo, l’epitelio, rivestito da un sottile velo fluido, forma superfici ben levigate che possono scorrere agevolmente l’una sull’altra (come i due foglietti pleurici durante gli atti respiratori).
In altre sedi l’epitelio svolge funzioni di assorbimento (come nell’intestino e nel rene).
Nelle ghiandole svolge funzione secretoria.
L’epitelio ciliato che si riscontra nelle vie respiratorie e nelle vie genitali femminili, partecipa al trasporto in superficie di muco od altre sostanze.
Le cellule epiteliali sono in grado di rigenerare. Tale rigenerazione è particolarmente evidente nell’epidermide dove le cellule dello strato basale producono per mitosi nuovi elementi che sostituiscono quelli che degenerano negli strati superficiali; le nuove cellule migrano verso la superficie e si differenziano in cellule cheratinizzate. Questo processo è chiamato citomorfosi. Nel canale alimentare le cellule si staccano continuamente all’apice dei villi e sono sostituite da nuove cellule prodotte per l’attività proliferativa di elementi staminali situati nelle cripte di Lieberkuhn: le cellule prodotte migrano rapidamente fino all’apice dei villi. L’epitelio che riveste i villi intestinali è interamente sostituito ogni 2-4 giorni. L’epitelio, inoltre, è in genere capace di proliferare dopo una ferita riparando la regione lesa.
In generale, gli epiteli sono sprovvisti di vasi sanguigni. Le sostanze provenienti dai vasi del sottostante tessuto connettivo diffondono lungo gli stretti spazi intercellulari tra le cellule epiteliali. Questi spazi contengono liquidi interstiziali.
L’epidermide e molti altri epiteli, infine, sono riccamente innervati. Le terminazioni di fibre nervose sensitive perforano la lamina basale e decorrono negli interstizi tra le cellule epiteliali. Altri epiteli, invece, come quelli della mucosa dello stomaco, dell’intestino, del collo dell’utero, sono sprovvisti o poveri di terminazioni nervose sensitive.

Articolo creato il 25 febbraio 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.