Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

Timo

Il timo è un organo linfoepiteliale primario (o centrale) localizzato, per la maggior parte, nel mediastino anteriore e, per una piccola parte, nel collo. È un organo transitorio; appare notevolmente sviluppato nel feto e nei primi anni della vita postnatale mentre va incontro ad involuzione dopo la pubertà.
È un organo impari e mediano che deriva dall’accostamento di due lobi timici. Alla nascita si presenta come una massa piuttosto voluminosa, di colore variabile dal rosa al bianco grigiastro; successivamente presenta un variabile grado di infiltrazione adiposa e di involuzione.
Ha la forma di una piramide quadrangolare con la base inferiore che si porta nel mediastino e l’apice superiore che risale nel collo. L’apice risulta talvolta diviso in due prolungamenti conoidi, più o meno indipendenti, che prendono il nome di corni timici. Alla nascita, l’organo ha un peso medio di circa 12 grammi; nel periodo di massimo sviluppo, corrispondente ai primi anni di vita, può raggiungere i 30 g. Presenta una configurazione superficiale di tipo lobulare.

La faccia anteriore del timo ha rapporto:

  • Nel collo, con la fascia cervicale media e con i muscoli sottoioidei.
  • Nel mediastino anteriore, con il manubrio e la parte superiore del corpo dello sterno, con i vasi toracici interni e con le estremità sternali dei primi 4-6 spazi intercostali.

Tra la faccia anteriore del timo e lo scheletro della parete toracica anteriore si pongono la fascia endotoracica, le inserzioni sternali dei muscoli sternotiroidei e trasversi del torace e, lateralmente, i seni pleurali e costo-mediastinici e i margini anteriori dei polmoni.
La faccia posteriore del timo ricopre, nel collo, la trachea, entrando in rapporto anche con le arterie carotidi comuni; all’altezza dell’apertura superiore del torace, questa faccia è attraversata dal tronco venoso brachiocefalico di sinistra che la separa dal tronco arterioso brachiocefalico e dall’arteria carotide comune di sinistra.
Nel mediastino si trovano, dietro il timo, la vena cava superiore, il segmento ascendente dell’arco aortico, i tratti di origine dell’aorta e il tronco polmonare.

I margini laterali del timo giungono nel collo in vicinanza delle vene giugulari interne; nel mediastino sono in rapporto con la pleura mediastinica e i polmoni; a sinistra, tra pleura e timo decorrono il nervo frenico e i vasi pericardico-frenici.

Il timo svolge la propria funzione fin dagli stadi precoci dello sviluppo prenatale. All’interno del timo si svolgono attivi processi di proliferazione linfocitaria; esso fornisce un microambiente in cui progenitori linfoidi derivati dal fegato fetale e dal midollo osseo si sviluppano in linfociti T maturi. Questo microambiente è dato da cellule epiteliali e da altre cellule non linfoidi che interagiscono con i progenitori ematopoietici promuovendone il differenziamento in linfociti T. Lo sviluppo dei linfociti T è favorito da interazioni cellula-cellula che hanno luogo fra i linfociti timici e le cellule non linfoidi, e inoltre per l’effetto di diverse interleuchine che si producono in seguito a queste interazioni (IL1, IL2, IL6, IL7).

Timo

Articolo creato il 6 novembre 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.