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Un “diamante” per il trattamento delle aritmie cardiache

Utilizzato per la prima volta in Italia al Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA) dall’équipe del dott. Iacopino.

La tecnica più utilizzata per il trattamento delle aritmie cardiache è l’ablazione, un intervento mininvasivo che vede oggi un’importante novità: è stato infatti utilizzato per la prima volta in Italia un innovativo device a Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale. La struttura romagnola è uno dei centri italiani con il maggior volume di interventi di questo tipo.

L’équipe del dott. Saverio Iacopino, coordinatore del Dipartimento di Aritmologia ed Elettrofisiologia è stata pioniera nell’utilizzo della tecnologica DiamondTemp™ di Medtronic: si tratta di uno speciale catetere per ablazione che permette un controllo in tempo reale della temperatura e un’alta qualità del segnale elettrico, un ulteriore avanzamento tecnologico nell’ambito dell’Elettrofisiologia.

La nuova tecnologia DiamondTemp ci consentirà di migliorare la qualità dei trattamenti e di ridurre la necessità di ablazioni ripetute, comportando quindi un grande passo avanti nel campo dell’elettrofisiologia del terzo millennio – commenta il dott. Iacopino-. Il device permette di eseguire una lesione dell’aritmia in pochi secondi, guidati dal parametro della temperatura, un indice di efficacia della procedura in corso.

Grazie alla rapida conduzione di energia termica, resa possibile dai diamanti industriali, DiamondTemp™ è ad oggi l’unico catetere a radiofrequenza (RF) con controllo della temperatura in tempo reale che crea lesioni cardiache sicure e mirate.

Gli interventi di oggi hanno permesso di risolvere un flutter atriale incessante in un paziente di 58 anni e una aritmia ventricolare frequente in una paziente di 33 anni – spiega il dott. Iacopino –. Le procedure sono state risolutive ed entrambi i pazienti verranno dimessi dopo un solo giorno di degenza ospedaliera e potranno tornare immediatamente alla loro quotidianità.

 Risale ad oltre 20 anni fa il primo utilizzo di una tecnologia per l’ablazione del tessuto cardiaco e ad oltre 10 anni l’introduzione del criopallone, un device per ottimizzare la procedura di isolamento delle vene polmonari.

Oggi l’innovazione parte da Maria Cecilia Hospital grazie ad una tecnologica a beneficio del paziente, che giova di una metodica efficace ed estremamente mininvasiva, che consente inoltre interventi più rapidi e risolutivi, senza la necessità di sottoporsi nuovamente ad ulteriori ablazioni.

Dott. Iacopino