Farmacologia e tossicologia clinica

Fattori che influenzano l’escrezione renale

I fattori che influenzano l’escrezione renale dei farmaci sono:

pH urinario Il valore del pH incide considerevolmente sulla velocità di escrezione renale dei farmaci in quanto essendo la maggior parte di essi elettroliti deboli, in condizioni fisiologiche (pH urinario = 5,5-6) sarà favorita l’escrezione di farmaci debolmente basici che si troveranno in uno stato di maggiore dissociazione e, conseguentemente, di minore riassorbibilità. Questo principio può essere sfruttato per indurre una diuresi forzata in caso di intossicazione: l’acidificazione delle urine (mediante cloruro d’ammonio) può favorire una più rapida eliminazione di sostanze basiche, ed un’alcalinizzazione (mediante bicarbonato di sodio) favorirà l’eliminazione di sostanze acide (approfondisci qui).

Concentrazione plasmatica del farmaco All’aumento della concentrazione plasmatica si possono avere due tipi di andamento circa la velocità di eliminazione del farmaco, a seconda che i processi che stiano alla base dell’eliminazione Fattori che influenzano l'escrezione renalesiano processi di tipo passivo o processi di tipo attivo. Se sono processi di tipo passivo, come la semplice filtrazione, si avrà che all’aumentare della concentrazione plasmatica si avrà un aumento proporzionale della velocità di eliminazione del farmaco (curva B). Se i processi sono di tipo attivo, come la secrezione, la proporzionalità si mantiene fin quando i carriers non vengono ad essere saturati (curva C); una volta che la concentrazione è aumentata e si sono saturati i carriers, sempre la stessa quantità di farmaco sarà eliminata. Se, invece, ci sono filtrazione e secrezione (curva A), si avrà un aumento simile alla filtrazione, maggiorato perché adiuvato dalla secrezione.
Riconsiderando la clearance, se fra i processi c’è solo la filtrazione (retta B), la clearance resta costante all’aumentare della concentrazione plasmatica, mentre se c’è anche secrezione o riassorbimento attivo (curva A o C) la clearance sarà alta o bassa ma aumenterà o diminuirà fino alla saturazione e resterà sempre maggiore o minore della clearance con solo assorbimento.

Legame alle proteine plasmatiche Solo i farmaci liberi dalle proteine plasmatiche possono attraversare il filtro glomerulare che normalmente non permette il passaggio di sostanze con un peso molecolare abbastanza ampio (a meno che non ci siano patologie in cui si manifesta proteinuria). Farmaci che sono legati a proteine plasmatiche, quindi, vengono ad essere filtrati in tempi più lunghi perché il farmaco legato si deve dissociare dal suo legame. Ovviamente, il legame con le proteine plasmatiche è un legame di tipo labile.

Liposolubilità del farmaco Più un farmaco è liposolubile, più facilmente è riassorbito in maniera passiva; ciò determina una diminuzione della quota di farmaco che viene ad essere eliminata. La liposolubilità dipende a sua volta dal grado di ionizzazione del farmaco.

Patologie renali Disfunzioni a livello glomerulare comportano gravi perdite anche dei farmaci legati a proteine; inoltre a livello del tubulo possono mancare controlli di saturazione e l’emivita del farmaco può diminuire troppo velocemente.

Articolo creato il 01 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.