Farmacologia e tossicologia clinica

Preparazioni galeniche magistrali

Le preparazioni galeniche magistrali sono preparazioni fatte solo dal farmacista su indicazione totale del medico che deve decidere, oltre il principio attivo, le sostanze e i relativi dosaggi che entrano a far parte del farmaco, la forma farmaceutica e la quantità da preparare.  Ovviamente  tale preparazione non è riportata nella farmacopea ufficiale. In questo caso nella ricetta devono essere riportate tutte le voci che entreranno a far parte del medicinale. Si avranno così:

  • Un’intestazione.
  • Una prescrizione. In questo caso non si dirà il nome del farmaco perché il farmaco lo decide il medico che dovrà elencare:
    • La base che sarà il principio attivo, con il relativo dosaggio.
    • L’eccipiente veicolo ed eventualmente le altre sostanze come:
      • Il coadiuvante, che aumenta l’azione della base.
      • Il  dirigente, che fa sì che l’azione del principio attivo avvenga solo su determinato distretto dell’organismo o su altri distretti.
      • Il correttivo, che serve per togliere sapori non gradevoli al farmaco e migliorarne l’assunzione.
      • Il lenitivo, qualora si possano avere delle irritazioni sul sito di somministrazione.
  • Istruzioni per il paziente.
  • Data, timbro e firma del medico.

Ci sono dei limiti per le preparazioni galeniche magistrali: il medico non può utilizzare come principio attivo qualsiasi sostanza, ma può prescrivere e chiedere al farmacista di fare delle preparazioni il cui principio attivo è elencato nella farmacopea ufficiale, quindi che sia stato sperimentato (sperimentazioni preclinica e clinica) e di cui si conoscano gli effetti terapeutici e quelli tossici.
Un altro limite è rappresentato dalla quantità di alcune sostanze che il medico può richiedere. Nella VIII tabella della farmacopea ufficiale ci sono le quantità massime che si possono usare per una sostanza. Il medico, quindi, non può chiedere di superare tale quantità a meno che non se ne assuma la piena responsabilità. In tal caso deve usare la seguente formula: “La somministrazione avviene sotto la mia responsabilità nell’uso terapeutico per l’uso…”. Così stabiliscono gli articoli 34 e 40 del 1938.
In caso contrario il farmacista non prepara la somministrazione.
Fa eccezione a questo limite la prescrizione di preparazioni contenenti morfina in quanto nella tabella corrispondente della farmacopea ufficiale, secondo il decreto 40/2005, la posologia consigliata è solo indicativa in quanto la dose necessaria può variare a seconda dell’intensità del dolore e delle condizioni del paziente. In questo caso, quindi, se il medico richiede una quantità di morfina superiore a quella indicata nella farmacopea ufficiale, la stessa è accettata dal farmacista.
Ci sono diversi motivi per cui è richiesta una preparazione galenica magistrale.
Un motivo è che in commercio si possono trovare delle preparazioni in cui ci sono, in un solo composto, due principi attivi; ad esempio, nella terapia della ipertensione si può trovare in una stessa compressa il ß-bloccante e il diuretico a dosaggi fissi. Il medico, se valuta che il dosaggio dei principi attivi non è ottimale per il paziente, può chiedere una preparazione in cui i dosaggi siano cambiati.
Un’altra motivazione è che siano dei principi attivi contenuti in un medicinale la cui autorizzazione dell’immissione in commercio (AIC) sia stata revocata non per problemi di tossicità ma per problemi economici della casa farmaceutica che valuta che non c’è più convenienza nel tenerlo in commercio e ordina il ritiro.

Articolo creato il 2 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.