Farmacologia e tossicologia clinica

Volume di distribuzione

Il volume di distribuzione (Vd) è il volume teorico di acqua corporea nel quale il farmaco, presente nell’organismo, si va a distribuire. In altre parole, è il volume di liquido necessario per contenere tutto il farmaco presente nell’organismo alla stessa concentrazione alla quale esso è presente nel plasma. Questo parametro farmacocinetico dà indicazioni sulla capacità di diffusione e penetrazione dei farmaci nei vari organi e tessuti.
Il volume di distribuzione (espresso in litri) può essere ricavato dalla seguente formula:

Vd = D
Cp0

dove D è la dose somministrata (in mg) e Cp0 è la concentrazione plasmatica al temo 0 dopo somministrazione endovenosa in bolo di farmaco (espressa in mg/l).
A parità di dose somministrata, il volume di distribuzione di unVolume di distribuzione farmaco sarà tanto più elevato quanto minore è la sua concentrazione plasmatica al tempo 0 come conseguenza di una maggiore distribuzione extravascolare del farmaco nei tessuti.
In un soggetto di peso normale (ad esempio, 70 Kg), il volume del plasma è di 3 litri, quello dei fluidi extracellulari (o interstiziali) è 10-13 litri e quello dei fluidi intracellulari è 25-28 litri; il volume totale, quindi, è 38-44 litri.
Considerato un farmaco che una volta introdotto nel torrente circolatorio abbia un legame molto alto e abbastanza duraturo con le proteine plasmatiche, controllando la distribuzione si osserverà un volume pari a 3 litri che è quello del plasma; tutti i farmaci con volume di distribuzione pari a 3 litri saranno di pertinenza del plasma e difficilmente potranno diffondere in altre regioni.
Se si considera un farmaco come l’inulina che ha la capacità di abbandonare il torrente circolatorio e distribuirsi nei liquidi interstiziali, si osserverà un volume di distribuzione pari a 13 litri; quindi a tale valore il farmaco si distribuisce a livello circolatorio a livello dei liquidi interstiziali.
Se si somministra acqua triziata si osserverà che il volume di distribuzione è uguale a 44 litri, cioè la quantità totale di acqua nell’organismo, e tali farmaci avranno la capacità di distribuirsi nel torrente circolatorio, nei liquidi intracellulari e in quelli extracellulari.
Se un farmaco è molto liposolubile avrà un volume di distribuzione superiore a 44 litri dato che può essere legato al tessuto adiposo.
A seconda della rapidità con la quale un farmaco si distribuisce nei tessuti, la su cinetica potrà essere monocompartimentale o bicompartimentale.
Nella cinetica monocompartimentale si considera che l’organismo sia un unico compartimento all’interno del quale la distribuzione avviene rapidamente e pressoché contemporaneamente in tutti i distretti, ovvero in un periodo di tempo trascurabile rispetto alla durata della fase di eliminazione; in tal caso la curva della concentrazione plasmatica in funzione del tempo presenterà un’unica retta la cui pendenza identifica la fase di eliminazione.

Cinetica monocompartimentale

Nella cinetica bicompartimentale la distribuzione del farmaco avviene in un tempo abbastanza prolungato e non trascurabile rispetto alla durata della fase di eliminazione, cosicché la curva della concentrazione plasmatica in funzione del tempo presenterà due rette le cui pendenze identificano rispettivamente la fase di distribuzione (fase α) e la fase di eliminazione (fase β).

Cinetica bicompartimentale

Articolo creato il 01 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.