Citologia
Granulociti eosinofili (o acidofili)
I granulociti eosinofili (o acidofili) sono granulociti scarsi in quanto rappresentano solo il 2-3% di tutti i leucociti e sono così denominati per la spiccata affinità tintoriale dei loro granuli citoplasmatici verso i coloranti acidi. Hanno dimensioni variabili tra 12 e 15 µm di diametro. Il nucleo, ben evidente, mostra solitamente due lobature e solo raramente è multi segmentato. La cromatina è sempre etericromatica, priva di nucleoli.
Pinealociti
I pinealociti sono le cellule pricipali dell’epifisi. Hanno origine neuroectodermica e aspetto epitelioide, con nucleo relativamente grande, provvisto di nucleolo, e citoplasma debolmente basofilo da cui partono prolungamenti di lunghezza e diametro variabile che si intrecciano con quelli delle cellule gliali. L’estremità di questi prolungamenti può prendere rapporto con la parete dei vasi.
Membrana eritrocitaria
La presenza di membrana eritrocitaria può essere messa in evidenza sospendendo le emazie in una soluzione salina ipertonica (NaCl in acqua a concentrazione superiore allo 0,9%): le emazie perdono acqua per osmosi e si raggrinzano. Se, invece, si sospendono i globuli rossi in una soluzione ipotonica (NaCl a concentrazione inferiore allo 0,9%), sempre per osmosi l’acqua entra nelle cellule finché queste scoppiano (emolisi), l’emoglobina si diffonde nel liquido e le “ombre eritrocitarie”, ossia le membrane”, si raccolgono sul fondo.
Cellule gliali epifisarie
Le cellule gliali epifisarie sono più numerose in corrispondenza del peduncolo dell’epifisi e presentano le caratteristiche dei gliociti fibrosi. Si riconoscono perché hanno un nucleo di forma irregolare con cromatina più addensata di quella dei pinealociti e per il citoplasma più intensamente basofilo. Le cellule gliali sono fornite di prolungamenti lunghi e sottili che si intrecciano con quelli dei pinealociti e terminano con espansioni sulle cellule vicine o sulle pareti dei vasi. Il citoplasma e i prolungamenti delle cellule gliali presentano sottili filamenti del diametro di 5-10 nm che prendono inserzione per mezzo di placche di attacco sulla membrana cellulare. Si osservano, inoltre, mitocondri, cisterne di reticolo endoplasmatico, ribosomi e…
Granulociti basofili (o basici)
I granulociti basofili (o basici) sono i leucociti meno numerosi (meno dell’1% del totale); nello striscio hanno diametro di 9-12 µm e sono riconoscibili, dopo colorazione May-Grunwald-Giemsa o Wright, per le grosse granulazioni blu-violetto del loro citoplasma.
Cellule di Sertoli
Le cellule di Sertoli sono di derivazione mesodermica e originano dalla proliferazione dell’epitelio celomatico; dopo il differenziamento perdono la capacità di dividersi. Sono molto alte (oltre 60 µm), estendendosi per tutto lo spessore dell’epitelio germinativo; con la base leggermente slargata poggiano sulla lamina basale, mentre con l’apice sfrangiato si spingono fino al lume del tubulo. I contorni cellulari sono oltremodo anfrattuosi per gli intimi rapporti che si stabiliscono con le circostanti cellule germinali in via di differenziazione: in particolare le teste degli spermatidi in corso di differenziazione vengono accolte in profonde infossature citoplasmatiche apicali. A una certa distanza dalla base le cellule di sostegno sono collegate l’una all’altra da prolungamenti…
Monociti
I monociti sono i leucociti di maggiori dimensioni (12-18 µm di diametro) e ne rappresentano il 4-8%; la loro forma è rotondeggiante. Sono capaci di attività ameboide e fagocitosi. La vita media di queste cellule è di 2-3 giorni. Esse originano dal midollo osseo da precursori di maggiori dimensioni (18-20 µm), denominati monoblasti.
Cellule alfa-pancreatiche
Le cellule alfa-pancreatiche (o cellule A o A2) rappresentano circa il 20% degli elementi degli isolotti pancreatici e sono sparse tra le altre cellule insulari. Hanno forma irregolare e contengono granulazioni citoplasmatiche colorabili in rosso con la floxina e in nero con alcuni metodi di impregnazione argentica. Questi granuli sono solubili in acqua, insolubili in alcool e resistono all'autolisi.
Timociti
La maggioranza dei timociti è data da piccoli linfociti fortemente addensati nella zona corticale del timo e meno ravvicinati nella zona midollare. Questi linfociti sono in diverso stadio di maturazione. In generale, le cellule destinate ad evolversi lungo la linea differenziativa T entrano nella corticale timica per via ematica; la maturazione inizia nella corticale e, via via che maturano, i timociti migrano verso la midollare che contiene, principalmente, linfociti T maturi. Questi linfociti T hanno per la maggior parte lunga vita e ricircolano continuamente tra il sangue e la linfa attraversando gli organi linfatici (tranne il timo) dove soggiornano per tempi variabili. Articolo creato il 29 marzo 2012. Ultimo aggiornamento:…
Globuli rossi (o eritrociti o emazie)
I globuli rossi o, più correttamente, eritrociti o emazie, rappresentano la stragrande maggioranza degli elementi figurati del sangue (circa 6 milioni per mm3 nei maschi e circa 5 milioni per mm3 nelle femmine). A causa della presenza in essi dell’emoglobina, una cromoproteina contenente ferro, essi determinano la colorazione rossa del sangue. Sono elementi discoidali, privi di nucleo, con un diametro di 6,5-7,5 µm e al microscopio ottico appaiono più chiari al centro in quanto, essendo biconcavi, al centro lo spessore cellulare è inferiore a 1 µm. La loro vita media è di 120 giorni.