Istologia

  • Istologia

    Metodi per la dimostrazione degli acidi nucleici

    Sia il DNA che l’RNA per la presenza di residui di acido fosforico dimostrano una notevole basofilia. Un metodo comunemente impiegato per la dimostrazione contemporanea di questi due acidi nucleici è quello basato sulla miscela verde di metile-pironina. A pH determinati, il verde di metile colora il DNA (la cromatina) in verde e la pironina colora l’RNA (nucleolo e zone basofile del citoplasma) in rosso. La basofilia dovuta al DNA e all’RNA possono essere distinte mediante l’incubazione preliminare di sezioni di controllo rispettivamente con DNasi o RNasi.

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Sinapsi

    La sinapsi è la zona di contatto tra due neuroni attraverso la quale un impulso nervoso è trasmesso da un neurone all’altro. Oltre a questo tipo di sinapsi, detta eccitatoria, esiste anche una sinapsi inibitoria che blocca la trasmissione interneuronale degli impulsi eccitatori che giungono allo stesso neurone mediante altre sinapsi.

  • Istologia

    Metodo di Nissl

    Il metodo di Nissl viene utilizzato tanto a livello citologico per lo studio della sostanza tigroide che a livello istologico per identificare la topografia dei neuroni. È indispensabile la fissazione in alcool a 95°. La sostanza tigroide o zolle di Nissl è costituita da granuli di acido ribonucleico. La dissoluzione di questi granuli (cromatolisi) può presentarsi in alcune patologie o in seguito a lesioni del corpo cellulare. Metodo di Nissl (fonte: Dipartimento di Anatomia Istologia e Medicina Legale, Università degli Studi di Firenze) Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto connettivo

    Tessuto elastico

    Il tessuto elastico è una variante di tessuto conettivo lasso in cui le fibre elastiche, presenti in misura variabile insieme alle fibre collagene nel tessuto connettivo lasso ordinario, sono particolarmente abbondanti. Ciò avviene, per esempio, nel derma e da esse dipende l’elasticità della cute.

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Tessuto muscolare

    Il tessuto muscolare è il parenchima costitutivo di ogni tipo di muscolo ed è responsabile, insieme allo scheletro, della locomozione e del movimento relativo delle varie parti del corpo. Questo tessuto svolge le sue funzioni grazie alla proprietà della contrattilità di cui è dotato. Come in tutti i sistemi contrattili (ciglia, flagelli, trasporto assonico, fuso mitotico, citodieresi, movimento ameboide, endocitosi, ciclosi), anche il tessuto muscolare ha la capacità di trasformare l’energia chimica in energia meccanica mediante l’utilizzo di ATP e contiene strutture filamentose orientate parallelamente alla direzione del movimento.

  • Istologia,  Tessuto cartilagineo

    Cartilagine elastica

    Sono costituiti da cartilagine elastica le cartilagini del padiglione auricolare e del meato uditivo esterno, le cartilagini della tuba uditiva, l’epiglottide e la parte delle cartilagini corni culate e cuneiformi ed il processo vocale delle cartilagini aritenoidi. La cartilagine elastica differisce a fresco dalla cartilagine ialina per il colore giallastro e per la maggior opacità dovuta all’elevato numero di fibre elastiche nella matrice, per la flessibilità e l’elasticità, per il basso contenuto in proteoglicani e per la minore omogeneità della matrice.

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Tessuto osseo

    Il tessuto osseo è una forma specializzata di tessuto connettivo, caratterizzata dalla mineralizzazione della matrice extracellulare che conferisce al tessuto una notevole durezza e resistenza. Insieme al tessuto cartilagineo e a varietà istologiche minori, appartiene ai tessuti scheletrici o tessuti connettivi di sostegno dotati di proprietà meccaniche, nonché di importanti funzioni nel ricambio elettrolitico.

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Fibre nervose centrali

    Nelle fibre nervose centrali un solo oligodendrocito avvolge più assoni. La guaina mielinica appare interrotta ad intervalli regolari in corrispondenza di costrizioni note come nodi di Ranvier. In loro corrispondenza i prolungamenti degli oligodendrociti contigui non si interdigitano e lasciano un intervallo dove l’assone è nudo, cioè non avvolto dal citoplasma della cellula di glia (a differenza delle fibre nervose periferiche). Inoltre, siccome manca la guaina reticolare di Key e Retzius, l’assone a livello dei nodi di Ranvier è direttamente esposto all’ambiente extracellulare.