Apparati della sensibilità specifica
Membrana del timpano
La membrana del timpano chiude il fondo del meato acustico esterno, dividendolo dal cavo del timpano. Essa agisce in un piano tale che la sua faccia laterale volge in basso e in avanti.
Chiocciola ossea
La chiocciola ossea deve il nome alla sua caratteristica forma e risulta essenzialmente costituita da un canale osseo, il canale spirale, avvolto attorno a un nucleo osseo di forma conica, il modiolo (o columella). Medialmente, la chiocciola corrisponde al fondo del meato acustico interno; lateralmente è in rapporto con la parete mediale del cavo del timpano. Il modiolo, che forma il nucleo centrale della chiocciola, appare come un cono ad apice tronco la cui base corrisponde all’area cocleare del fondo del meato acustico interno. Nello spessore del modiolo sono scavati numerosi canali longitudinali, percorsi dai filamenti del nervo cocleare, che si aprono nell’area cocleare costituendo il tractus spiralis foraminosus. Attorno…
Condotto endolinfatico
Il condotto endolinfatico risulta costituito dall’unione degli orifizi di sbocco dei rami utricolare e sacculare del condotto stesso. Mentre il ramo sacculare continua direttamente nel dotto, quello utricolare è più sottile e presenta nella sua parte iniziale, che fa seguito immediatamente all’utricolo, una valvola denominata valvola utricolo-endolinfatica. Questa valvola consiste in una piegolina epiteliale provvista di un’esile impalcatura connettivale e avrebbe la funzione di escludere i recettori utricolari dall’effetto delle vibrazioni endolinfatiche di provenienza cocleare, che potrebbero risalire nel dotto dopo avere attraversato il sacculo. Il condotto endolinfatico è molto sottile e percorre l’acquedotto del vestibolo per terminare nel sacco endolinfatico, situato a livello della fossetta ungueale, nella faccia postero-mediale…
Muscolo obliquo inferiore dell’occhio (o bulbo oculare)
Il muscolo obliquo inferiore dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo oculomotore comune (III paio dei nervi encefalici). La sua azione principale è quella di spostare il polo posteriore del bulbo in basso e medialmente, ruotando di conseguenza il polo anteriore dell’occhio in alto e lateralmente. Origina a livello dell’angolo infero-mediale dell’orbita, dall’osso mascellare, immediatamente sotto alla fossa del sacco lacrimale. Si dirige lateralmente e in dietro, incrociando dal di sotto il muscolo retto inferiore. Abbraccia ad ansa la faccia inferiore del bulbo oculare per andare a inserirsi nell’emisfero posteriore, sul quadrante infero-laterale della sclera. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vestibolo
Il vestibolo è la parte centrale del labirinto osseo: si presenta come una piccola cavità di forma ovoidale, posta fra il cavo del timpano e il meato acustico interno, nella quale si aprono i canali semicircolari ossei, la finestra ovale, la chiocciola ossea e l’acquedotto del vestibolo. Vi si descrivono sei pareti: laterale, mediale, superiore, inferiore, anteriore e posteriore. Nella parete laterale, verso il cavo del timpano, si apre la finestra ovale.
Acquedotto della chiocciola
L’acquedotto della chiocciola è un esile canalino osseo che mette in comunicazione lo spazio perilinfatico della chiocciola con lo spazio subaracnoidale della fossa cerebellare permettendo così il deflusso della perilinfa. Prende origine dalla parte iniziale della rampa timpanica e si dirige in basso e medialmente per terminare, a livello della faccia inferiore della piramide del temporale, medialmente alla fossa giugulare, nella fossetta piramidale. Articolo creato il 9 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vasi e nervi del meato acustico esterno
Le arterie del meato acustico esterno provengono dai rami della carotide esterna e cioè dalle arterie auricolare posteriore, temporale superficiale, parotidee, per la parte fibrocartilaginea del meato; dalle arterie timpanica anteriore e auricolare profonda (della mascellare interna), per la parte ossea. Le vene sono affluenti della vena temporale superficiale, del plesso venoso periarticolare temporomandibolare e delle vene auricolari posteriori. I vasi linfatici sono tributari delle stesse stazioni linfonodali che ricevono i linfatici del padiglione auricolare, quindi: dei linfonodi pretragici, parotidei sottofasciali, parotidei inferiori, mastoidei e parotidei inferiori.
Vasi e nervi delle palpebre
La palpebra superiore riceve sangue principalmente dall’arteria palpebrale mediale superiore (ramo dell’oftalmica) e dall’arteria palpebrale laterale superiore (proveniente dalla lacrimale); analogamente, la palpebra inferiore è irrorata principalmente dall’arteria palpebrale mediale inferiore (ramo dell’oftalmica) e dall’arteria palpebrale laterale inferiore (proveniente dalla lacrimale). In ogni palpebra le due arterie palpebrali (mediale e laterale) decorrono dal davanti del tarso, in vicinanza del margine libero, e si anastomizzano fra loro formando l’arco tarsale.
Apparato motore dell’occhio (o bulbo oculare)
Dell’apparato motore dell’occhio (o bulbo oculare) fanno parte 6 muscoli estrinseci, a fibre striate, accolti nella cavità orbitaria (od orbita): i loro tendini attraversano la fascia del bulbo (o capsula di Tenone) e prendono inserzione sulla sclera. I muscoli estrinseci sono rappresentati dai quattro muscoli retti (superiore, inferiore, mediale e laterale) e dai due muscoli obliqui (superiore e inferiore); ad essi va aggiunto il muscolo elevatore della palpebra superiore, il quale termina, invece, inserendosi sul tarso della palpebra superiore.
Tendini di arresto
I tendini di arresto sono fasci legamentosi che si dipartono dalle guaine dei muscoli oculari e trapassano nel connettivo della formazione laminare, foggiata a tronco di cono, che dalla fascia del bulbo (o capsula di Tenone) va a inserirsi sul contorno dell’orbita. Ai tendini di arresto spetta l’importante funzione di moderare la trazione esercitata dai muscoli oculari sul bulbo e di impedire il loro eccessivo accorciamento. Il tendine di arresto più sviluppato è quello del muscolo retto laterale. Nella zona in cui il retto inferiore si incrocia col muscolo obliquo inferiore, la guaina comune dei due muscoli appare ispessita e invia prolungamenti verso le pareti dell’orbita estendendosi contemporaneamente più o…