Farmacologia e tossicologia clinica

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    Up-regulation

    L’up-regulation è il fenomeno opposto alla down-regulation. È un aumento dell’attività recettoriale indotto dal trattamento con un antagonista. Si può avere quando il recettore non viene esposto al proprio neurotrasmettitore non solo per l’impiego di antagonisti competitivi che impediscono al neurotrasmettitore di legarsi con il recettore, ma anche in altri eventi come la denervazione; quando si denerva un muscolo e i recettori non vengono esposti al neurotrasmettitore, a livello postsinaptico si ha un aumento del numero dei recettori soprattutto nella regione extragiunzionale. Questi nuovi recettori possono avere una composizione in subunità che è diversa dalla composizione in subunità dei recettori classici addensati a livello della placca neuromuscolare. Si possono avere…

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    Inibitori del metabolismo

    A seconda del meccanismo d’azione, gli inibitori del metabolismo possono essere distinti in: Selettivi, quando agiscono su un unico enzima, come la carbidopa capace di bloccare la dopa-decarbossilasi a livello periferico e non a livello centrale; è utilizzata nel morbo di Parkinson. Non selettivi, quando vanno ad agire su più tipi di enzimi; ad esempio, le MAO (mono-amino-ossidasi) sono gli enzimi deputati alla catabolizzazione delle catecolammine. Ci sono due classi di MAO: le MAO A e le MAO B. Ci sono degli inibitori non selettivi che vanno ad agire sulle MAO A o le B, altri invece che vanno ad agire solo sulle A o sulle B. L’impiego terapeutico sarà…

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    Canali del potassio calcio-dipendenti

    I canali del potassio calcio-dipendenti sono canali del potassio a 6 α-eliche transmembrana (6 STM) e si distinguono in canali ad alta (BKCa) e bassa conduttanza (SKCa). Nella cellula a riposo questi canali sono chiusi (a causa della bassa concentrazione di calcio). In seguito a depolarizzazione, nella cellula entra sodio per cui si aprono i canali del calcio; aumentando la concentrazione intracellulare di Ca++ si ha l’apertura di questi canali del potassio che così può uscire dalla cellula. Caratteristicamente, hanno un tempo di apertura prolungato.

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    Recettori-canale di classe III

    I recettori-canale di classe III sono recettori dei nucleotidi ciclici (cAMP e cGMP) a struttura tetramerica in cui 2 delle subunità sono omomeri. Le estremità amino- e carbossi-terminale sono intracellulari. Questi recettori sono formati da 6 eliche transmembrana che la attraversano a tutto spessore. C’è una sequenza di amminoacido che entra dal lato extracitoplasmatico, la attraversa in parte, ripiega su se stessa, e fuoriesce dallo stesso lato della membrana. Questa sequenza aminoacidica con l’elica M6 partecipa alla formazione della parete del poro-canale. Il legame dei ligandi avviene sul versante intracellulare ed è stato osservato che si legano alla sequenza aminoacidica carbossi-terminale in continuità con l’elica M6 del recettore. D’altra parte,…

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    Recettori-canale (o canali ionici ligando-dipendenti)

    I recettori-canale (o canali ionici ligando-dipendendi) sono recettori rapidi (meccanismo di trasduzione in soli 1-2 ms) costituiti da glicoproteine formate da diverse subunità che si assemblano a formare un canale idrofilico. Le subunità sono costituite da singole catene polipeptidiche che attraversano la membrana cellulare da due a sei volte, a seconda del tipo di recettore, in corrispondenza di altrettante regioni ricche di aminoacidi idrofobici (denominate M1-M6).

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    Desensitizzazione e tolleranza dei recettori accoppiati a proteine G

    Come i recettori-canale, anche i recettori accoppiati a proteine G vanno incontro a desensitizzazione, solo che è una desensitizzazione diversa perché mentre il recettore-canale desensitizza rapidamente in quanto questa è una proprietà intrinseca al recettore stesso ed è facilmente inattivato in riferimento alla somministrazione del farmaco (ad esempio, la desensitizzazione del recettore-canale avviene per somministrazione di una dose singola di succinilcolina), nel caso delle proteine G si ha una perdita della risposta recettoriale dovuta soltanto al trattamento cronico da farmaci agonisti del recettore accoppiati alle proteine G.

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    Unità internazionali

    Sulle iniezioni di insulina ci sono due tipi di scale: una in unità volumetriche e una in unità internazionali (UI). L’insulina, originando dal regno animale, viene espressa con questa unità internazionale perché mentre per i prodotti sintetici si sa quello che c’è, i prodotti di origine naturale subiscono processi di estrazione e filtrazione per avere quanto più possibile la sostanza pura. Poiché tali processi variano nei laboratori, non si può riportare a unità ponderali ma li si sottopongono a saggi biologici e riferendo il risultato si avrà un solo campione internazionale.  Ad esempio, l’UI di insulina è quella quantità di insulina che abbassa la glicemia del 10%; il prodotto che…

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    Schema terapeutico e risposta farmacologica

    Una volta scelto un farmaco da somministrare è necessario individuare uno schema terapeutico che permetta di ottenere l’effetto benefico desiderato con il minor numero possibile di reazioni avverse. L’identificazione di uno schema terapeutico prevede di stabilire: la via di somministrazione, la dose, l’intervallo di assunzione e la durata del trattamento. Sebbene in alcune situazioni sia sufficiente una singola somministrazione di farmaco, nella maggior parte dei casi i farmaci sono utilizzati per terapie croniche e richiedono quindi più somministrazioni a dosaggi ed intervalli prestabiliti. Ai fini della definizione di un regime cronico di dosaggio si ricordino i seguenti principi generali: In genere si somministra una nuova dose ad intervalli approssimativamente uguali…

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    Recettore dell’interleuchina-1

    Il recettore dell’interleuchina-1 (IL-1) rientra nella famiglia dei recettori delle citochine. La via di trasduzione che si attiva dopo il legame dell’interleuchina è in parte comune a quella che si ha per attivazione del recettore di un’altra citochina, il TNF-α (fattore di necrosi tumorale-alfa). Quando IL-1 si lega al suo recettore, affinché lo attivi è necessaria la partecipazione di una proteina accessoria transmembrana, la ACP (ACcessory membrane – spanning Protein). Il complesso IL-1R/ACP richiama su di sé altre due proteine: TRAF6, che appartiene alla famiglia delle proteine TRAF (TNF-α receptos associated factor) e IRAK (IL-1R Activated Kinase) (per TNF è arruolata un’altra proteina cinasi, la RIP). A questo punto inizia…