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Parasimpaticomimetici (o colinomimetici)
I parasimpaticomimetici (o colinomimetici), così chiamati poiché mimano le funzioni del sistema parasimpatico, sono farmaci agonisti del recettore colinergico muscarinico. Classificazione dei parasimpaticomimetici I parasimpaticomimetici possono essere divisi in due gruppi: Acetilcolina (ACh) ed esteri sintetici della colina, tra cui: Metacolina. Carbacolo. Betanecolo. I derivati sintetici hanno il vantaggio di un’azione più selettiva e prolungata che permette il raggiungimento del farmaco anche in zone scarsamente irrorate. Alcaloidi colinomimetici naturali e loro derivati sintetici. Gli alcaloidi colinomimetici naturali sono: Muscarina. Pilocarpina. Arecolina. Un alcaloide colinomimetico sintetico è l’oxotremorina. Un parasimpaticomimetico in fase di sperimentazione è la cevimelina. Inoltre si parla di parasimpaticomimetici diretti se agiscono mediante il legame al recettore colinergico…
Neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale
I neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale sono distinti in classi; pertanto si considerano: Amine, tra cui: Catecolamine. Istamina. Serotonina. Aminoacidi, tra cui: GABA (o acido gamma-amino-butirrico). Glicina. Glutammato. Aspartato. Acetilcolina. Neuropeptidi. Purine. Derivati dell’acido arachidonico. Altre sostanze. Articolo creato l’11 aprile 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Microbiologia
La microbiologia è la scienza che studia i microrganismi; si definiscono microrganismi tutti gli esseri unicellulari anche se alcuni di essi possono aggregarsi a formare colonie in cui, però, le singole cellule sono tutte equivalenti ed in grado di riprodursi autonomamente. I microrganismi sono rappresentati da: batteri, virus, miceti (o funghi) e protozoi. Alcuni protozoi e miceti microscopici sono eucarioti, ossia hanno un’organizzazione cellulare identica a quella degli organismi macroscopici pluricellulari: comparto nucleare ben definito, circondato da membrana nucleare e compartimenti intracitoplasmatici delimitati da membrane.
Articolazioni interfalangee
Le articolazioni interfalangee riuniscono tra loro le falangi che formano lo scheletro delle dita e appartengono tutte al tipo dei ginglimi angolari. Sono in numero di due nelle ultime quattro dita; nel pollice, dove si hanno due falangi, si ha una sola articolazione interfalangea. I movimenti consentiti dalle articolazioni interfalangee sono di flesso-estensione, più marcati per la giunzione tra la 1a e la 2a falange che tra la 2a e la 3a.
Effetti tossici dei farmaci
Gli effetti tossici dei farmaci possono essere classificati in farmacologici, patologici e genotossici (cioè determinano alterazioni del DNA), e la loro incidenza e gravità sono correlate, almeno oltre un certo limite, alle concentrazioni raggiunte dalle sostanze tossiche nell’organismo. Un esempio di tossicità farmacologica è rappresentato dall’eccessiva depressione del sistema nervoso centrale (SNC) provocata dai barbiturici. Un esempio di effetto patologico è il danno epatico prodotto dal paracetamolo: il suo metabolita è una specie altamente reattiva che si lega al glutatione; quando il contenuto cellulare di glutatione è depletato, il metabolita si lega alle macromolecole biologiche determinando morte delle cellule epatiche. Un esempio di effetto genotossico è l’induzione di formazioni neoplastiche…
Avvelenamento da piombo
L'avvelenamento acuto da piombo è relativamente raro e si verifica in seguito a ingestione di composti contenenti piombo solubili in acidi o per inalazione di vapori di piombo. A livello orale le manifestazioni immediate della tossicità sono un accentuato effetto astringente, sete e sapore metallico. Seguono nausea, dolori addominali e vomito. Il vomito può essere lattiginoso per la presenza di cloruro di piombo. Il dolore addominale, benché marcato, è diverso da quello tipico dell'avvelenamento cronico. Le feci possono essere nere per la presenza di solfuro di piombo e si possono manifestare diarrea e stipsi.
Inattivazione chimica
Gli antidoti possono cambiare la natura chimica del veleno rendendolo meno tossico o prevenendone l'assorbimento. Ad esempio, l'avvelenamento da formaldeide può essere trattato con ammoniaca a formare esametilentetramina; il bicarbonato di sodio trasforma lo ione ferroso in carbonato ferroso, che è scarsamente assorbito. L’inattivazione chimica è meno rapida ed efficace degli emetici, del carbone attivo e della lavanda gastrica.
Agenti chelanti
Gli agenti chelanti sono antagonisti dei metalli pesanti e sono sintetizzati espressamente allo scopo di competere con questi ultimi per i gruppi funzionali così da prevenire o neutralizzare gli effetti tossici da essi causati e aumentarne l’escrezione. L’efficacia di un agente chelante nel trattamento degli avvelenamenti da metalli pesanti dipende da vari fattori, in particolare dall’affinità per il metallo pesante rispetto a quella per i metalli essenziali presenti nell’organismo e dalla capacità del chelante di mobilizzare il metallo dall’organismo una volta chelato. Il chelante ideale dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche: Alta solubilità in acqua. Resistenza alla biotrasformazione. Capacità di raggiungere i siti di accumulo del metallo, di formare complessi non…
Diagnosi dell’avvelenamento da piombo
Le manifestazioni e i sintomi dell'avvelenamento da piombo sono comuni a quelli caratteristici di altre patologie. I segni dell'encefalopatia saturnina, per esempio, può somigliare a quelli di numerose altre condizioni degenerative.
Tessuto adiposo bruno (o multiloculare)
Il tessuto adiposo bruno (o multiloculare) è scarso nell’uomo e non assume grande importanza nell’economia dell’organismo dato che la sua quantità non dipende dallo stato nutrizionale dell’organismo (a differenza del tessuto adiposo bianco). Ha un colore variabile dal marrone chiaro al rosso mattone, dipendendo dalla presenza di pigmenti. Come per il tessuto adiposo bianco, i lipidi che lo costituiscono sono una miscela di trigliceridi. È molto sviluppato negli animali ibernanti in cui serve a produrre calore al momento del risveglio.