Vestibolo del naso
Il vestibolo del naso è una fessura allungata sagittalmente; presenta un orifizio inferiore, la narice, un orifizio superiore, tramite per la cavità nasale propriamente detta, e due pareti, laterale e mediale. La parete mediale è formata in alto dalla cartilagine del setto e, inferiormente, dal ramo mediale della cartilagine alare.
Recettori-canale di classe III
I recettori-canale di classe III sono recettori dei nucleotidi ciclici (cAMP e cGMP) a struttura tetramerica in cui 2 delle subunità sono omomeri. Le estremità amino- e carbossi-terminale sono intracellulari. Questi recettori sono formati da 6 eliche transmembrana che la attraversano a tutto spessore. C’è una sequenza di amminoacido che entra dal lato extracitoplasmatico, la attraversa in parte, ripiega su se stessa, e fuoriesce dallo stesso lato della membrana. Questa sequenza aminoacidica con l’elica M6 partecipa alla formazione della parete del poro-canale. Il legame dei ligandi avviene sul versante intracellulare ed è stato osservato che si legano alla sequenza aminoacidica carbossi-terminale in continuità con l’elica M6 del recettore. D’altra parte,…
Gengive
Le gengive sono formate da quella parte ispessita, consistente e non mobile della mucosa del vestibolo e della cavità buccale propriamente detta che, nelle ossa mascellari e nella mandibola, si dispone a rivestire la faccia esterna (vestibolare) e interna (buccale) dei processi alveolari, insinuandosi negli spazi interdentali e costituendo un anello intorno al colletto dei denti e a quella porzione della loro radice che sporge dagli alveoli. In ciascuna gengiva si distinguono perciò una parte vestibolare, una parte linguale (o buccale) e una parte interdentale. La parte vestibolare delle gengive continua con la mucosa dei solchi vestibolari, la parte linguale prosegue superiormente nella mucosa del palato duro e inferiormente nella…
Proteine G
Le proteine G sono così denominate perché legano il guanosin-trifosfato (GTP) o il guanosin-difosfato (GDP) e sono dotate di attività GTPasica, importante per idrolizzare il GTP. Esistono due tipi di proteine G: Proteine G trimeriche, costituite dalle subunità polipeptidiche alfa, beta, gamma (esistono 20 tipi di subunità alfa, 5 tipi beta e 10 gamma). Tutte e tre le subunità sono associate alla superficie interna della membrana plasmatica, come proteine periferiche. Piccole proteine G monomeriche (Ras, Rho; Rab, Arf). Le proteine G trimeriche si trovano sulla superficie interna della membrana cellulare, accoppiate ad un recettore di membrana (o di superficie). Esse vanno continuamente incontro ad un ciclo di attivazione e deattivazione…
Flusso assonico (o trasporto assoplasmatico)
L’assone può raggiungere una lunghezza enorme. Ad esempio, l’assone di un motoneurone del midollo spinale che innerva un muscolo di un dito del piede è circa 5000 volte il diametro del corpo cellulare (o pirenoforo). Un processo così lungo e sottile richiede un’impalcatura interna di sostegno che è garantita dai numerosi microtubuli, microfilamenti e neurofilamenti che corrono nel citoplasma del pirenoforo e di tutti i processi del neurone. A parte la loro funzione citoscheletrica, essi presiedono al movimento di costituenti citoplasmatici e di membrana in quanto l’assone è privo dell’apparato per le sintesi proteiche e quindi è sotto il controllo del corpo cellulare. Questa dipendenza metabolica si manifesta con un…
Archi palatini
Gli archi palatini sono rappresentati, su ciascun lato, dall’arco glossopalatino (o anteriore) e dall’arco faringopalatino (o posteriore). L’arco glossopalatino termina inferiormente sulla base della lingua, dietro l'estremità laterale del solco terminale della lingua stessa, in corrispondenza cioè della parte iniziale del margine laterale del corpo. Circoscrive l'apertura anteriore dell'istmo delle fauci e accoglie nel proprio spessore il muscolo glossopalatino.
Istmo delle fauci
L’istmo delle fauci è un breve tratto del canale alimentare che pone in comunicazione la bocca con la faringe. Vi si distinguono un pavimento, una volta e due pareti laterali. Il pavimento è rappresentato dalla base della lingua. La volta è rappresentata dal margine libero del palato molle con l’ugola. Le pareti laterali sono formate dai due archi palatini, glossopalatino e faringopalatino che, dal margine libero del palato molle, si portano in basso e in fuori divergendo; tra gli archi palatini si delimita la fossa tonsillare che accoglie la tonsilla palatina. Articolo creato il 14 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Ghiandole olocrine, apocrine e merocrine
Sono distinte in base alle modalità con cui le cellule che compongono le ghiandole esocrine emettono il secreto. Nelle ghiandole olocrine (holos = tutto) l’intera cellula dopo aver accumulato il prodotto di sintesi è eliminata, costituendo essa stessa il secreto; ne sono un esempio le ghiandole sebacee della cute. Data la modalità, è necessario che le ghiandole olocrine abbiano una riserva di cellule staminali indifferenziate che proliferano e si differenziani sostituendo quelle che sono eliminate. Nelle ghiandole apocrine il citoplasma apicale degli elementi secernenti viene eliminato assieme al prodotto di secrezione che contiene. Un esempio è dato dalla ghiandola mammaria. Le ghiandole merocrine sono le più comuni. In questo tipo…
Lingua
La lingua è un organo molto mobile in quanto formato da una consistente massa muscolare rivestita alla superficie da una tonaca mucosa; insieme al solco sottolinguale forma il pavimento della cavità buccale propriamente detta. Svolge compiti essenziali nell'assunzione del cibo, nella masticazione, nella formazione del bolo alimentare e nella deglutizione. La lingua è inoltre la sede principale della sensibilità gustativa ed è provvista di squisita sensibilità tattile. Partecipa alla fonazione, particolarmente all'emissione del linguaggio articolato.
Guaina mielinica
La guaina mielinica è costituita dall’avvolgimento concentrico del plasmalemma di ciascuna cellula di Schwann (nel sistema nervoso periferico) o della cellula di oligodendroglia (nel sistema nervoso centrale) intorno all’assone di un neurone. Da ciò si può concludere che la guaina di Schwann o la guaina di oligodendroglia e la guaina mielinica devono essere considerate come una struttura unica. La guaina mielinica ha diverse funzioni: Agisce come materiale di isolamento, impedendo la diffusione dell’eccitamento agli assoni adiacenti. Aumenta la velocità di conduzione dell’impulso. Secondo la teoria della conduzione saltatoria, nelle fibre mielinizzate vi è trasmissione discontinua dell’impulso nervoso da nodo a nodo con conseguente aumento di velocità in quanto non è…