• Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Ponte di Varolio

    Il ponte di Varolio (o protuberanza anulare), derivato dalla porzione ventrale della vescicola metencefalica, si presenta come un ispessimento ventrale del tronco encefalico (o cerebrale) e appare in superficie percorso da fibre trasversali che vanno da un emisfero cerebellare all’altro; ciò rende ragione del nome di ponte che si assegna a questa parte dell’encefalo. Il ponte dà passaggio anche alle vie lunghe del tronco encefalico che dai segmenti superiori si portano a quelli sottopontini o che da questi ultimi risalgono verso le parti più rostrali. L’ampio fascio trasversale costituito dalle fibre ponto-cerebellari si raccoglie, a ciascun lato del ponte, nel peduncolo cerebellare medio. Il ponte, di forma quadrilatera, confina in…

  • Quiz

    Quiz di chirurgia vascolare

    In questa pagina è possibile esercitarsi su quiz di chirurgia vascolare. Puoi scegliere un test da 10, 25, 50, 100 o 140 domande, estratte da un archivio di centinaia di domande (della stessa disciplina). Ogni volta che si ripete un quiz le domande saranno diverse e l’ordine delle risposte mescolato. Ogni domanda presenta 5 possibili risposte di cui 1 sola corretta. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate subito dopo aver risposto, nonché al termine del quiz. Per esercitarti su altre discipline o simulazioni, vai qui. Hai riscontrato errori? Invia un messaggio per comunicarlo! Attenzione! Tutti i quiz possono essere svolti liberamente, senza registrazione al sito. Se si desidera archiviare le prove effettuate nella…

  • Medicina legale

    Fenomeni cadaverici trasformativi

    I fenomeni cadaverici trasformativi sono i fenomeni che portano prima alla scheletrizzazione e quindi alla dissolu­zione del cadavere; non sono semplici, risentendo in modo assoluto delle condizioni ambientali, nonché dell’intervento di batteri e della micro- e macrofauna. Si può anzitutto operare una prima distinzione tra autolisi, autodigestione e putrefazione; questi tre fenomeni, insieme alla macerazione, sono anche definiti distruttivi. Possono in taluni casi verificarsi dei processi speciali denominati conservativi: mummificazione, saponificazione, corificazione. Articolo creato il 7 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Senza categoria

    Muscoli del braccio

    I muscoli del braccio si distinguono in anteriori e posteriori. Sono anteriori: il muscolo bicipite brachiale, il muscolo coraco­brachiale e il muscolo brachiale. Posteriormente si trova il muscolo tricipite brachiale. Articolo creato l’11 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Sangue

    Eritropoiesi

    L’eritropoiesi è stimolata da un fattore ormonale, di natura glicoproteica, detto eritropoietina (EPO), il cui gene è localizzato sul cromosoma 7; in misura minore è prodotta anche dal fegato e dal cervello.Quando diminuisce la concentrazione di emoglobina (ad esempio, per anemia) e si abbassa la tensione superficiale di ossigeno nei tessuti, a livello renale le cellu­le interstiziali peritubulari producono eritropoietina. In realtà non si sa se il rene produce direttamente eritropoietina o eritrogenina, un fattore che reagisce con un substrato proteico plasmatico di origine epatica, detto eritropoietinogeno, per formare eritropoietina attiva. In presenza di anemia o ipossiemia, la sintesi renale di eritropoietina aumenta rapidamente di 100 volte o più, i…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo palmare lungo

    Il muscolo palmare lungo è un muscolo epitrocleare e, più precisamente, un muscolo anteriore dello strato superficiale dell’avambraccio. È in­nervato dal nervo mediano (C7-T1) e con la sua azione tende l'aponeurosi palmare e flette la mano. Si trova tra il flessore radiale del carpo e il flessore ulnare del carpo, ma può mancare in un certo numero di casi.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazioni intermetacarpiche

    Le articolazioni intermetacarpiche sono artrodie che congiungono le basi delle quattro ultime ossa metacarpali. I movimenti delle articolazioni intermetacarpiche sono limitati allo scivolamento. Le superfici articolari si trovano sul lato ulnare del 2° osso, su entrambi i lati del 3° e 4° e sul lato radiale del 5°. I mezzi di unione sono la capsula articolare e un legamento a distanza. Nello strato fibroso della capsula articolare si distinguono i legamenti volari e dorsali della base delle ossa metacarpali e i legamenti interossei; i primi sono tesi tra le facce volari e dorsali delle basi metacarpali contigue, i secondi connettono le faccette collaterali prospicienti.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Vasi e nervi della ghiandola sottomandibolare

    Le arterie per la sottomandibolare provengo­no dall’arteria faciale e dal ramo sottomentale di questa. Le vene sono affluenti della sottomentale e della faciale anteriore. I linfatici sono tributari dei linfonodi sot­tomandibolari che inviano i loro collettori ef­ferenti ai linfonodi cervicali profondi. Per quanto riguarda i nervi, le fibre eccito secretrici parasimpatiche hanno origine dal nu­cleo salivatorio superiore e, attraverso il nervo faciale, la corda del timpano (dove decorrono insieme alle fibre gustative per i due terzi ante­riori della lingua) e il nervo linguale, raggiun­gono il ganglio sottomandibolare posto alla superficie della ghiandola e annesso al margi­ne inferiore del nervo linguale; di qui le fibre postgangliari vanno al parenchima ghiandola­re. Fibre…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo abduttore dell’alluce

    Il muscolo abduttore dell'alluce è il più su­perficiale e il più lungo dei muscoli plantari mediali del piede. È in­nervato dal nervo plantare mediale (L5-S1) e, contraendosi, abduce e flette l'alluce. Origina dal processo mediale della tuberosità del calcagno, dal retinacolo dei muscoli flessori, dalla faccia profon­da della fascia plantare e dal setto intermuscola­re che lo separa dal muscolo flessore breve delle dita; s’inserisce sulla porzione laterale della ba­se della falange prossimale dell'alluce. Di regola manda un'espansione anche al tendine del mu­scolo estensore dello stesso dito.