• Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Mezzi di fissità della milza

    La milza è un organo piuttosto mobile; la sua posizione all’interno della loggia lienale è mantenuta principalmente da legamenti peritoneali e dalla pressione addominale positiva. L’organo è avvolto completamente dal peritoneo che l’abbandona lungo certe linee per portarsi allo stomaco, al pancreas e al diaframma. Si costituiscono così tre legamenti: gastro-lienale, pancreatico-lienale e frenico-lienale. Il legamento gastrico-lienale va dal labbro anteriore dell’ilo al fondo dello stomaco e si presenta come un setto verticale, diretto da dietro in avanti e dall’esterno all’interno, che contiene nel suo spessore i vasi gastrici brevi, rami dell’arteria lienale, e affluenti della vena lienale; in vicinanza del suo margine inferiore decorre l’arteria gastroepiploica sinistra. Il legamento…

  • Anatomia microscopica

    Struttura del labbro

    Le labbra sono rivestite esternamente da cute, internamente da mucosa. Il passaggio dal rive­stimento cutaneo a quello mucoso avviene in corrispondenza del margine libero (o parte rosea) delle labbra. Tra i due strati limitanti è compre­so un insieme di muscoli striati che conferisco­no grande mobilità alle labbra. La cute presenta un sottile epitelio pavimentoso stratificato e corneificato con follicoli pili­feri, ghiandole sebacee e ghiandole sudoripare. Le papille dermiche sono appiattite. Nel derma, che aderisce fortemente ai muscoli sottostanti, si trovano fibre elastiche e fibre muscolari stria­te dei muscoli pellicciai.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Metatarso

    Il metatarso è un complesso di cinque piccole ossa lunghe, poste tra la serie distale delle ossa tarsali e la serie delle falangi prossimali. In ciascun osso metatarsale si descrivono un corpo e due estremità. Il corpo è di forma prismatica triangolare, con la base dorsale e de­scrive una curva a concavità inferiore. Le estre­mità prossimali (o basi) sono dotate di faccette piane, destinate ad articolarsi con le ossa della seconda serie tarsale (articolazioni tarso-metatarsali) e con le ossa metatarsali vicine (articolazioni intermetatarsali). Le estremità distali (o teste) sono arrotondate; presentano superfici articolari convesse, a guisa di piccoli condili, accolte nelle cavità glenoidee delle falangi prossimali. Il 1° osso metatarsale…

  • Medicina legale

    Deontologia

    La parola “deontologia” deriva dal greco antico e per la precisione da δέον [dèon], che significa "dove­re", e λόγος [lògos], che vuol dire "discorso". Il termine è stato coniato dal filosofo Jeremy Bentham.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso semilunare

    L’osso semilunare è l’osso mediano della fila prossimale del carpo e presenta la forma di una semiluna. La faccia prossimale è convessa e si articola con il radio. La faccia distale è concava, abbraccia la testa dell’osso capitato e si pone anche in giunzione con l’osso uncinato. La faccia mediale si articola con l’osso piramidale. La faccia laterale si articola con l’osso scafoide (o navicolare). La faccia volare è convessa e rugosa. La faccia dorsale è ristretta e si presenta come un solco. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Orecchio

    Vasi e nervi della membrana del timpano

    La vascolarizzazione della membrana del timpano è assicurata da reti vascolari arteriose e venose, situate al di sotto sia della superficie cutanea che della superficie mucosa. Le arterie sottocutanee provengono da rami arteriosi che vascolarizzano il meato acustico esterno (arteria timpanica anteriore e auricolare profonda, della mascellare interna); le arterie sottomucose derivano dalle arterie timpanica anteriore e stilomastoidea. I rami delle arterie sottocutanee decorrono radialmente nella membrana, dalla periferia verso l’umbo. Il manico del martello è accompagnato da un ramo radiale più grosso, l’arteria del manico del martello, talvolta duplice.

  • Quiz

    Quiz di oncologia medica

    In questa pagina è possibile esercitarsi su quiz di oncologia medica. Puoi scegliere un test da 10, 25, 50, 100 o 140 domande, estratte da un archivio di centinaia di domande (della stessa disciplina). Ogni volta che si ripete un quiz le domande saranno diverse e l’ordine delle risposte mescolato. Ogni domanda presenta 5 possibili risposte di cui 1 sola corretta. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate subito dopo aver risposto, nonché al termine del quiz. Per esercitarti su altre discipline o simulazioni, vai qui. Hai riscontrato errori? Invia un messaggio per comunicarlo! Attenzione! Tutti i quiz possono essere svolti liberamente, senza registrazione al sito. Se si desidera archiviare le prove effettuate nella…

  • Quiz

    Quiz di neurochirurgia

    In questa pagina è possibile esercitarsi su quiz di neurochirurgia. Puoi scegliere un test da 10, 25, 50, 100 o 140 domande, estratte da un archivio di centinaia di domande (della stessa disciplina). Ogni volta che si ripete un quiz le domande saranno diverse e l’ordine delle risposte mescolato. Ogni domanda presenta 5 possibili risposte di cui 1 sola corretta. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate subito dopo aver risposto, nonché al termine del quiz. Per esercitarti su altre discipline o simulazioni, vai qui. Hai riscontrato errori? Invia un messaggio per comunicarlo! Attenzione! Tutti i quiz possono essere svolti liberamente, senza registrazione al sito. Se si desidera archiviare le prove effettuate nella propria…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Assorbimento dei farmaci

    Per assorbimento di un farmaco s’intende il passaggio del farmaco dal sito di somministrazione al torrente circolatorio; il movimento è mediato sempre da una differenza di concentrazione, più alta nel sito di applicazione, minore a livello sistemico. L’assorbimento avviene fin quando si verifica un equilibrio tra la concentrazione del farmaco nel sangue e nel punto di applicazione. Per definizione, l’assorbimento è una fase che non è presente nel caso di somministrazione per via endovenosa. Articolo creato il 28 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Affinità, potenza, attività intrinseca, efficacia, curve dose-risposta

    Tutte le molecole che si legano ad un recettore sono dotate di una certa affinità. L’affinità è definita come la misura della capacità di un ligando di legarsi al suo recettore: R + X <=> RX. Essendo reversibile, tale reazione è definita da una costante che è descritta come costante di associazione o costante di affinità (Ka) che è uguale al rapporto tra la concentrazione dei complessi farmaco-recettore e il prodotto tra il recettore libero e la concentrazione del ligando: Ka =   [RX]_ [R][X] Questo concettualmente indica che più alta è l’affinità, maggiore sarà la formazione dei complessi farmaco-recettore. La Ka indica la forza del legame chimico tra farmaco…