• Citologia

    Cellule radicolari

    Le cellule radicolari sono neuroni multipolari presenti nella sostanza grigia del midollo spinale. Il loro neurite, divenuto una fibra mielinica, fuoriesce dal nevrasse per portarsi nella compagine delle radici anteriori dei nervi spinali. Questi neuroni si distinguono in visceroeffettrici e somatomotrici. Le cellule radicolari visceroeffettrici, chiamate comunemente neuroni pregangliari (o visceroeffettori), sono prevalentemente localizzate nella base delle corna anteriori e hanno dimensioni inferiori a quelle delle somatomotrici e dendriti meno sviluppati. Sono deputate all’innervazione della muscolatura involontaria cui non inviano però direttamente gli impulsi nervosi, ma li trasmettono tramite l’interposizione dei neuroni dei gangli simpatici. Il neurite, provvisto di guaina mielinica, come fibra pregangliare esce dal midollo con le radici…

  • Quiz

    Prova ufficiale concorso MMG 2012

    In questa pagina è possibile effettuare la prova ufficiale del concorso per l’ammissione al Corso Triennale di Formazione Specifica in Medicina Generale 2012/2015 (MMG 2012) secondo le regole ufficiali, ovvero: 100 domande a risposta multipla, ognuna con 5 possibili risposte; 1 sola risposta corretta; 1 punto per risposta corretta; 0 punti per risposta non data; 0 punti per risposta errata; 120 minuti di tempo; punteggio minimo per entrare in graduatoria di merito: 60 punti. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate al termine della prova. Il risultato sarà visualizzato entro 30 secondi, quindi attendere dopo aver cliccato su “Risultato”. Se la prova non è completata nel tempo stabilito, il quiz sarà automaticamente…

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Bronchi

    A livello della 4a-5a vertebra toracica, la trachea si divide in due rami, i bronchi principali, destro e sinistro. Questi raggiungono l'ilo polmonare dove si dividono dando inizio ad un'arborizzazione, la cui maggior parte è contenuta entro il polmone. I bronchi che derivano dalla ramificazione dei due tronchi principali vengono pertanto detti intrapolmonari, anche se in realtà la ramificazione inizia prima dell'ilo polmonare; i due condotti che si formano per biforcazione della trachea vengono anche detti bronchi extrapolmonari.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Forma farmaceutica e risposta farmacologica

    Formulazioni diverse di uno stesso farmaco, contenenti la stessa quantità di principio attivo e somministrate per la stessa via, possono produrre risposte farmacologiche diverse. L’influenza della forma farmaceutica si esplica prevalentemente a livello dell’assorbimento ed è diversa a seconda della via di somministrazione. Per quanto riguarda la via enterale, la biodisponibilità è decrescente per le diverse formulazioni nell’ordine seguente: soluzione, sospensione, capsula, compressa, compressa rivestita. Formulazioni liquide sono assorbite più velocemente dal momento che non necessitano delle fasi di disgregazione e dissoluzione. Per formulazioni solubili in acqua, che possono essere somministrate in soluzione, il parametro che maggiormente influenza l’assorbimento è il tempo di svuotamento gastrico in quanto il farmaco sarà…

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Muscolo obliquo inferiore dell’occhio (o bulbo oculare)

    Il muscolo obliquo inferiore dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo oculomotore comune (III paio dei nervi encefalici). La sua azione principale è quella di spostare il polo posteriore del bulbo in basso e medialmente, ruotando di conseguenza il polo anteriore dell’occhio in alto e lateralmente. Origina a livello dell’angolo infero-mediale dell’orbita, dall’osso mascellare, immediatamente sotto alla fossa del sacco lacrimale. Si dirige lateralmente e in dietro, incrociando dal di sotto il muscolo retto inferiore. Abbraccia ad ansa la faccia inferiore del bulbo oculare per andare a inserirsi nell’emisfero posteriore, sul quadrante infero-laterale della sclera. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia microscopica

    Corpo luteo involutivo

    Il corpo luteo involutivo è un organulo ovarico che rapprsenta un corpo luteo, gravidico o mestruale, che va in regressione dopo il periodo di attività. Il processo consiste in una degenerazione delle cellule ghiandolari, con picnosi nucleare, accumulo nel citoplasma di grassi neutri e colesterolo, comparsa di attività enzimatiche tipo della fosfatasi acida e dell’aminopeptidasi e riduzione del volume cellulare; a tutto ciò segue una proliferazione dello stroma connettivale che sostituisce le cellule luteiniche portando alla formazione di un corpo fibroso.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori dei nucleotidi triciclici

    I recettori dei nucleotidi triciclici appartengono alla famiglia dei recettori-canale cationici nonché alla classe III, ossia a struttura tetramerica ma con due subunità che sono omomeri. I ligandi sono rappresentati dal cAMP e dal cGMP; le subunità sono CNGA1-4 e CNGB1-3. Articolo creato il 5 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Vasi e nervi della lingua

    All’irrorazione della lingua provvede in gran parte l’arteria linguale; alla base del­la lingua pervengono anche rami della palatina ascendente (della faciale) e della faringea ascen­dente (della carotide esterna). Le arterie forni­scono abbondantemente i muscoli, le ghiandole, il tessuto linfoide dell’organo, e formano quin­di, nella lamina propria della mucosa, una rete dalla quale partono ramuscoli che irrorano le papille. Le vene principali della lingua sono la sotto­linguale, le linguali profonde, la dorsale, la ve­na del nervo ipoglosso; tutte confluiscono nella vena linguale che, dopo breve tragitto, sbocca nella giugulare interna. I linfatici hanno origine da una rete accolta nella mucosa; i collettori che drenano questa re­te vanno in profondità, tra i…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Muscolo costrittore superiore della faringe

    Il muscolo costrittore superiore della faringe contraendosi funge da costrittore superiore della rinofaringe ed elevatore della parete posteriore della faringe. Origina con diversi fasci dalla faccia interna e dal margine dorsale della lamina pterigoidea mediale, dal rafe pterigomandibolare, dall'e­stremità posteriore della linea miloioidea della mandibola e infine da fasci che decorrono trasversalmente in direzione laterale, dalla radice della lingua attraverso il muscolo genioglosso. Questi ultimi fasci, insieme a fasci del muscolo genioglosso stesso, costituiscono il muscolo faringoglosso.