Arterie perforanti
Le arterie perforanti, che sono generalmente in numero di tre, attraversano i tendini d’inserzione dei muscoli adduttori fino alla linea aspra del femore per raggiungere la parte posteriore della coscia dove ogni arteria perforante si divide in un ramo ascendente e in uno discendente che si anastomizzano fra di loro. Si costituisce così un sistema anastomotico collegato, in alto, con rami delle arterie glutea inferiore e circonflessa mediale del femore e in basso con un ramo ascendente dell’arteria poplitea; questo sistema rappresenta, nell’arto inferiore, un’importante via collaterale di comunicazione fra l’arteria iliaca interna e l’arteria femorale; questo circolo collaterale può parzialmente supplire nell’irrorazione dell’arto inferiore qualora l’arteria femorale si obliteri.…
Effetti tossici dei farmaci
Gli effetti tossici dei farmaci possono essere classificati in farmacologici, patologici e genotossici (cioè determinano alterazioni del DNA), e la loro incidenza e gravità sono correlate, almeno oltre un certo limite, alle concentrazioni raggiunte dalle sostanze tossiche nell’organismo. Un esempio di tossicità farmacologica è rappresentato dall’eccessiva depressione del sistema nervoso centrale (SNC) provocata dai barbiturici. Un esempio di effetto patologico è il danno epatico prodotto dal paracetamolo: il suo metabolita è una specie altamente reattiva che si lega al glutatione; quando il contenuto cellulare di glutatione è depletato, il metabolita si lega alle macromolecole biologiche determinando morte delle cellule epatiche. Un esempio di effetto genotossico è l’induzione di formazioni neoplastiche…
Arteria circonflessa posteriore dell’omero
L’arteria circonflessa posteriore dell’omero è un ramo collaterale dell’arteria ascellare che nasce dalla terza porzione dell’arteria ascellare e, con il nervo ascellare, attraversa l’interstizio delimitato in alto dal muscolo sottoscapolare e dalla capsula dell’articolazione scapoloomerale, in basso dal muscolo grande rotondo, medialmente dal capo lungo del muscolo tricipite, lateralmente dal collo chirurgico dell’omero. Termina, dopo aver fornito rami all’articolazione e ai muscoli circostanti, con un ramo discendente che si anastomizza con l’arteria profonda del braccio e con l’arteria circonflessa anteriore dell’omero. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Osso nasale
L'osso nasale è un osso pari, a forma di lamina trapezoidale ristretta nella parte superiore e slargata in quella inferiore. Le due ossa nasali sono articolate tra loro sulla linea mediana e si trovano tra i processi frontali dei due mascellari, al di sotto dell’osso frontale. Si considerano in ciascun osso nasale due facce e quattro margini. La faccia anteriore, convessa in basso e concava in alto, presenta nel mezzo un piccolo foro vascolare, il foro nasale. La faccia posteriore completa anteriormente il tetto della cavità nasale. Il margine superiore si articola con l’osso frontale.
Vene renali
Le vene renali hanno origine all’ilo del rene per confluenza di 4-6 rami che emergono dal parenchima; decorrono obliquamente in alto e medialmente, al davanti dell’arteria renale, per aprirsi nella parete laterale della vena cava inferiore a livello della 2a vertebra lombare; sono coperte dal peritoneo. La vena renale sinistra è più voluminosa e più lunga; per portarsi alla vena cava inferiore supera la linea mediana, incrociando ventralmente l’aorta. Sono vene di tipo propulsivo; possiedono allo sbocco una valvola insufficiente. Rami affluenti della vena renale sono: Vene surrenali inferiori. Vene ureterali. Vena genitale (solo della vena renale sinistra). Vena surrenale dello stesso lato (solo della vena renale sinistra). Articolo creato…
Vasi intrapolmonari
Psicopatologia forense
La psicopatologia forense è il settore disciplinare che studia i risvolti medico-legali della psichiatria e le problematiche forensi che spesso si affrontano in campo penale e civile con soggetti affetti da patologia psichica. Si tratta di una scienza ausiliare della criminologia che spazia dalla giurisprudenza alla salute mentale per fornire informazioni durante un procedimento giudiziario. Articolo creato l’1 febbraio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Mesocolon ileopelvico
Il mesocolon ileopelvico è una piega peritoneale che riproduce, nella pelvi, la forma a ventaglio del mesentere, collegando, a tale livello, il colon iliaco e quello pelvico alla parete posteriore del bacino.
Irritazioni cutanee
Le irritazioni cutanee sono lesioni contusive determinate dalla stimolazione della cute. Si distinguono in: Irritazioni semplici: dovute ad un effetto di percussione (come uno schiaffo) che provoca arrossamento della cute e sensazione dolorosa di breve durata. Irritazioni acute: dovute ad un oggetto ruvido che agisce mediante un meccanismo combinato di percussione e frizione; provoca una reazione infiammatoria asettica locale (dermite acuta) con dolore, bruciore, arrossamento e formazione di vescicole sierose. Irritazioni croniche: richiedono uno stimolo ripetuto e prolungato i cui effetti sono le callosità cutanee. Articolo creato il 21 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Tendini di arresto
I tendini di arresto sono fasci legamentosi che si dipartono dalle guaine dei muscoli oculari e trapassano nel connettivo della formazione laminare, foggiata a tronco di cono, che dalla fascia del bulbo (o capsula di Tenone) va a inserirsi sul contorno dell’orbita. Ai tendini di arresto spetta l’importante funzione di moderare la trazione esercitata dai muscoli oculari sul bulbo e di impedire il loro eccessivo accorciamento. Il tendine di arresto più sviluppato è quello del muscolo retto laterale. Nella zona in cui il retto inferiore si incrocia col muscolo obliquo inferiore, la guaina comune dei due muscoli appare ispessita e invia prolungamenti verso le pareti dell’orbita estendendosi contemporaneamente più o…