• Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso ioide

    L’osso ioide è un osso impari, mediano, mobile, che ha la forma di ferro di cavallo; è situato nel collo, al di sopra della laringe e al di sotto della mandibola con la quale contribuisce a formare lo scheletro del pavimento della cavità orale. È congiunto, oltre che alla mandibola e allo scheletro della laringe (cartilagine tiroidea), all’osso temporale, allo sterno, all’estremità sternale della clavicola e alla scapola. Tali connessioni si effettuano tramite legamenti e muscoli. Vi si descrive un corpo che presenta quattro appendici, le due grandi corna e le due piccole corna. Il corpo appare come una lamina diretta trasversalmente; presenta tre facce, superiore, anteriore e posteriore, e…

  • Citologia

    Cellule germinali (o seminali)

    Le cellule germinali (o seminali) sono dispo­ste in più strati (da 4 a 8) fra le cellule di Sertoli; quelle più periferiche poggiano sulla lami­na basale, mentre le più centrali sono in rappor­to con l’apice degli elementi di sostegno e spor­gono nel lume dei tubuli seminiferi. Esse rappresentano le varie tappe maturative attraverso le quali, dopo la pubertà, dagli spermatogoni (cellule germinali primitive) si giunge agli sper­matozoi, cioè ai gameti maschili. L’insieme di queste tappe, durante le quali gli elementi cellu­lari si spostano progressivamente dalla profon­dità dell’epitelio verso il lume del tubulo, prende il nome di spermatogenesi; nel corso di questa avvengono numerosi fenomeni di differen­ziazione e, attraverso la meiosi,…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Sostanza bianca del midollo spinale

    La sostanza bianca del midollo spinale è rivestita da uno strato gliale ed è formata da fasci di fibre mieliniche a decorso prevalentemente longitudinale che circondano la sostanza grigia e sono, a loro volta, fasciati dalla più interna delle meningi, la pia madre. La fessura e i solchi visibili sulla superficie esterna del midollo spinale si portano, per varia estensione, nella profondità della sostanza bianca che viene così suddivisa in tre grossi cordoni (o funicoli) pari: il cordone anteriore, il cordone laterale e il cordone posteriore, individuabili anche sulla superficie esterna. Una sottile lamina di sostanza bianca, la commessura bianca (anteriore e posteriore), riunisce i cordoni anteriori e posteriori dei…

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Canale (o dotto) deferente

    Il canale (o dotto) deferente inizia in corrispon­denza della coda dell'epididimo, dove fa seguito al canale dell'epididimo, e termina, dopo avere attraversato il canale inguinale ed essere decor­so nella cavità pelvica, a livello della base della prostata, riunendosi con la vescichetta seminale omolaterale per formare il condotto eiacula­tore.

  • Medicina legale

    Trapianto di organi e tessuti

    Il trapianto di organi e tessuti è una pratica con risvolti non solo clinici, ma anche etici e legali. Prelievo da vivente Dal punto di vista etico, non si pongono problemi nel vivente per gli organi e i tessuti rinnovabili, quali il sangue e il midollo osseo, pur dovendosi riaffermare la necessità del consenso del donatore e del ricevente; da sottolineare peraltro che mentre la donazione di sangue è scevra da rischi, questo non è per il midollo e al donatore dovrà essere ben rappresentata la possibilità di qualche danno connesso al traumatismo del prelievo. Più complesso è il quadro del prelievo di organi non rinnovabili per i quali, a…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Profarmaci

    I profarmaci sono sostanze che non hanno la possibilità di produrre degli effetti se non subiscono prima dei processi metabolici all’interno dell’organismo. Tali sostanze sono prodotte per: Mascherare il gusto: il cloramfenicolo, per esempio, ha un sapore molto amaro, mentre un composto meno idrosolubile come il cloramfenicolo-palmitato ha un sapore meno amaro. Ridurre dolore o irritazione nella sede di invasione: la  clindamicina  è  una  sostanza somministrata per via intramuscolare che è irritante; la clindamicina-fosfato riduce l’irritazione. Migliorare la solubilità: il cloramfenicolo in forma di sale ha maggiore solubilità. Aumentare la stabilità chimica: vari farmaci, una volta preparata la forma farmaceutica, devono essere stabilizzati tra periodo di produzione e commercializzazione. Migliorare…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori degli ossisteroli

    I recettori degli ossisteroli (LXR) appartengono alla I classe dei recettori intracellulari. Sono recettori che vengono attivati a varie concentrazioni di steroli, rappresentando così una linea di controllo del colesterolo a livello plasmatico. Un eccesso di colesterolo può interagire con questi recettori, mettendo in atto dei meccanismi che sono rappresentati fondamentalmente dall’inibizione dell’enzima idrossi-metil-glutaril-CoA-reduttasi (HMG-CoA-reduttasi) che rappresenta l’enzima chiave nella sintesi del colesterolo; stimola l’Acil-CoA-colesterolo-acil-transferasi che acilizza il colesterolo e blocca la sintesi dei recettori delle glicoproteine a bassa intensità prevenendo l’ingresso di ulteriore colesterolo nella cellula. Articolo creato il 20 ottobre 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia microscopica

    Struttura del cristallino

    Il cristallino è costituito da una capsula (o cristalloide) dalla quale è interamente avvolto; al di sotto di questa, nella faccia anteriore, si trova l’epitelio del cristallino al quale segue infine la sostanza del cristallino. La capsula del cristallino (o cristalloide) è una membrana continua, di aspetto omogeneo, che al microscopio elettronico presenta una struttura lamellare. Tra i suoi costituenti si dimostra un collagene che non si organizza in formazioni a struttura periodica, sul tipo delle fibrille, bensì in formazioni laminari.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Sostanza P

    La sostanza P è contenuta in cellule enterocromaffini contraddistinte come sottopopola­zione EC1. È un polipeptide di 11 aminoacidi che si localizza in granuli che contengono an­che 5-idrossitriptamina e sono fortemente argirofili. Lo stesso polipeptide è anche localiz­zato nelle terminazioni nervose del plesso mienterico. Si ritiene che la sostanza P svolga un ruolo regolatore della peristalsi intestinale. Le cellule EC1 sono principalmente localizzate nella mucosa dell’intestino tenue e crasso. Le cellule enterocromaffini della mucosa gastrica non contengono motilina né sostanza P; esse vengono denominate cellule ECn e, accanto alla 5-idrossitriptamina, contengono probabil­mente ormoni polipeptidici non ancora identificati. Articolo creato il 15 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.