Vasi e nervi del pericardio
Le arterie pericardiche che si distribuiscono al pericardio parietale sono esili rami dell’aorta toracica, dell’arteria toracica interna, delle arterie timiche, bronchiali, esofagee e freniche superiori. Le vene pericardiche, satelliti delle arterie, si gettano nelle vene azigos, freniche superiori, brachiocefaliche, cava superiore, toraciche interne. I vasi linfatici, poco numerosi, afferiscono a linfonodi situati nell’angolo di biforcazione della trachea. I nervi del pericardio sono fini diramazioni del nervo frenico, del vago e dell’ortosimpatico. Articolo creato il 7 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Examen oficial MIR 1999
In questa pagina è possibile effettuare una prova ufficiale del concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche 1999 in Spagna (MIR 1999) secondo le regole ufficiali, ovvero: 250 domande (+ 10 di riserva) a risposta multipla, ognuna con 5 possibili risposte; 1 sola risposta corretta; 3 punti per risposta corretta; 0 punti per risposta non data; -1 punto per risposta errata; 300 minuti di tempo. Le risposte corrette/errate saranno visualizzate al termine della prova. Il risultato sarà visualizzato entro 30 secondi, quindi attendere dopo aver cliccato su “Risultato”. Se la prova non è completata nel tempo stabilito, il quiz sarà automaticamente terminato e visualizzato il punteggio. Ogni volta che…
Vene della dura madre
Le vene della dura madre raggiungono i seni dalle parti prossime della dura madre e specialmente dalla falce cerebrale e dal tentorio del cervelletto. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Omicidio preterintenzionale
L'omicidio preterintenzionale è un reato previsto dall’articolo 584 del Codice Penale che sancisce che chiunque con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli artt.581 (percosse) e 582 (lesioni personali) del Codice Penale cagiona la morte di un uomo, è punito con la reclusione da 10 a 18 anni. La pena è inferiore a quella dell’omicidio doloso (o volontario) poiché non è compiuto con dolo (il dolo è ravvisabile nelle lesioni e nelle percosse).
Recettori purinergici P2 dell’ATP
I recettori purinergici P2 dell’ATP, così chiamati per distinguerli dai recettori purinergici P1 dell’adenosina, si distinguono in due sottoclassi principali: P2X e P2Y. Recettore purinergico dell’ATP P2X Il recettore purinergico dell’ATP P2X appartiene alla famiglia dei recettori-canale cationici nonché alla classe IV, quindi è a struttura trimerica; sono state clonate diverse subunità (P2X1-8). Questi recettori sono costituiti da due domini transmembrana che possono esistere nella forma di omo- o eterodimeri e, dopo attivazione con ATP, determinano l’apertura di un canale per il passaggio di cationi (Ca++ >> Na+ > K+). Esiste anche un recettore purinergico dell’ATP, denominato P2Y, accoppiato a proteine G, quindi è un recettore metabotropico. Recettore purinergico dell’ATP…
Omero
L’omero è un osso lungo, pari, che forma lo scheletro del braccio. Si articola superiormente con la scapola e inferiormente con le due ossa dell’avambraccio, radio e ulna. È formato da un corpo e da due estremità, prossimale e distale. Il corpo ha forma quasi cilindrica in alto e prismatica triangolare in basso. Presenta una faccia antero-mediale, una faccia antero-laterale ed una faccia posteriore che sono divise da tre margini: anteriore, mediale e laterale. La faccia antero-mediale ha nella sua parte di mezzo il foro nutritizio al di sopra del quale è visibile un’impronta per l’inserzione del muscolo coracobrachiale; nella parte alta di questa faccia si trova il prolungamento inferiore…
Arteria ileolombare
L’arteria ileolombare è un ramo collaterale del tronco posteriore dell’arteria iliaca interna. Raggiunge la fossa iliaca passando davanti all’articolazione sacroiliaca e al tronco lombosacrale; dietro il nervo otturatorio e i vasi iliaci esterni si divide in due rami: Il ramo lombare, che si distribuisce ai muscoli psoas e quadrato dei lombi; si anastomizza con la 4a arteria lombare e invia un ramo spinale che penetra nel canale vertebrale per distribuirsi alla cauda equina. Il ramo iliaco, che irrora il muscolo iliaco e si anastomizza con l’arteria circonflessa iliaca profonda, ramo collaterale dell’arteria iliaca esterna. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Ghiandole della lingua
Le ghiandole della lingua si trovano nella lamina propria della mucosa, nella tonaca sottomucosa oppure, più profondamente, tra i fasci muscolari. Le ghiandole linguali non sono distribuite uniformemente in tutto l’organo, bensì raggruppate in alcuni territori. Si distinguono così ghiandole linguali anteriori, laterali, posteriori del corpo e posteriori della base. Tutte le ghiandole linguali sono tubuloacinose composte e hanno secrezione sierosa, mucosa, oppure mista. Le ghiandole anteriori, a secrezione mista, si trovano nella sottomucosa della faccia inferiore del corpo e, più profondamente, tra i fasci del muscolo stiloglosso e longitudinale inferiore. I loro dotti si aprono soprattutto lungo le pieghe fimbriate e ai lati del frenulo. Le ghiandole laterali, a…
Invalidità civile
L’invalidità civile è una forma di assistenza sociale erogata dallo Stato che prevede benefici economici e non economici e che non è subordinata al versamento di contributi previdenziali; è quindi valida per tutti i cittadini. Più nello specifico, l'invalidità civile è la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit psichico o intellettivo, della vista o dell'udito non riconducibile a causa di guerra, di lavoro o di servizio. In linea generale l'invalidità viene espressa in termini percentuali, tranne per sordità e sordomutismo.
Recettori istaminergici (o dell’istamina)
I recettori istaminergici (o dell’istamina) sono recettori a 7 segmenti transmembrana legati alle proteine G; sono classificati in H1, H2, H3 e H4. I recettori H1 sono accoppiati a proteine Gq ed agiscono con un aumento del calcio intracellulare tramite attivazione della fosfolipasi C. La loro attivazione da parte dell’istamina o di sostanze istamino-mimetiche determina una vasodilatazione, pur essendoci un aumento del calcio intracellulare, perché non sono localizzati a livello delle miocellule lisce ma a livello delle cellule endoteliali. L’istamina provoca l’aumento del calcio che attiva la nitrossido-sintasi con la formazione del nitrossido (NO) che funziona da mediatore perché diffonde nello strato muscolare ove attiva la guanilato-ciclasi con formazione di…