• Medicina legale

    Raffreddamento cadaverico

    Il raffreddamento cadaverico rientra tra i fenomeni cadaverici consecutivi. Con la morte cessa la termoregolazione, che mantiene la tempe­ratura interna corporea attorno ai 37 °C, ed essendo poco significativa la termogenesi conseguente alle residue attività cellulari, il corpo comincia a perdere calore, andando ad uniformarsi alla temperatura ambiente. Si tratta di un decremento che è influenzato da molte­plici fattori, che possono essere distinti in: Fattori intrinseci: età, quantità di adipe, sviluppo della massa corporea, causa e modalità della morte. Fattori estrinseci: temperatura ambientale, umidità, ventilazione, presenza o meno di indumenti, qualità degli indumenti che ricoprono il corpo, presenza di mezzi più o meno isolanti (come coperte), posizione del cadavere (ad…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo sottoscapolare

    Il muscolo sottoscapolare è innervato dai nervi sottoscapolari (C5-C6). La sua azione determina adduzione e rotazione interna del braccio e svolge un ruolo di stabilizzazione sull’articolazione scapolo-omerale. Si trova nella fossa sottoscapolare; è appiatti­to e ha contorno triangolare. Origina dal fondo della fossa sot­toscapolare e manda fasci convergenti in alto e lateralmente; questi fasci passano sotto al pro­cesso coracoideo, davanti all’articolazione della spalla e si vanno a inserire sulla piccola tuberosità dell’omero. La faccia posteriore del musco­lo appoggia sulla fossa sottoscapolare. La faccia anteriore è in rapporto con il muscolo dentato anteriore e con il fascio vascolonervoso dell’a­scella. Il tendine di inserzione aderisce poste­riormente alla capsula dell’articolazione della spalla. Articolo…

  • Senza categoria

    Articolazioni interfalangee

    Le articolazioni interfalangee riuniscono tra loro le falangi che formano lo scheletro delle dita e appartengono tutte al tipo dei ginglimi angolari. Sono in numero di due nelle ultime quattro dita; nel pollice, dove si hanno due falangi, si ha una sola articolazione interfalangea. I movimenti consentiti dalle articolazioni interfalangee sono di flesso-estensione, più marcati per la giunzione tra la 1a e la 2a falange che tra la 2a e la 3a.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Siti di legame del recettore GABA A

    Sei sono i siti di legame del recettore GABA A per molecole endogene o esogene che possono modulare in maniera positiva o negativa l’attività del GABA; questi domini di legame includono siti localizzati all’interno o vicini al canale al cloro. Per il GABA ci sono due siti localizzati sulle due subunità β. Oltre al neurotrasmettitore, su questi siti si legano anche agonisti e antagonisti di questi recettori. Per le benzodiazepine, che sono farmaci che facilitano la trasmissione inibitoria potenziano l’azione del GABA (solo quando quest’ultimo è anche presente), il sito recettoriale è parte integrante del complesso canale al cloro-recettore GABAA. Di questo sito fanno parte due residui aminoacidici localizzati sulla…

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Mezzi di fissità del pene

    Il pene è mantenuto fisso nella sua sede da un apparato sospensore costituito dal legamento fundiforme e dal legamento sospensore. Il legamento fundiforme è una dipendenza della linea alba dell'addome e origina circa 5 cm al di sopra della sinfisi pubica, sotto forma di un fascio fibroelastico; si porta quindi in basso e, raggiunto il dorso del pene, si sdoppia in due lamine che circondano il pene aderendo alla sua fascia. Si ricostituisce nuovamente come lega­mento unico sulla faccia ventrale dell'organo per prolungarsi nel setto scrotale.

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Vasi e nervi dello scroto

    Learterie per lo scroto derivano dalle arterie pudende esterne e perineali superficiali; agli strati più interni della parete si distribuiscono anche le ultime diramazioni delle arterie spermatiche esterne (o cremasteriche o funicolari), rami delle arterie epigastriche inferiori. Le vene formano nella parete scrotale una ricca rete dalla quale originano tronchi che, se­guendo a ritroso le arterie, si scaricano nelle ve­ne grandi safene o nelle vene femorali e nelle ve­ne pudende interne. I linfatici, anch'essi assai numerosi, fanno ca­po ai linfonodi inguinali superficiali, prevalen­temente a quelli del gruppo supero-mediale.

  • Biologia

    Cellula eucariotica

    Le cellule eucariotiche, che rappresentano le cellule del nostro organismo, sono caratterizzate da un complesso sistema di membrane che, oltre a separare l’ambiente cellulare dal mezzo esterno, concorre a definire morfologicamente la regione nucleare e suddivide il citoplasma in compartimenti distinti detti organelli. Come per le cellule procariotiche, anche nelle cellule eucariotiche la membrana plasmatica (o plasmalemma) è implicata nell’importante funzione di trasporto, svolta da proteine che formano canali nella membrana stessa.

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Appendice dell’epididimo

    L’appendice dell’epididimo è una formazione rotondeggiante o piriforme, talvol­ta duplice, collegata da un sottile peduncolo alla testa dell’epididimo. Ha un diametro di 1-2 mm e contiene una o più cavità colme di un liquido trasparente e deli­mitate da epitelio cilindrico semplice, talvolta cigliato. L’appendice dell’epididimo viene considerata come il residuo dell’estremità a fondo cieco del dotto mesonefrico (di Wolff). Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Up-regulation

    L’up-regulation è il fenomeno opposto alla down-regulation. È un aumento dell’attività recettoriale indotto dal trattamento con un antagonista. Si può avere quando il recettore non viene esposto al proprio neurotrasmettitore non solo per l’impiego di antagonisti competitivi che impediscono al neurotrasmettitore di legarsi con il recettore, ma anche in altri eventi come la denervazione; quando si denerva un muscolo e i recettori non vengono esposti al neurotrasmettitore, a livello postsinaptico si ha un aumento del numero dei recettori soprattutto nella regione extragiunzionale. Questi nuovi recettori possono avere una composizione in subunità che è diversa dalla composizione in subunità dei recettori classici addensati a livello della placca neuromuscolare. Si possono avere…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo dentato posteriore inferiore

    Insieme al muscolo dentato posteriore superiore costituisce i muscoli spinocostali. Il muscolo dentato posteriore inferiore è innervato da un ramo del nervo toracodorsale (C6-C8) e da rami intercostali (T9-T11). Contraendosi, abbassa le coste; è pertanto, un muscolo espiratorio. Ha origine dal foglietto posteriore della fascia lombodorsale, a livello dei processi spinosi delle ultime due vertebre toraciche e delle prime tre lombari; il muscolo si suddivide in quattro digitazioni carnose che si portano in alto e si inseriscono al margine inferiore e alla faccia esterna delle ultime quattro coste.