• Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo abduttore del 5° dito del piede

    Il muscolo abduttore del 5° dito del piede è il più su­perficiale dei muscoli plantari laterali del piede.  È innervato dal nervo plantare laterale (S1-S2) e con la sua azione flette e abduce il 5° dito. Origina dal processo la­terale della tuberosità del calcagno, dalla fascia plantare e dal setto intermuscolare che lo separa dal flessore breve delle dita. Di qui i fasci si portano in avanti, seguendo il margine lateraledel piede e vanno a terminare su un tendine che prende inserzione alla tuberosità del 5° osso metatarsale e alla base della falange prossimale del 5° dito.

  • Medicina legale

    Percosse

    Il reato di percosse è disciplinato dall'articolo 581 del Codice Penale che sancisce che chiunque percuota taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o della mente è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a 6 mesi o con la multa fina a euro 309. È questo un reato caratterizzato da una condotta di violenza fisica su parti corporee altrui, atto diretto a ledere l'integrità fisica (un calcio, uno schiaffo, ecc. sono tutti atti diretti a ledere) ma che non deve provocare una malattia nel corpo o della mente; in caso contrario si configura il reato di lesione personale.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso sacro

    L’osso sacro è un unico osso derivante dalla fusione di cinque segmenti primitivi (vertebre sacrali), che fa seguito al segmento lombare della colonna vertebrale; con il coccige e con le due ossa dell’anca forma il bacino. Il sacro ha la forma di una piramide quadrangolare con base in alto e apice in basso. Nell’osso sacro si considerano una faccia anteriore, una posteriore, due laterali, una base (in alto) e un apice (in basso). La faccia anteriore è concava e volge in avanti e in basso; presenta, nella sua parte di mezzo, quattro linee trasversali che indicano la saldatura (sinostosi) tra i corpi delle cinque primitive vertebre sacrali. A lato delle…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo coracobrachiale

    Il muscolo coracobrachiale è innervato dal nervo muscolocutaneo (C6-C7) che lo attraversa obliquamente. Contraendosi, flette e adduce il braccio. Si trova medial­mente e profondamente al capo breve del muscolo trici­pite brachiale.Origina, insieme a quest’ultimo, dall’apice del processo cora­coideo della scapola e si porta in basso per inserirsi al terzo medio della faccia antero-mediale dell’omero. Si mette anteriormente in rapporto con il deltoide, con la parte laterale del grande pettorale e con il capo breve del muscolo bicipite brachiale. Posteriormente è in relazione con i tendini del grande dorsale, del grande rotondo e del sottoscapola­re. Lateralmente entra in contatto con il capo breve del bicipite e medialmente con il fascio vascolonervoso…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Tipi di ricetta medica

    A seconda della natura del principio attivo prescritto, del suo dosaggio, delle vie di somministrazione, delle finalità d’uso di tipo terapeutico, le ricette mediche possono essere distinte in: Ricetta ripetibile (RR). Ricetta non ripetibile (RNR), ossia da rinnovarsi volta per volta. Ricetta limitativa (RL). Ricetta ministeriale a ricalco. Tutte queste ricette sono sottoposte a differente regime normativo e sono assoggettate a leggi dello stato; l’errore è passibile di denuncia. Articolo creato il 2 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Consigliati,  Dott. Tiziano Cornegliani

    Come scrivere testi di medicina

    La terminologia medica è materia vastissima: si calcola che un dizionario specialistico moderno possa accogliere oltre 150.000 lemmi, grosso modo tanti quanti quelli che si trovano in un vocabolario della lingua italiana. Molto spesso su questi termini c’è confusione, quando invece la scienza ha bisogno di precisione ed esattezza, princìpi cui vuole rispondere questo testo. Il manuale è anche una guida per tutti coloro che scrivono di medicina: dai medici che devono pubblicare i loro articoli sulle più autorevoli riviste scientifiche, ai traduttori di testi di medicina, ai giornalisti scientifici, ai redattori di case editrici. Apre il manuale una sezione sui fondamentali dell’italiano per evitare errori, cui segue una sezione…

  • Attualità,  GVM

    Ospedale San Carlo di Nancy tra i Top 3 in Europa per casistica triennale di impianti robotici al ginocchio

    L’ospedale romano è inoltre il primo centro in Italia per numero di procedure di impianti protesici monocompartimentali. Con circa 500 interventi eseguiti nel triennio 2019-2022 con l’impiego del sistema robotico Navio, di cui 200 solo nel 2022, l’Ospedale San Carlo di Nancy si conferma tra i primi 3 ospedali in Europa per casistica triennale di impianti robotici al ginocchio e al primo posto in Italia per numero di procedure UKA robot assistite (Unicompartmental Knee Arthroplasty – protesi monocompartimentale del ginocchio). Con una media di 8 interventi al giorno, la struttura romana si riconferma nella top 3 del report regionale del Lazio per numero di protesi al ginocchio (fonte: P.Re.Val.E. Lazio 2022). Risultati straordinari, se…

  • Attualità,  GVM

    Tecnica TMR per aiutare il cervello nel controllo del braccio bionico

    Utilizzata a Maria Cecilia Hospital, a Cotignola in Romagna, pone le basi neuro-muscolari per l’impianto della protesi La protesica offre una nuova speranza per le persone che hanno subito un’amputazione dell’arto superiore a causa di patologie o eventi traumatici. Con l’evoluzione della tecnologia e dei materiali, le protesi sono diventate sempre più performanti, ma indossare una protesi non è semplice come accendere una luce. È importante tenere in considerazione che, oltre al design e alla funzionalità, ci sono anche aspetti come la “connessione elettrica” e la corretta “configurazione” della protesi per garantire un utilizzo efficace e confortevole. Infatti l’uso corretto di una protesi richiede un lungo processo di preparazione e…

  • Articolo sponsorizzato

    Crema notte: perché la pelle non dorme mai

    La notte porta consiglio: è il momento migliore per il riposo ma anche per prendersi cura della pelle con i trattamenti che richiede. La quiete e il buio sono il momento ideale per permettere alla pelle di rigenerarsi dopo una lunga giornata all’esterno tra smog e stress personali e atmosferici. È il momento in cui il corpo si riposa e si rigenera, dentro e fuori: è il momento del ricambio e del rinnovo cellulare, fondamentale per la salute della pelle; è il momento migliore per applicare sostanze che penetrano meglio in profondità grazie al buio e alla calma, come alcuni principi attivi (vitamine, antiossidanti) e per usare prodotti che aiutino…