Cartilagini aritenoidi
Le cartilagini aritenoidi sono due piccole cartilagini poste nella parte superiore e posteriore della laringe, ai lati della linea mediana; esse poggiano sulle faccette articolari aritenoidee della lamina della cartilagine cricoide e risultano mobilissime in quanto ricevono l'attacco di numerosi muscoli. Hanno forma di piramide triangolare, con la base in basso e l'apice in alto. In ognuna delle cartilagini aritenoidi si distinguono una base, tre facce e un apice.
Muscolo cricotiroideo (o tensore delle corde vocali)
Il muscolo cricotiroideo (o tensore delle corde vocali) è un muscolo intrinseco della laringe, posto nella parte inferiore della faccia antero-laterale di quest’ultima. Questo muscolo, prendendo punto fisso sulla cartilagine tiroide, spinge in dietro la cartilagine cricoide e le cartilagini aritenoidi; se invece prende punto fisso sulla cartilagine cricoide, porta in basso e in avanti la cartilagine tiroide. In entrambi i casi tende i legamenti vocali ed è perciò denominato anche muscolo tensore delle corde vocali.
Epitelio pseudostratificato (o pluriseriato)
L’epitelio pseudostratificato (o pluriseriato) è in realtà composto da un unico strato di cellule di altezza variabile ma che poggiano tutte sulla membrana basale; alcune cellule raggiungono la superficie libera mentre le altre si arrestano a livelli inferiori di modo che i nuclei si trovano ad altezza diversa, dando l’impressione che si tratti di un epitelio a più strati di cellule. L’epitelio pluriseriato può essere non ciliato o ciliato. Il primo è presente nell’uretra maschile, nel condotto deferente, nell’epididimo e nei grossi condotti escretori di alcune ghiandole. Il secondo si trova nelle mucose dell’apparato respiratorio. Articolo creato il 27 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo flessore lungo dell’alluce
Il muscolo flessore lungo dell'alluce è il più laterale dei muscoli dello strato profondo della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L5-S1). Con la sua azione, flette l'alluce e concorre alla flessione delle altre dita e alla flessione plantare del piede.
Muscolo piccolo retto posteriore della testa
Il muscolo piccolo retto posteriore della testa è innervato dal nervo sotto occipitale e contraendosi estende la testa. Ha origine dal tubercolo posteriore dell’atlante e s’inserisce alla squama occipitale, al di sotto del terzo mediale della linea nucale inferiore. È ricoperto dal muscolo semispinale della testa e da parte del muscolo grande retto posteriore della testa; si addossa alla membrana atlo-occipitale posteriore. Articolo creato il 23 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Legamento palmare del carpo
Il legamento palmare del carpo ha forma quadrilatera e si trova al di sopra dell’articolazione radiocarpica; prosegue in alto nella fascia antibrachiale e in basso nel legamento trasverso del carpo. Articolo creato il 16 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli scaleni
I muscoli scaleni sono innervati dai rami dei plessi cervicale e brachiale (C3-C8). Contraendosi, elevano le prime coste e inclinano lateralmente la colonna vertebrale. Si trovano profondamente nella regione laterale del collo e si distinguono in anteriore, medio e posteriore. Il muscolo scaleno anteriore origina dai tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali, dalla 3a alla 6a, e termina al tubercolo dello scaleno, sulla parte anteriore della faccia superiore della 1a costa. Il muscolo scaleno medio si distacca dai tubercoli anteriori dei processi trasversi di tutte le vertebre cervicali, escluso l’atlante, al di dietro delle origini dello scaleno anteriore; termina sulla faccia superiore della 1a costa dietro al solco…
Sostanza intercellulare (o matrice)
L’abbondante sostanza intercellulare (o matrice) della cartilagine ialina è allo stato di gel compatto ed appare omogenea al microscopio ottico. Al microscopio elettronico appare costituita da due componenti: fibre collagene e sostanza fondamentale amorfa ricca in proteoglicani. Le fibre collagene non sono visibili al microscopio ottico perché sono mascherate dalla sostanza fondamentale che ha lo stesso indice di rifrazione. La loro presenza, però, può essere dimostrata digerendo la matrice amorfa con tripsina o con alcali diminuiti. Le fibrille collagene non sono raccolte in fasci come nel tessuto connettivo lasso e compatto, ma formano un delicato reticolo; hanno diametro di 10-20 nm e la caratteristica striatura periodica di 64-70 nm. Le…
Vene profonde dell’arto superiore
Le vene profonde dell’arto superiore, in genere doppie, corrispondono alle rispettive arterie e ai loro rami collaterali di cui sono satelliti e hanno eguale denominazione. Nascono, nella mano, come vene metacarpiche dorsali e palmari che affluiscono alle arcate venose superficiali e profonde; proseguono, nell’avambraccio, con due vene ulnari e due vene radiali che, all’altezza del gomito, confluiscono per formare le due vene brachiali, satelliti dell’arteria omonima. Raccolgono il sangue refluo dai territori profondi dell’arto superiore. Contraggono anastomosi con le vene superficiali e sono largamente provviste di valvole. Nella vena brachiale mediale sbocca la vena basilica. Articolo creato il 26 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Tessuto adiposo bruno (o multiloculare)
Il tessuto adiposo bruno (o multiloculare) è scarso nell’uomo e non assume grande importanza nell’economia dell’organismo dato che la sua quantità non dipende dallo stato nutrizionale dell’organismo (a differenza del tessuto adiposo bianco). Ha un colore variabile dal marrone chiaro al rosso mattone, dipendendo dalla presenza di pigmenti. Come per il tessuto adiposo bianco, i lipidi che lo costituiscono sono una miscela di trigliceridi. È molto sviluppato negli animali ibernanti in cui serve a produrre calore al momento del risveglio.