Età e risposta farmacologica
L’età del paziente può giocare un ruolo importante nella risposta ad alcuni farmaci, soprattutto quando ci si riferisce ai pazienti pediatrici e ai pazienti geriatrici. Nei pazienti pediatrici, nei casi in cui non siano stati svolti studi clinici specifici sul dosaggio pediatrico, può essere rischioso cercare di adattare la dose dell’adulto al neonato o al bambino utilizzando come parametri di riferimento il peso o la superficie corporea, senza prendere in considerazione altri aspetti funzionali. Ad esempio: Nel paziente pediatrico si possono osservare differenze significative delle funzioni digestive rispetto all’adulto, con conseguente variabilità nell’assorbimento dei farmaci. Ciò avviene perché durante le prime settimane di vita la peristalsi è irregolare, lo svuotamento…
Istigazione al suicidio
L'istigazione al suicidio è un reato previsto dall'articolo 580 del Codice Penale che sancisce che chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da 5 a 12 anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni sempre che dal tentativo di suicido derivi una lesione personale grave o gravissima. Nondimeno, se la persona suddetta è minore degli anni 14 o comunque è priva della capacità d'intendere o di volere, si applicano le disposizioni relative all'omicidio (artt. 575-577 c.p.).
Ventricolo destro
Il ventricolo destro ha una capacità di circa 200 ml e presenta la forma di una piramide triangolare, con una parete anteriore che corrisponde alla maggior parte della faccia sterno-costale del cuore, una parete postero-inferiore appiattita, che costituisce laporzione destra, meno estesa, della faccia diaframmatica, e una parete mediale (o settale), formata dal setto interventricolare che sporge in cavità; la base della piramide presenta due orifizi (od ostii), uno venoso (o atrio-ventricolare), situato in dietro e a destra, e uno arterioso (o polmonare), posto in avanti e a sinistra, attraverso i quali il ventricolo comunica rispettivamente con il soprastante atrio destro e con il tronco polmonare.
Struttura del condotto eiaculatore
La parete dei condotti eiaculatori, piuttosto sottile, è formata dalle tonache mucosa, muscolare e avventizia. La tonaca mucosa, di colorito giallastro, presenta una superficie interna anfrattuosa con infossamenti più o meno profondi, separati da creste irregolari. L’epitelio di rivestimento è cilindrico, semplice nel fondo delle fossette, stratificato in corrispondenza delle pieghe; le cellule epiteliali, dotate di attività secretoria e contenenti granuli di pigmento giallastro, presentano i medesimi caratteri di quelle dell’ampolla deferenziale e delle vescichette seminali. In vicinanza dello sbocco nell’uretra questo epitelio può essere sostituito da epitelio di transizione. La lamina propria, molto sottile, è ricca di fibre elastiche. La tonaca muscolare è ridotta, specialmente nella porzione terminale dei…
Acidificazione cadaverica
L’acidificazione cadaverica rientra tra i fenomeni cadaverici consecutivi. Nell’organismo vivente i tessuti e i liquidi hanno reazione leggermente alcalina; nel cadavere, invece, la reazione dei liquidi e dei tessuti diviene nettamente acida a causa dell’accumulo di acido lattico provocato dalla cessazione dei meccanismi ossido-riduttivi a livello cellulare. L’acidità cadaverica cessa col sopraggiungere della putrefazione, la quale provoca l’alcalinità dei tessuti. L’acidificazione è ritardata dalla bassa temperatura e favorita da quella elevata.
Anello tendineo comune (di Zinn)
L’anello tendineo comune (di Zinn) è un piccolo tendine nastriforme, ad anello, che s’inserisce nel fondo dell’orbita circoscrivendo il foro ottico e l’estremità mediale della fessura orbitaria superiore. Dal suo margine periferico si dipartono, sotto forma di lamine fibrose, i tendini di origine dei 4 muscoli retti. Lo spazio da esso circoscritto viene diviso in due parti da un setto fibroso: la parte supero-mediale, corrispondente al foro ottico, dà passaggio al nervo ottico e all’arteria oftalmica; la parte infero-laterale, in rapporto con l’estremità mediale della fessura orbitaria superiore, dà passaggio ai nervi oculomotore, nasociliare, abducente e alla vena oftalmica superiore. In corrispondenza della linea di inserzione sull’osso, l’anello tendineo prende…
Vasi e nervi della faringe
La principale arteria per la faringe è la faringea ascendente, ramo della carotide esterna; altri rami provengono dalla palatina ascendente e dalla tiroidea superiore (rami della carotide esterna). Le vene sono organizzate in due plessi intramurali, uno superficiale e uno profondo. Questi plessi sono drenati da numerose vene faringee che, a diversa altezza, sono affluenti della giugulare interna. I linfatici, che formano una rete nella lamina propria della mucosa e un’altra nella tonaca muscolare, si riuniscono poi in diversi collettori che vengono distinti in posteriori, laterali e antero-inferiori. I linfatici posteriori vanno ai linfonodi cervicali profondi, satelliti della vena giugulare interna. I linfatici laterali vanno ai linfonodi cervicali profondi che…
Fase di gel (o cristallina) delle membrane
Le membrane, grazie alla loro struttura in doppio strato fosfolipidico, hanno due caratteristiche fondamentali. I doppi strati vanno incontro a transizione di fase, un fenomeno per cui possono “fondere” o “congelare” al di sopra o al di sotto di determinate temperature. A temperature superiori alla fase di transizione, i fosfolipidi si trovano in uno stato altamente fluido. La completa funzionalità delle membrane è mantenuta solo al di sopra della transizione di fase. La transizione di fase di un doppio strato fosfolipidico deriva da un’alterazione nell’impacchettamento e nella mobilità dei fosfolipidi indotta da variazioni di temperatura. A basse temperature, le catene aciliche dei fosfolipidi del doppio strato sono strettamente impacchettate e…
Fisiologia del sistema nervoso
La fisiologia del sistema nervoso è la branca della fisiologia che studia i meccanismi responsabili della regolazione delle funzioni del sistema nervoso. Articolo creato l’11 aprile 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Articolazioni metacarpo-falangee
Le articolazioni metacarpo-falangee si svolgono tra i capitelli delle ossa metacarpali e le basi delle prime falangi. Esse possiedono un’ampia libertà di movimento particolarmente nella flessione e nell’estensione; più ridotte risultano le possibilità di abduzione, adduzione e rotazione. I movimenti dell’articolazione metacarpo-falangea del pollice sono più limitati.