Struttura dell’iride
Per quel che concerne la struttura, nell’iride si susseguono, dall’avanti all’indietro, i seguenti strati: endotelio, stroma, parte iridea della retina. L’endotelio irideo, rappresentato da uno strato semplice di cellule appiattite, riveste la faccia anteriore dell’iride ed è in continuazione con lo strato endoteliale della cornea. Spesso il rivestimento endoteliale manca nelle profondità delle cripte apparendo così discontinuo. Lo stroma irideo è formato da un intreccio di sottili fibre collagene, da rare fibre elastiche, fibrociti, cellule pigmentate e macrofagi. Nel contesto dello stroma, in corrispondenza del margine pupillare dell’iride, è presente un anello di fibrocellule muscolari lisce che costituisce il muscolo sfintere della pupilla. La parte iridea della retina riveste la…
Fisica medica
L’obiettivo della fisica è quello di descrivere i fenomeni, la loro evoluzione e le leggi naturali che li governano, per mezzo di formule matematiche. Il contenuto di queste formule è costituito generalmente da entità misurabili, cioè da grandezze, il cui valore può essere espresso mediante un numero e tale numero può essere determinato sperimentalmente con opportuna strumentazione. Come affermava W. T. Kelvin, “Se si può misurare ciò che è oggetto di un discorso ed esprimerlo con un numero, allora si sa qualcosa di questo oggetto; ma se non si può misurarlo, le conoscenze a suo riguardo si riducono a ben poca cosa”.
Zone metafisarie
Dopo la comparsa del centro primario di ossificazione nel centro della diafisi, il processo di ossificazione condrale si estende alle due estremità della diafisi. La zona di transizione tra disco epifisario e diafisi, dove la cartilagine è gradualmente sostituita dall’osso, è denominata metafisi. L’osso che si forma nel centro diafisario primario e nelle metafisi ha una struttura trasecolare ed è denominato osso spugnoso primario; è costituito da trabecole irregolari che circoscrivono ampie cavità longitudinali (spazi midollari primitivi) derivanti da lacune cartilaginee confluenti ed occupate da midollo osseo e vasi sanguigni.
Vena circonflessa iliaca profonda
La vena circonflessa iliaca profonda, doppia in gran parte del suo decorso, segue l’arteria omonima circondandola a plesso. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Classificazione dei recettori di membrana (o di superficie)
In base alla loro struttura, ai meccanismi di attivazione e di trasduzione del segnale, i recettori di membrana possono essere classificati in: Canali ionici; in base al meccanismo di apertura si distinguono in: Voltaggio-dipendenti. Ligando-dipendenti (o recettori-canale). Dipendenti da deformazione meccanica; sono canali attivati da stimoli meccanici di distensione o stiramento (ad esempio il canale del Na+ del corpuscolo del Pacini o i canali del K+ delle cellule cigliate). Recettori accoppiati a proteine G; di questi fanno parte: Recettore colinergico muscarinico. Recettori adrenergici. Recettori dopaminergici (o della dopamina). Recettori serotoninergici (o della serotonina). Recettore B del GABA. Recettori metabotropici del glutammato. Recettori purinergici P1 dell’adenosina. Recettori istaminergici (o dell’istamina). Recettori…
Lamina quadrigemina
La lamina quadrigemina rappresenta la parte dorsale del mesencefalo. Si continuna con la parte ventrale di quest’ultimo, rappresentata dai peduncoli cerebrali, senza una vera e propria interruzione. S’individua rispetto ai peduncoli cerebrali mediante un piano frontale passante per l’acquedotto mesencefalico (di Silvio). È nascosta in profondità tra il cervelletto e gli emisferi cerebrali, rivolta verso il contorno posteriore del foro ovale (di Pacchioni) del tentorio del cervelletto. Presenta una lunghezza di 12-15 mm e una larghezza di 22-25 mm. La lamina quadrigemina confina inferiormente con i due peduncoli cerebellari superiori, da cui è separata per l’interposizione di un solco trasversale nel quale, da ciascun lato, fa emergenza il nervo trocleare…
Eutanasia
L’eutanasia (letteralmente “buona morte”) consiste nel provocare la morte di una persona per motivi di pietà, con lo scopo di evitare che continui a soffrire. Ciò che anima il soggetto è quindi uno spirito positivo, solidaristico, rivolto nei confronti di persone che non possono guarire e che vivono con sofferenza quel poco di vita che loro resta. Si distinguono due tipi di comportamento, attivo e passivo, che a loro volta si trasfondono in altrettanti modelli di eutanasia: L’eutanasia attiva, che consiste nell’attuare od omettere interventi terapeutici per determinare la morte del paziente per motivi di pietà, è respinta dal codice deontologico (Articolo 17: “Il medico, anche su richiesta del malato,…
Specializzazioni della superficie laterale
Le cellule epiteliali non giungono in contatto diretto tra loro, ma sono sempre separate da un sottile interstizio di 10-30 nm. Gli interstizi cellulari sono occupati da glicosaminoglicani e glicoproteine che corrispondono ai rivestimenti esterni (glicocalice) delle cellule epiteliali. Nello spazio intercellulare circolano i liquidi interstiziali che provvedono agli scambi metabolici e gassosi tra l’epitelio, che è privo di vasi, e la rete capillare distribuita nel sottostante o circostante tessuto connettivo.
Endostio
L’endostio è una sottile lamina di cellule pavimentose che riveste le cavità midollari (sia nelle diafisi delle ossa lunghe sia nell’osso spugnoso) nonché tutte le altre cavità dell’osso (canali di Havers e di Volkmann). È formato da un singolo strato di cellule che durante lo sviluppo e la crescita sono osteoblasti attivi con funzione osteoformativa e si trasformano in osteoblasti quiescenti o cellule osteoprogenitrici con potenzialità osteogeniche nell’adulto. Articolo creato il 3 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sottob il titolo.
Cartilagine epiglottide
La cartilagine epiglottide, impari e mediana, è posta sopra la cartilagine tiroide, dietro all'osso ioide e forma lo scheletro di una piega rivestita di mucosa che separa la radice della lingua dalla cavità laringea.