• Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Fasci del cordone posteriore del midollo spinale

    I fasci del cordone posteriore del midollo spinale, fatta eccezione del fascio fondamentale posteriore che è un fascio a funzione associativa intersegmentale, sono fasci sensitivi costituiti dalle fibre radicolari posteriori di grosso calibro, nate dai neuroni a T dei gangli spinali omolaterali. Tali fibre infatti, entrate nella zona radicolare del midollo spinale si dividono ciascuna in un ramo ascendente ed uno discendente, che passano poi nel cordone posteriore del midollo spinale. Qui, i rami ascendenti formano due grossi fasci: il fascicolo gracile (di Goll) ed il fascicolo cuneato (di Burdach), che salgono all’encefalo recando gli impulsi della sensibilità tattile epicritica e della sensibilità propriocettiva cosciente del tronco e degli arti;…

  • Citologia

    Cellule C (o parafollicolari)

    Le cellule C (o parafollicolari) possono essere situate fra i tireociti (o cellule follicolari), nel contesto della parete follicolare, senza peraltro raggiungere il lume del follicolo, oppure sono riunite in piccoli gruppi nello stroma interfollicolare. Sono responsabili della produzione di calcitonina, un ormone polipeptidico ad azione ipocalcemizzante, che inibisce la liberazione di sali minerali e in particolare di calcio da parte del tessuto os­seo e ha quindi un'azione antagonista a quella del paratormone (secreto dalle ghiandole paratiroidi). Le cellule parafollicolari possono captare precursori della serotonina (o 5-idrossitriptamina) e prendono quindi parte al metabolismo delle amine biogene.

  • Medicina legale

    Modalità d’indagine del sopralluogo medico-legale

    Le indagini di sopralluogo medico-legale dovranno limitarsi a un’accurata descrizione; quando vi è il rischio di modificazioni le indagini dovranno arrestarsi e dovrà essere avvertito sempre il Pubblico Ministero, a meno che non vi sia la certezza o il rischio imminente di alterazioni dei reperti che imponga una loro immediata acquisizione (ad esempio, prelievo di tracce ematiche situate in un luogo aperto e non riparabili in caso di pioggia imminente, ovvero il rilievo della tempera­tura ambientale e rettale di un cadavere, che deve essere il più precoce possibile) al fine di acquisire dati importantissimi senza correre il rischio di nullità.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria brachiale

    L’arteria brachiale è l'arteria principale del braccio. Si estende dal margine inferiore del muscolo grande pettorale alla piega del gomi­to dove, all'altezza del processo coronoideo del­l'ulna, termina dividendosi nelle arterie radiale e ulnare. Decorre medialmente all'omero nel solco situato lungo il margine mediale dei muscoli coracobrachiale e bicipite. Nel discendere, si sposta verso la linea mediana cosicché, a livello della piega del gomito, è situata nel punto di mezzo tra epicondilo ed epitroclea.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo platisma

    Il muscolo platisma è un muscolo pellicciaio che presenta derivazione e innervazione analoghe a quelle dei muscoli mimici. È innervato dal ramo cervicale del nervo faciale; con la sua azione tende la cute del collo e abbassa la mandibola. È accolto in uno sdoppiamento della fascia superficiale del collo, tra due strati del pannicolo adiposo sottocutaneo. Ha inizio a livello della 2a costa e della superficie anteriore della spalla e si suoi fasci si dirigono in alto e medialmente per inserirsi alla cute della regione masseterina, della commessura labiale e alla faccia esterna del corpo della mandibola. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il tirolo.

  • Senza categoria

    Cheratinociti

    I cheratinociti rappresentano le cellule principali della cute. Sono elementi cubici o prismatici che hanno l’asse maggiore perpendicolare alla giunzione dermoepidermica. Il loro nucleo è allungato e il citoplasma presenta un elevato grado di basofilia. Nel citoplasma, accanto ai comuni organuli, si trova una variabile quantità di melanina sotto forma di fini granulazioni, per lo più addensate al livello del polo nucleare superficiale. Subiscono un’ordinata e progressiva sequenza di trasformazioni da elementi a intensa attività mitotica e metabolica a lamine inerti cheratinizzate.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Fattori che influenzano l’escrezione dei farmaci col latte

    I fattori che influenzano l’escrezione attraverso il latte materno sono: Caratteristiche del farmaco: pKa (ionizzazione al pH del latte). Solubilità nell’acqua e nei lipidi. Legame con le proteine plasmatiche e del latte. Peso molecolare. Caratteristiche del trattamento e cinetica del farmaco: Dose del farmaco, frequenza e via di somministrazione. Velocità di eliminazione. Tipo e caratteristiche dei metaboliti. Caratteristiche del latte: Composizione (acqua, proteine, grassi). pH. Caratteristiche delle ghiandole mammarie: Flusso sanguigno. Capacità di cessione al latte. Meccanismi di trasporto attivo. Biotrasformazione del farmaco e suo eventuale riassorbimento. Caratteristiche del lattante: Quantità consumata ad ogni pasto. Comportamento nell’allattamento (incluso il tempo per ogni mammella). Regolarità degli intervalli tra i pasti. Relazione…

  • Istologia,  Sangue

    Compartimento emopoietico

    Il compartimento emopoietico interposto tra i seni vascolari e contenuto nelle maglie del reticolo è costituito, nel midollo emopoietico (o rosso), dai precursori e dalle forme mature delle 5 serie emopoietiche (eritrocitaria, granulocitaria, megacariocitaria, monocitaria, linfocitaria), nonché dalle cellule progenitrici staminali. Sono anche presenti i comuni elementi del tessuto connettivo, cioè mastociti, macrofagi, plasmacellule, adipociti, ecc..

  • Citologia

    Pneumociti

    Gli pneumociti sono le cellule che costituiscono l’epitelio che riveste gli alveoli polmonari. Si distinguono pneumociti di I e II tipo. Gli pneumociti di I tipo sono cellule appiattite il cui citoplasma si sol­leva, nella porzione che accoglie il nucleo, verso la cavità dell'alveolo. Il citoplasma è relativa­mente povero di organuli e può contenere vesci­cole di pinocitosi soprattutto nel versante che prospetta verso la membrana basale.