Muscolo obliquo superiore della testa
Il muscolo obliquo superiore della testa è innervato dal nervo sottooccipitale e con la sua azione estende e inclina la testa. Origina dal processo trasverso dell’atlante e si porta in alto e medialmente per inserirsi alla squama dell’occipitale, superiormente e lateralmente al muscolo grande retto. È situato tra il muscolo semispinale della testa e la membra atlo-occipitale posteriore. Articolo creato il 23 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Sovradosaggio
Le reazioni avverse (ADR) possono essere causate anche da sovradosaggio. Il sovradosaggio è distinto in assoluto e relativo. Il sovradosaggio assoluto consiste nella somministrazione di un farmaco a dosi eccessive per errore o a scopo suicida/omicida. Il maggiore o minore rischio dipende dall’indice terapeutico. Il sovradosaggio relativo o falso si verifica quando la dose di farmaco somministrata è compresa nel range terapeutico ma vi è un aumento delle sue concentrazioni plasmatiche. Ciò può essere causato da: Patologie epatiche che causano una riduzione dei meccanismi detossificanti con aumento dei livelli di farmaco biodisponibile. Patologie renali che riducono i meccanismi di escrezione. Ipoalbuminemia che determina un aumento della quota libera di farmaco.…
Fasce dei muscoli della spalla
Le fasce dei muscoli della spalla sono la fascia deltoidea, sovraspinata, infraspinata e sottoscapolare. La fascia deltoidea si sdoppia per avvolgere le due facce del muscolo deltoide; in avanti continua nella fascia pettorale, in dietro nella fascia infraspinata e in basso nella fascia brachiale. La fascia sovraspinata riveste la faccia superficiale del muscolo e si fissa sul contorno della fossa omonima. La fascia infraspinata ha un comportamento analogo alla precedente e prosegue in basso a rivestire i muscoli grande e piccolo rotondo. La fascia sottoscapolare si dispone sulla faccia anteriore del muscolo e si attacca ai contorni della fossa sottoscapolare. Articolo creato il 10 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto…
Vene cardiache anteriori
Le vene cardiache anteriori sono in numero variabile, risalgono dalla faccia sternocostale del ventricolo destro e si portano all’atrio destro nel quale sboccano direttamente mediante piccoli orifizi isolati. Il più voluminoso tra questi vasi è la vena piccola coronaria(o vena di Galeno) che può raggiungere direttamente l’atrio destro o sboccare nella vena cardiaca parva. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo quadrato del femore
Il muscolo quadrato del femore è uno dei muscoli esterni dell’anca; è innervato da un ramo collaterale del plesso sacrale (L4-S1). Agisce ruotando lateralmente il femore e contribuisce a stabilizzare l’articolazione dell’anca. È un muscolo quadrilatero che origina dalla superficie esterna della tuberosità ischiatica e s’inserisce a lato della cresta intertrocanterica del femore.Si pone anteriormente in rapporto con l’articolazione dell’anca e con il muscolo otturatorio esterno; posteriormente ad esso si trovano il muscolo grande gluteo e il nervo ischiatico. Articolo creato il 18 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Colon discendente
Il colon discendente fa seguito alla flessura sinistra e discende sino a livello della cresta iliaca di sinistra dove prosegue nel colon iliaco. Attraversa pertanto la regione addominale laterale di sinistra, dall’alto in basso, descrivendo una leggera curva a concavità mediale. Il peritoneo presenta una disposizione analoga a quella del colon ascendente; riveste cioè soltanto le facce anteriore, laterale e mediale dell’intestino, mancando nella faccia posteriore. Il colon discendente è in rapporto: Anteriormente, con le anse intestinali. Posteriormente, con il diaframma, con i muscoli quadrato dei lombi e trasverso dell’addome. Lateralmente, con la parete laterale dell’addome insieme alla quale delimita lo spazio parietocolico sinistro. Medialmente, con il margine laterale del…
Interazioni farmaceutiche
La somministrazione di due o più farmaci contemporaneamente è una pratica clinica sempre più frequente, finalizzata a migliorare il risultato terapeutico. Inoltre, le politerapie sono molto frequenti in pazienti anziani. L’interazione farmaceutica è quella combinazione che produce una risposta farmacologica diversa da quella ottenibile dalla semplice somma degli effetti dei due farmaci associati.
Struttura dell’organo di Corti
Struttura dell’organo di Corti L’organo di Corti rappresenta un territorio differenziato dell’epitelio di rivestimento del labirinto membranoso; esso risulta costituito dalle cellule di sostegno e dai recettori, le cellule acustiche, che sono cellule sensoriali secondarie. Le cellule di sostegno dell’organo di Corti sono i pilastri di Corti, le cellule di Deiters, di Hensen e di Claudius. I pilastri di Corti sono cellule alte, rigide, impiantate sulla zona tecta della membrana basilare, dove appaiono disposte su due file (una esterna e l’altra interna). Le due strie di pilastri sono orientate in modo tale da toccarsi alla loro base d’impianto; in tal modo vengono a delimitare una galleria (di Corti). In ciascun…
Linfonodi bronchiali
I linfonodi bronchiali sono numerosi e si trovano attorno alla trachea e ai bronchi principali dove costituiscono diversi raggruppamenti: linfonodi tracheobronchiali, della biforcazione tracheale e dell'ilo polmonare.
Muscolo stapedio
Il muscolo stapedio è innervato dal nervo faciale. Contraendosi, tira in dietro la testa della staffa, determinando così un leggero spostamento della base di questo ossicino verso il cavo del timpano. origina ed è contenuto nell’eminenza piramidale, piccolo rilievo osseo situato nella parte posteriore della parete mediale del cavo del timpano, in stretto rapporto con la parte discendente del canale faciale. Il tendine del muscolo stapedio esce dall’apice dell’eminenza piramidale e termina inserendosi nella parte posteriore della testa della staffa. Articolo creato il 7 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.