Muscolo flessore lungo delle dita del piede
Il muscolo flessore lungo delle dita del piede è il più mediale dei muscoli dello strato profondo della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L5-S1); insieme al muscolo della pianta del piede, flette le ultime quattro dita e concorre alla flessione plantare del piede. Origina dalla linea obliqua e dal terzo medio della faccia posteriore della tibia e dai circostanti setti intermuscolari. I fasci muscolari si portano in basso e, in corrispondenza del terzo inferiore della gamba, proseguono in un lungo tendine. Questo circonda in dietro il malleolo mediale e scorre nella doccia calcaneale mediale, mantenuto nella sua sede dal retinacolo dei muscoli flessori. Attraversa quindi la regione plantare del…
Metodo di Papanicolaou
Il metodo di Papanicolaou è una colorazione tricromia. Tale metodica ha il pregio di fornire un ottimo dettaglio della struttura nucleare e di conservare una sufficiente trasparenza del citoplasma, pur conferendogli particolari tonalità cromatiche. I passaggi da eseguire per effettuare la colorazione sono: Il vetrino passa in alcool a concentrazioni decrescenti fino ad acqua distillata. Si aggiunge ematossilina di Harris, per 2-8 minuti, che colora i nuclei in blu-viola. Si lava con acqua distillata e quindi con acqua di fonte per cui si scarica il colore in eccesso. Si passa in orange G per 5-6 minuti, quindi 2 passaggi in alcool 95% e per 5-8 minuti in colorante EA 50…
Arteria tiroidea superiore
L’arteria tiroidea superiore è un ramo collaterale della carotide esterna; origina all’altezza del grande corno dell’osso ioide e si dirige in basso e in avanti, fino a raggiungere l’apice del lobo omolaterale della ghiandola tiroide dove si risolve nei suoi rami terminali. All’origine è situata dietro il margine anteriore del muscolo sternocleidomastoideo; decorre quindi sotto il ventre superiore del muscolo omoioideo e i muscoli sternoioideo e sternotiroideo. Medialmente ha rapporto con il muscolo costrittore inferiore della faringe e con la laringe e incrocia il nervo laringeo superiore. Rami collaterali dell’arteria tiroidea superiore sono: L’arteria sottoioidea che decorre lungo il margine inferiore dell’osso ioide e si anastomizza con quella del lato…
Muscolo estensore proprio del mignolo
Il muscolo estensore proprio del mignolo è un muscolo epicondiloideo, quindi un muscolo posteriore superficiale dell’avambraccio. È innervato dal nervo radiale (C6-C8) e, contraendosi, estende il mignolo.
Vascolarizzazione del ginocchio
La vascolarizzazione del ginocchio è data dalle arterie articolari del ginocchio, superiori einferiori, che ramificandosi e anastomizzandosi forniscono il contingente vascolare principale, dal ramo discendente dell'arteria suprema del ginocchio, dai rami ricorrenti delle arterie tibiale anteriore e posteriore e dall'arteria circonflessa fibulare. La rete arteriosa del ginocchio inizia sulle superfici laterali dei condili femorali e tibiali e si estende in avanti, seguendo le arterie articolari del ginocchio che si portano a circondare l'articolazione.
Linfonodi iliaci esterni
I linfonodi iliaci esterni rientrano tra i linfonodi dell’addome e della pelvi. Sono scaglionati in numero da 6 a 10, lungo i vasi omonimi dall'anello femorale fino all'altezza della 5a vertebra lombare. Congiunti tra loro da numerosi vasi collettori formano il plesso iliaco esterno. Ricevono i collettori efferenti dei linfonodi inguinali e collettori profondi dalle pareti addominale e pelvica (satelliti dell'arteria otturatoria, dell'arteria epigastrica inferiore e dell'arteria circonflessa iliaca profonda), da organi dell'apparato genitale e dell'apparato urinario, dai muscoli adduttori della coscia. I collettori efferenti vanno ai linfonodi iliaci comuni.
Tessuto muscolare striato cardiaco
Il tessuto muscolare striato cardiaco costituisce il miocardio, ossia la tonaca muscolare del cuore, ed è, rispetto ad epicardio ed endocardio, lo strato di maggiore entità; dal suo sviluppo dipende lo spessore dell’intera parete. Deriva dal tratto di splancnopleura (mesoderma) che circonda il tubo endoteliale cardiaco ed è costituito da tessuto muscolare striato cardiaco che, a differenza del tessuto muscolare striato scheletrico che è formato da sincizi polinucleati, è costituito da fibre cardiache che sono elementi cellulari distinti. È innervato dal sistema nervoso autonomo, quindi non si contrae sotto il controllo della volontà, il quale, inoltre, non è necessario per iniziare il battito cardiaco; questo insorge spontaneamente in maniera ritmica…
Recettori accoppiati a proteine G
I recettori accoppiati a proteine G sono dei recettori di membrana (o di superficie) che mediano i loro effetti attraverso l’attivazione di una proteina G, quindi attraverso una cascata di eventi biochimici che portano alla formazione dei secondi messaggeri all’interno della cellula; a causa della lunga sequenza di eventi, rispetto ai recettori-canale la tramissione è meno rapida. Strutturalmente sono composti da un’unica catena polipeptidica formata da 7 alfa-eliche che attraversa 7 volte la membrana plasmatica. A queste 7 alfa-eliche si aggiungono 6 anse idrofiliche (3 extracellulari e 3 citoplasmatiche) di collegamento fra le alfa-eliche. L’estremità amino-terminale è extracellulare, quella carbossi-terminale è intracellulare. L’ansa intracitoplasmatica che collega la 5a e la…
Tessuto connettivo
Il tessuto connettivo è così denominato perché ha la funzione di connettere altri tessuti tra di loro nella formazione degli organi. Nel tessuto connettivo la disposizione delle cellule è molto diversa da quella dell’epitelio: invece di essere accostate tra loro a formare lamine o cordoni o ammassi solidi, le cellule sono separate fra loro da un abbondante materiale extracellulare denominato sostanza intercellulare. Il tessuto connettivo, quindi, è formato da sostanza intercellulare in cui sono immersi gli elementi cellulari. A sua volta, la sostanza intercellulare è costituita da una parte organizzata in fibre e da una sostanza amorfa o sostanza fondamentale che nel tessuto connettivo propriamente detto contiene il liquido tessutale…
Muscolo semimembranoso
Il muscolo semimembranoso è un muscolo posteriore della coscia innervato dal nervo tibiale (L4-S1). Agisce flettendo e ruotando all'interno la gamba ed estendendo la coscia.