Pinealociti
I pinealociti sono le cellule pricipali dell’epifisi. Hanno origine neuroectodermica e aspetto epitelioide, con nucleo relativamente grande, provvisto di nucleolo, e citoplasma debolmente basofilo da cui partono prolungamenti di lunghezza e diametro variabile che si intrecciano con quelli delle cellule gliali. L’estremità di questi prolungamenti può prendere rapporto con la parete dei vasi.
Fascia palmare profonda
La fascia palmare profonda si distende al di sopra delle ossa metacarpali e dei muscoli interossei. In alto essa si unisce ai legamenti delle articolazioni intercarpali; in basso si ispessisce per formare il legamento trasverso delle ossa metacarpali. Articolo creato il 18 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Articolazione cuneo-cuboidea
L'articolazione cuneo-cuboidea è una delle articolazioni tra le ossa della fila distale del tarso edavviene tra il cuboide e il 3° osso cuneiforme; è un’artrodia. Le faccette articolari hanno forma triangolare con la base rivolta dorsalmente. I due capi articolari sono tenuti assieme da una capsula fibrosa incompleta, tappezzata da una membrana sinoviale che continua con quelle delle articolazioni vicine. La capsula fibrosa è rinforzata da legamenti propri e i capi articolari sono uniti da un legamento interosseo.
Comunicazioni fra sistema venoso superficiale e vene profonde dell’arto inferiore
Esistono, nell'arto inferiore, numerose comunicazioni fra sistema venoso superficiale e vene profonde che costituiscono, ai vari livelli, vie anastomotiche preferenziali attraverso le quali il sangue si scarica dalla rete superficiale nei vasi profondi o viceversa.
Vene tiroidee superiori
Le vene tiroidee superiori sono due. La vena tiroidea superiore proviene, con decorso ascendente, dalla parte superiore del lobo laterale della ghiandola e riceve come affluenti la vena sternocleidomastoidea, la vena laringea superiore e la vena cricotiroidea. Una seconda vena tiroidea, denominata media, ha decorso trasversale e proviene dalla parte inferiore del lobo laterale. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Ferite lacere e lacero-contuse
Le ferite lacere e lacero-contuse sono lesioni contusive che si determinano quando la compressione esercitata sulla cute è particolarmente violenta sì da determinare una discontinuazione dei tessuti. Nelle ferite lacero-contuse vi è una prevalente azione di compressione ed una coesistente azione di trazione (nelle ferite lacere, invece, prevale il meccanismo di stiramento). Le ferite lacero-contuse presentano margini irregolari, finemente sfrangiati ed ecchimotici e non riflettono la morfologia dello strumento che le ha prodotte. Inoltre tra i margini della ferita si interpongono sottili ponti di tessuto fibroso, il che consente di effettuare un’agevole diagnosi differenziale con le lesioni da taglio.
Come scrivere testi di medicina
La terminologia medica è materia vastissima: si calcola che un dizionario specialistico moderno possa accogliere oltre 150.000 lemmi, grosso modo tanti quanti quelli che si trovano in un vocabolario della lingua italiana. Molto spesso su questi termini c’è confusione, quando invece la scienza ha bisogno di precisione ed esattezza, princìpi cui vuole rispondere questo testo. Il manuale è anche una guida per tutti coloro che scrivono di medicina: dai medici che devono pubblicare i loro articoli sulle più autorevoli riviste scientifiche, ai traduttori di testi di medicina, ai giornalisti scientifici, ai redattori di case editrici. Apre il manuale una sezione sui fondamentali dell’italiano per evitare errori, cui segue una sezione…
Ospedale San Carlo di Nancy tra i Top 3 in Europa per casistica triennale di impianti robotici al ginocchio
L’ospedale romano è inoltre il primo centro in Italia per numero di procedure di impianti protesici monocompartimentali. Con circa 500 interventi eseguiti nel triennio 2019-2022 con l’impiego del sistema robotico Navio, di cui 200 solo nel 2022, l’Ospedale San Carlo di Nancy si conferma tra i primi 3 ospedali in Europa per casistica triennale di impianti robotici al ginocchio e al primo posto in Italia per numero di procedure UKA robot assistite (Unicompartmental Knee Arthroplasty – protesi monocompartimentale del ginocchio). Con una media di 8 interventi al giorno, la struttura romana si riconferma nella top 3 del report regionale del Lazio per numero di protesi al ginocchio (fonte: P.Re.Val.E. Lazio 2022). Risultati straordinari, se…
Tecnica TMR per aiutare il cervello nel controllo del braccio bionico
Utilizzata a Maria Cecilia Hospital, a Cotignola in Romagna, pone le basi neuro-muscolari per l’impianto della protesi La protesica offre una nuova speranza per le persone che hanno subito un’amputazione dell’arto superiore a causa di patologie o eventi traumatici. Con l’evoluzione della tecnologia e dei materiali, le protesi sono diventate sempre più performanti, ma indossare una protesi non è semplice come accendere una luce. È importante tenere in considerazione che, oltre al design e alla funzionalità, ci sono anche aspetti come la “connessione elettrica” e la corretta “configurazione” della protesi per garantire un utilizzo efficace e confortevole. Infatti l’uso corretto di una protesi richiede un lungo processo di preparazione e…
Crema notte: perché la pelle non dorme mai
La notte porta consiglio: è il momento migliore per il riposo ma anche per prendersi cura della pelle con i trattamenti che richiede. La quiete e il buio sono il momento ideale per permettere alla pelle di rigenerarsi dopo una lunga giornata all’esterno tra smog e stress personali e atmosferici. È il momento in cui il corpo si riposa e si rigenera, dentro e fuori: è il momento del ricambio e del rinnovo cellulare, fondamentale per la salute della pelle; è il momento migliore per applicare sostanze che penetrano meglio in profondità grazie al buio e alla calma, come alcuni principi attivi (vitamine, antiossidanti) e per usare prodotti che aiutino…















