Articolazioni della colonna vertebrale
Le vertebre si pongono tra loro in rapporto articolare tramite i corpi e i processi articolari; inoltre, sono riunite per mezzo di legamenti a distanza che connettono le lamine, i processi trasversi e i processi spinosi. Le articolazioni della colonna vertebrale si distinguono in intrinseche ed estrinseche. Sono intrinseche: Articolazioni tra i corpi vertebrali (o intersomatiche). Articolazioni tra i processi articolari. Sono estrinseche: Articolazioni tra la colonna vertebrale e la testa (articolazioni cranio-vertebrali), in alto; sono rappresentate da: Articolazione atlo-assiale mediana. Articolazioni atlo-assiali laterali. Articolazione atlo-occipitale. Articolazioni occipito-assiali. Articolazione tra la colonna vertebrale e le coste, in avanti. Articolazione con le due ossa dell’anca, in basso e lateralmente. I legamenti…
Vascolarizzazione dell’occhio (o bulbo oculare)
La vascolarizzazione dell’occhio (o bulbo oculare) è assicurata da due sistemi, quello retinico e quello ciliare, ambedue dipendenti dall’arteria oftalmica, ramo dell’arteria carotide interna.
Muscolo grande gluteo
Il muscolo grande glueto è uno dei muscoli esterni dell’anca ed è innervato dal nervo gluteo inferiore (L5-S2). Agisce estendendo e ruotando lateralmente il femore; prendendo punto fisso sul femore, estende il bacino contribuendo al mantenimento della stazione eretta e alla locomozione.
Pilocarpina
La pilocarpina è un alcaloide colinomimetico naturale, quindi un parasimpaticomimetico diretto, che deriva dalla pianta Pilocarpus Jaborandi; chimicamente è un’ammina terziaria. Meccanismo d’azione della pilocarpina La pilocarpina agisce legandosi ai recettori colinergici muscarinici. Proprietà farmacologiche della pilocarpina La pilocarpina possiede un’azione muscarinica predominate (come l’arecolina), soprattutto a livello delle ghiandole salivari e sudoripare (basta una piccola somministrazione sottocutanea per ottenere una sudorazione profusa, fino a 2-3 litri di sudore), ma provoca risposte cardiovascolari anomale (tra cui modesta ipotensione). Sempre come l’arecolina, provoca una caratteristica eccitazione corticale, simile a quella prodotta dalla stimolazione elettrica della formazione reticolare nel tronco encefalico, tramite attivazione dei recettori muscarinici M1. Se la pilocarpina è somministrata…
Membrane cellulari
Generalmente, le membrane cellulari sono costituite da lipidi e proteine; in minor quantità sono presenti carboidrati. Nelle cellule eucariotiche sono presenti diverse membrane cellulari. La membrana plasmatica, presente sia negli eucarioti che nei procarioti, è la membrana più esterna che impedisce che i contenuti cellulari possano liberamente mescolarsi alle molecole extracellulari e funge da prima regione di contatto tra la cellula stessa e l’ambiente esterno.
Esofago
L’esofago è un tratto del canale alimentare che decorre, quasi verticalmente, dall'alto in basso, facendo seguito alla faringe e proseguendo nello stomaco. L'estremità superiore dell'esofago, al limite con la faringe, si trova nel collo, all'altezza della 6a vertebra cervicale. Il canale discende poi nel torace e attraverso il diaframma passa nell'addome, per una lunghezza complessiva di 25-26 cm. L'estremità inferiore dell'esofago trovasi a livello del corpo della 10a vertebra toracica.
Lesioni da armi da fuoco a carica singola
Le lesioni da arma da fuoco a carica singola (come una pistola) si distinguono in: Ferite contundenti, quando si produce una semplice ecchimosi o escoriazione sul corpo-bersaglio; ciò accade quando il proiettile raggiunge il corpo a bassa velocità ovvero se sparato da armi difettose o se l’energia lesiva sia stata ridotta dalla lunga distanza alla quale era posto il bersaglio o dall’impatto contro una superficie rigida (che ne ha assorbito parte dell’energia cinetica) o se sia stato fortemente rallentato dall’utilizzo di un giubbotto antiproiettile. Ferite a doccia (o a semicanale o di striscio), quando la superficie cutanea sia interessata solo tangenzialmente dal proiettile. Ferite penetranti, quando il proiettile supera la…
Lesioni da schiacciamento
Le lesioni da schiacciamento rientrano tra i grandi traumatismi e comprendono le lesioni determinate dalla compressione del corpo tra due superfici. Si è soliti distinguere lo schiacciamento propriamente detto nel quale il corpo resta compresso tra un piano orizzontale ed una forza che agisca dall'alto, come può accadere nei crolli di un edificio e nell'arrotamento. Lo schiacciamento si associa a multiple lesioni fratturative scheletriche e ad ampie lacerazioni di organi parenchimatosi viscerali, ai quali quasi sempre consegue il decesso delle vittime.
Flessura duodeno-digiunale
La flessura duodeno-digiunale è l’angolo che si forma tra la quarta porzione del duodeno e l’inizio del digiuno e si trova 3-4 cm a sinistra della linea mediana, a un livello corrispondente al limite tra 1a e 2a vertebra lombare. La flessura duodeno-digiunale è applicata alla parete addominale posteriore dal peritoneo parietale ed è fissata al diaframma dal muscolo sospensore del duodeno (di Treitz). Questo muscolo a due ventri è formato da un gruppo di fasci superiori che prendono origine dal margine destro dell’orifizio esofageo del diaframma e passano a sinistra del tronco celiaco per proseguire in un tendine intermedio che continua nei fasci inferiori del muscolo i quali terminano…
Struttura della cute
La cute è formata da tre strati diversi per localizzazione, struttura, proprietà e derivazione embriologica. I tre strati, dall’interno all’esterno, sono: Ipoderma (o strato sottocutaneo). Derma. Epidermide. Ciascuno degli strati che compongono la cute concorre a conferire a quest’organo particolari proprietà. Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna (http://www.biocfarm.unibo.it/aunmicro/)