Fasci del cordone anteriore del midollo spinale
I fasci del cordone anteriore (ed anche laterale) del midollo spinale sono distinti in fasci discendenti, che provengono dall’encefalo e vanno alle corna anteriori del midollo spinale, avendo funzione motrice, e fasci ascendenti, che nascono dalle corna posteriori del midollo spinale e salgono all’encefalo, essendo di natura sensitiva. Ci sono poi fasci a funzione associativa intersegmentale, formati da fibre nervose ascendenti e discendenti che, nate da cellule funicolari della sostanza grigia del midollo spinale, mettono capo alla sostanza grigia di segmenti spinali superiori od inferiori rispetto a quelli dove le fibre nervose medesime sono nate.
Glicoproteina P (o ATPasi trasportatrice di farmaci)
La glicoproteina P (o ATPasi trasportatrice di farmaci) è una pompa di tipo ABC responsabile del trasporto di diverse sostanze attraverso la membrana plasmatica, la membrana mitocondriale, il reticolo endoplasmatico e i perossisomi. È una proteina di membrana formata da due sequenze aminoacidiche omologhe e simmetriche, ciascuna composta da sei domini idrofobici transmembrana e un sito di legame dell’ATP. È costituita da 2 domini transmembrana (ognuno a 12 α-eliche transmembrana) e 2 domini citosolici che legano l’ATP. È una pompa importante per: Il metabolismo del colesterolo (nella corticale del surrene). La traslocazione dei fosfolipidi. La regolazione dei canali del cloro. L’espulsione di tossine, sostanze idrofobiche, farmaci citotossici (antitumorali) La multiresistenza…
Mesentere
Il mesentere è un'ampia duplicatura formata dal peritoneo della parete posteriore dell'addome che si protende nella cavità addominale e che comprende, nello spessore del suo margine libero, l'intestino tenue mesenteriale, il quale pertanto è completamente avvolto dalla lamina sierosa.
Nervo abducente
Il 6° paio di nervi encefalici è rappresentato dal nervo abducente, un nervo motore somatico. Le sue fibre hanno origine nel ponte, dal nucleo del nervo abducente, e provvedono all’innervazione del muscolo retto laterale dell’occhio. L’emergenza del nervo ha luogo in corrispondenza del solco bulbopontino, sopra alle piramidi del bulbo. Con decorso obliquo in avanti, in alto e lateralmente, il nervo scorre sulla doccia basilare al davanti del ponte, immerso nel liquido cefalorachidiano dello spazio subaracnoidale. Giunge così all’apice della rocca petrosa dove si immette nel seno cavernoso che percorre dall’indietro in avanti, a lato dell’arteria carotide interna. Entra nella cavità orbitaria passando per la fessura orbitaria superiore, all’interno dell’anello…
Muscolo peroniero anteriore (o peroniero terzo)
Il muscolo peroniero anteriore (o peroniero 3°) è un muscolo anteriore della gamba. È innervato dal nervo peroniero profondo (L4-S1). Flette dorsalmente, abduce e ruota esternamente il piede.
Trasportatori di membrana
I trasportatori di membrana sono delle proteine che attraversano a tutto spessore la membrana fosfolipidica e spostano gli ioni contro gradiente. Possono utilizzare l’energia derivata dall’idrolisi di ATP (trasporto primario), o possono utilizzare l’energia generata dal trasporto di un altro ione secondo gradiente; si parla, perciò, di trasporto attivo secondario. Il trasporto può coinvolgere un solo ione; in tal caso si parla di uniporto. Può coinvolgere due ioni (cotrasporto) che possono spostarsi nella stessa direzione (simporto) o in direzioni opposte (antiporto).
Linfonodi diaframmatici anteriori
I linfonodi diaframmatici anteriori rientrano tra i linfonodi del torace. Sono posti sulla convessità del muscolo al davanti della fogliola anteriore del centro tendineo. Ricevono collettori linfatici dal muscolo diaframma e collettori ascendenti che provengono dai linfatici profondi del fegato, satelliti delle vene epatiche. I collettori efferenti si connettono con i linfonodi mediastinici e con i linfonodi sternali. Articolo creato il 6 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Struttura della ghiandola surrenale
Ciascuna ghiandola surrenale è delimitata da una robusta capsula connettivale, ricca di fibre elastiche e contenente qualche cellula muscolare liscia. Dalla capsula originano setti che si risolvono ben presto nello stroma reticolare che circonda i capillari e i cordoni cellulari della corticale e della midollare.
Occhio (o bulbo oculare)
L’occhio (o bulbo oculare) è l’organo di senso principale dell’apparato visivo. Può essere considerato come un’appendice dell’encefalo data la modalità con cui si sviluppa la sua tonaca principale che è quella nervosa (o retina); all’encefalo stesso è permanentemente connesso e gli involucri fibrovascolari che circondano la retina sono da considerare omologhi delle meningi. Il bulbo oculare è provvisto di un peduncolo nervoso, il nervo ottico, che lo pone in continuazione con formazioni del diencefalo (chiasma e tratti ottici) attraverso le quali stimoli visivi vengono trasmessi ai centri nevrassiali per l’analisi integrata delle immagini e per le attività riflesse. In corrispondenza del nervo ottico gli involucri fibrovascolari del bulbo continuano con…
Fenomeni cadaverici (o postmortali o tanatologici)
Dopo la morte s’instaura un processo in continua progressione, anche perché nel momento in cui cessa l’attività cardiaca non si ha la morte immediata di tutte le cellule che compongono l’organismo, in quanto diversa è la resistenza dei vari tessuti all’anossia (è notorio che i peli della barba continuano a crescere per qualche ora). I fenomeni cadaverici (o postmortali o tanatologici) si distinguono in: Fenomeni cadaverici immediati: cessazione dell’attività respiratoria, cardiocircolatoria e nervosa. Fenomeni cadaverici consecutivi: raffreddamento, ipostasi, rigor mortis, disidratazione, acidificazione. Fenomeni cadaverici trasformativi: autolisi, autodigestione, putrefazione, macerazione, mummificazione, saponificazione, corificazione. Articolo creato il 6 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.